Credo che sia essenziale esercitare il diritto di voto, indipendentemente da come si vota, e non lasciare che questa occasione vada perduta.
Per troppo tempo tempo noi italiani abbiamo lasciato carta bianca a chi ci governa, per troppo tempo abbiamo detto "tanto non cambia niente", per troppo tempo abbiamo pensato che "è tutto un magna magna"; e di questo i politici, la casta, la cricca, ne hanno approfittato.
Ora, il risveglio civile, la voglia di esserci, ben rappresentata dalla partecipazione popolare alle ultime amministrative, sono sintomo chiaro che qualcosa è cambiato nella relazione tra gli italiani e la politica, tra gli italiani e l'impegno civile.
Siamo stanchi di essere presi in giro, siamo stanchi delle false promesse, siamo stanchi delle pastette, siamo stanchi delle bugie, siamo stanchi delle volgarità.
Vogliamo esserci, vogliamo decidere, vogliamo cambiare in meglio l'Italia!
Questa dei referendum è un'occasione da non perdere, dobbiamo esprimerci su quattro quesiti che semplificando sono:
1) Vogliamo abrogare, cancellare la norma che prevede che sia ripresa la costruzione di centrali nucleari sul territorio italiano?
2) Vogliamo abrogare la norma che prevede la possibilità di dare ai privati la gestione dell'acqua pubblica?
3) Vogliamo abrogare la norma che prevede il riconoscimento di un 7% di guadagno al privato che gestirà l'acqua?
4) Vogliamo abrogare la norma che prevede la disparità di trattamento davanti alla legge di alcune alte cariche dello Stato (Legittimo Impedimento)?
Io sono per il Sì a tutti i quattro quesiti.
Perché credo che in un paese dove non si danno soldi alla ricerca, dove le opere pubbliche vengono appaltate alla "CRICCA" che ha messo sabbia al posto di cemento nella casa dello studente de L'Aquila e si è "dimenticata" una colonna portante nell'ospedale nuovo della medesima città, credo appunto che in questa Italia sia irresponsabile permettere la costruzione di Centrali Nucleari.
Perché credo che l'acqua sia un bene pubblico inalienabile e perché la privatizzazione del pubblico si è spesso, se non sempre dimostrata un danno per i cittadini e una miniera d'oro per i soliti furbetti del quartierino che da anni si spartiscono la torta.
Perché credo che la legge debba essere uguale per tutti, indipendentemente dalla posizione che si occupa e che nel caso di rinvio a giudizio, il primo gesto che dovrebbe fare chi occupa posizioni di rilievo pubblico istituzionale sarebbe quello di dimettersi dalla carica e affrontare il processo.
Comunque, indifferentemente se si è per il SI o per il NO, è nostro diritto dovere informarci, porci delle domande e il 12 e 13 giugno, andare a votare.
Nessun commento:
Posta un commento