Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore (Albert Einstein)

domenica 12 giugno 2011

Gli Italiani e la Destra

Credo sia utile riprendere le parole di uno dei più grandi giornalisti italiani,Indro Montanelli, uno che le sue opinioni le ha sempre espresse, anche durante il ventennio mussoliniano pagandone le conseguenze,  per domandarmi e domandare cosa è la vera Destra.
Da queste parole, ma anche da quello che penso e ho sempre pensato la destra rappresenta una via diversa per raggiungere degli obiettivi che tutti ritengono importanti: la giustizia, la legalità, la sicurezza,  il benessere sociale, la rilevanza dell'Italia all'estero.......
Non deve essere bieco anticomunismo di quarant'anni fa! Ma dove sono i comunisti?
Credo che destra e sinistra debbano essere avversari politici, non nemici che si fanno la guerra, avversari che esprimono idee diverse su come affrontare i temi che interessano l'Italia e gli italiani.
Mi piace pensare ad un nuovo modo di fare politica e di affrontare le questioni importanti per il futuro del nostro paese; mi piace pensare che ci possa essere una condivisione di fondo sugli obiettivi ed un dibattito acceso, anche feroce, sulla strada da percorrere per raggiungerli.
Senza menzogne, senza trucchi, attraverso persone specchiate che ci rappresentino perchè sono state scelte tramite libere elezioni, non credo sia una chimera, penso che la nuova destra, rappresentata da Fini, Bocchino, Granata, Briguglio, Rossi.....sia un importante punto di partenza per poter arrivare ad avere una democrazia moderna, dove si possa scegliere tra due strade diverse per poter arrivare alla stessa destinazione, dove a secondo della strada scelta il cittadino conosca gli ostacoli, i sacrifici ed i benefici che ne potrebbe trarre; una democrazia dove chi vince governa per trasformare i programmi in riforme concrete e dove chi è all'opposizione controlli che non ci siano fuoriuscite dai programmi votati dagli italiani e collaborino al raggiungimento degli obiettivi con la giusta discussione in parlamento.
Leggiamo come Montanelli su queste questioni in un intervista fattagli da Curzio Maltese




D:Parliamo di questo anticomunismo.....

«.....Riflette l'immensa vigliaccheria e l'opportunismo della borghesia italiana. Quando il pericolo comunista c'era ed era forte, fino agli anni Settanta, la nostra borghesia cercava il compromesso. Poi, a muri crollati, si sono scoperti ferocemente anticomunisti. E ci credono pure. Ricevo decine di lettere di persone anche colte, medici, ingegneri, che sono convinti di aver vissuto in questi anni in un regime di «rossi». Quando se c'è stato nella storia un antiregime, questo è stato proprio il governo dell'Ulivo..... Hanno fatto poco, perché avevano una maggioranza ristretta e litigiosa. Ma quel poco era di qualità. Non hanno rubato, non hanno alzato la voce, hanno provato a riformare questo paese allergico alle riforme..... Come si fa a capovolgere una verità così solare? La verità è che questo anticomunismo è una scusa per agitare il manganello».

D:Si torna all'impossibilità di essere normali della destra italiana. Vittorio Foa sostiene che il fascismo non ha distrutto la sinistra, che ha resistito al Ventennio, ma ha spazzato per sempre la possibilità di una destra democratica, europea. Tu sembri ancora più pessimista.

«Sì, gli italiani non sanno andare a destra senza manganello. Non amano la destra seria e non l'hanno mai amata, prima e dopo il fascismo. Pensa alla grande destra risorgimentale, ai Sella, agli Spaventa..... E pensa alla parabola di De Gasperi. No, la destra liberale in Italia è stata sempre impopolare, una minoranza odiata e derisa. Gli andava bene Mussolini e gli va bene Berlusconi. Che cos'hanno Berlusconi e i suoi alleati in comune con la destra liberale, legalitaria? Nulla..... La destra è incompatibile con il «parabolismo», la ciarlataneria e Berlusconi è un parabolano, un grande ciarlatano..... La capacità di menzogna di Berlusconi è quasi commovente. Perché il primo a credere alle sue menzogne è lui...».

D:Sei convinto che prima o poi gli italiani se ne accorgeranno?

«Sì, ma devono andare a sbattere. Ci libereremo di Berlusconi come del vaiolo, con il vaccino. E l'unico vaccino è che provi a governare..... Parliamoci chiaro, la maggioranza degli italiani quest'uomo lo vuole e non da oggi, dal giorno della discesa in campo. Se non è andato al potere è stato soltanto perché la Lega è andata per conto suo. Certo, negli ultimi tempi ha detto cose terribili..... Berlusconi andrà al potere e gli italiani capiranno finalmente..... Se vince di poco, dura pochissimo. Altrimenti chissà. Gli italiani ci mettono un po' a capire. Ma è vero che per fare un regime bisogna avere le capacità, cooptare una classe dirigente. Mussolini l'ha fatto, dopo gli anni dello squadrismo. Berlusconi non so se lo farà. Vedi, c'è una differenza. Mussolini in fondo odiava i fascisti, li usava ma li disprezzava e ne diffidava. A fare il governo ha chiamato il liberali, i nazionalisti e qualche ex compagno. Berlusconi invece ama i berluscones, perché lo adorano..... Gli unici uomini di qualità che ha avuto intorno sono Confalonieri e Gianni Letta. Gli altri sono soltanto servi e killer».

D:Questa assenza di progetto e di programma, puntando tutte le carte su un uomo solo e sui primi mitici «cento giorni», non è assurdo per una grande potenza che dovrebbe pensare al futuro?

«Ma gli italiani al futuro non credono e nemmeno al resto..... Vogliono il «ghepensimi» per non pensarci loro, ma è un'illusione. Una scelta che condanna l'Italia a un grande discredito internazionale... All'estero si preparano a trattare l'eventuale governo berlusconiano come un'anatra zoppa..... Berlusconi non ha altre scelte, non le ha mai avute, o vince o perde tutto. Fa il suo mestiere. Ma agli italiani costerà seguirlo nell'avventura».

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