Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore (Albert Einstein)

giovedì 30 giugno 2011

Calciatori: In gabbia come allo zoo

Villasimius, 30 giugno 2011, splendida giornata di sole con un bel maestrale che costringe a stare in piedi per non essere frustati dalla sabbia.
Passeggiata lungo la grande spiaggia di Simius dove si incontra, ben posizionato nel mezzo il famoso quanto enorme villaggio turistico "Tanka Village", meta di vacanzieri che possono permettersi il lusso di passare le vacanze, di solito un paio di settimane, in questo incantevole posto.
Insieme ai signori e alle signore  Rossi che affollano questo tratto di spiaggia, si possono incrociare in questo periodo i calciatori nostrani in vacanza con le loro famiglie, a passeggio o in acqua a giocare con i giovani figli.
Però che tristezza quando ritornano sotto l'ombrellone!
Sì perché questi signori, essendo considerati VIP, non si mischiano al resto delle persone ma hanno per sé una specie di recinto in cui si possono riposare all'ombra senza essere disturbati; ma disturbati da chi poi non si sa.
Anzi forse lo scopo è proprio quello di renderli visibili ai più che altrimenti non si accorgerebbero della loro presenza.
Si prestano questi giovani uomini e donne ad un gioco stupido, messi tutti in un recinto come animaletti dello Zoo, nel quale vengono a contatto soltanto con altri come loro, che parlano delle stesse cose, che frequentano le stesse persone; e questo solo perché i bagnanti di passaggio possano voltare la testa per vedere se riconoscono qualcuno di loro e magari dicano "hai visto....!".
E' come se nel villaggio ci fosse un recinto per i Bancari, uno per gli Assicurativi, uno per i Commercianti e così via, in modo che ogni categoria non possa venir disturbata da un soggetto appartenente ad un altra e durante la passeggiata qualcuno possa dire "hai visto che bel esemplare di Assicurativo?"

mercoledì 29 giugno 2011

Parola d’ordine: “Metti a posto parenti ed amici!"

La cosa triste è che non ci si scandalizza più.
Ci sarebbe da fare una manifestazione, ci sarebbe da ribaltare tutto, ci sarebbe da essere incazzatineri. Invece, niente!
Altre pagine di mala politica o forse sarebbe meglio dire di malaffare:
il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, minaccia alcuni militanti del suo stesso partito per far votare sua cognata, Ilaria Giorgietti, alla presidenza di una Circoscrizione di Bologna;
Franco Pronzato, PD, arrestato in un’inchiesta sugli appalti dell’ATAC, di cui era consigliere, aveva come incarico all’interno del partito quello di responsabile del trasporto aereo.
Casi diversi ma comunque emblematici di come all’interno dei partiti prevalga, come sempre e forse oggi  ancor di più, lo spirito di lottizzazione delle cariche pubbliche che se possibile vanno assegnate ad amici e parenti.

Ultimi casi, questi, di una lunga serie che ha visto i parenti dei politici piazzarsi in RAI :
De Martino, Andreatta, Donat-Cattin, Leone, Letta, Mancini, Mancino, Piga, Rauti, Ruffini, Scelba, Squillante, Bernabei, Buttiglione, Cariglia, Sottile, Zanda, Matteoli, oppure in Parlamento, Craxi Stefania, Craxi Vittorio (Bobo), Forlani Alessandro, Cossiga Giuseppe e suo cugino Piero Testoni,  Mariella Bocciardo (ex moglie di Paolo Berlusconi), Annamaria Carloni (moglie di Bassolino).
E poi ancora nelle regioni e nelle provincie, Nicole Minetti, Renzo(il Trota) Bossi, bocciato per ben tre volte alla Maturità, Romano La Russa, oppure negli enti pubblici........la lista purtroppo sarebbe quasi infinita.

Ma quale meritocrazia, quale giustizia per l’assegnazione di cariche e posti di lavoro.

E poi c’é qualcuno che dà dei Fannulloni ai giovani, che chiama “Italia peggiore” quella che si dà da fare per avere un posto di lavoro!

domenica 26 giugno 2011

La crisi della Lega si ripercuote su Napoli.

Sembra incredibile; di fronte ad un'emergenza che sta diventando nazionale, una parte del Governo, la Lega, si rifiuta di appoggiare un decreto che consenta alle altre regioni di ricevere l'immondizia daNapoli.
Bossi: "Non votiamo l'imbroglio"
Foto tratta da la Repubblica.it

E ciò solo per osteggiare la neo amministrazione comunale e per dare in pasto al suo popolo una prova di forza contro gli odiati "terun". Non è da sottovalutare nemmeno il fatto che dietro a questa manovra ci sia il tentativo, come riportato da " Il Fatto Quotidiano", della caduta rapida di questa amministrazione comunale anomala e del sindaco che incarna una concezione politica “civile ed autonoma”  è insopportabile al “sistema” molto trasversale che ha gestito finora il potere.
Inoltre la camorra come sappiamo ha enormi interessi, economici e non solo, nell'affare rifiuti, pertanto cerca con strategia collaudata di impedire il successo dell'operazione lanciata dal Sindaco e dalla sua amministrazione.
Sembra che il connubio Potere politico-Camorra possa avere il sopravvento, ma io spero che i cittadini sani di questo paese possano spingere, come hanno recentemente dimostrato, affinché si arrivi presto ad una soluzione definitiva.

sabato 25 giugno 2011

..e noi restiamo al palo!

Ieri lo stato di New York ha emanato una legge che permetterà il matrimonio a persone dello stesso sesso, come scritto sui giornali americani "N.Y. approves same-sex marriage".
L'Italia, paese governato dal Popolo delle Libertà, non è riuscita nemmeno a promulgare delle leggi che riconoscano un minimo di diritti alla cosiddette coppie di fatto. Le uniche libertà riconosciute sono quelle per consentire a pochi potenti di fare quello che vogliono.
Addirittura c'è stato un convegno organizzato da Giuliano Ferrara, che é molto intelligente, nel quale per difendere il Premier si definivano gli Americani Puritani e Bigotti.
La libertà non è solo una parola. Non tanti anni fa nemmeno le donne avevano diritti ed erano considerate essere inferiori, gli immigrati italiani quando si trasferivano all'estero venivano tenuti in quarantena negli States (Coney Island), abitavano nei container in Svizzera o negli scantinati in Germania e Nord Italia, facevano i lavori peggiori, più pesanti e pericolosi. Sulle porte delle case si leggeva non si affitta ai terroni e nei negozi non tutti potevano entrare (vietato l'ingresso ai cani e ai meridionali).
Il percorso per arrivare ad essere un paese sano dove si rispettano le diversità di opinione, di gusto sessuale, di nazionalità è ancora lungo, credo però che con persone che non hanno pregiudizi nell'affrontare le questioni sociali e civili ci si possa arrivare.

venerdì 24 giugno 2011

Le intercettazioni fanno paura

Intercettazioni, il Pdl accelera Berlusconi rilancia il testo Mastella
Non appena si scoprono sette, centri di potere collegati a doppio nodo con le alte cariche dello Stato, ministri, generali, deputati, torna a bomba la richiesta di impedire le intercettazioni telefoniche.
Chi ha paura delle intercettazioni?
Io no.
E tu?

mercoledì 22 giugno 2011

Niente di nuovo sotto il sole

La guerra in Libia continua, i Ministeri al Nord li vuole solo Bossi, le riforme non sono nemmeno accennate, scoppia un altro, l'ennesimo, scandalo P4 e il paese va a rotoli.
Nonostante le recenti tornate elettorali abbiano detto che c'é una nuova maggioranza in Italia, la maggioranza parlamentare autoreferenziata e autoreferenziantisi, approva il proprio operato a suon di voti di fiducia che ottiene grazie all'acquisto dei voti recentemente operato.
Non ci sono Deputati e Senatori che lavorano per noi ma solo affaristi che lavorano per se a scapito di tutti gli altri.
Vergogna!

lunedì 20 giugno 2011

AVANTILNUOVO: La Lega Nord è finita?

AVANTILNUOVO: La Lega Nord è finita?: "E’ possibile che a distanza di dieci anni, dopo la batosta delle ultime elezioni, anticipata dai sonori dissidi dell’elettorato leghista giu..."

La Lega Nord è finita?

E’ possibile che a distanza di dieci anni, dopo la batosta delle ultime elezioni, anticipata dai sonori dissidi dell’elettorato leghista giunti attraverso Radio Padania, si pensi che discorsi privi di contenuti come quelli di Pontida possano servire a qualcosa? Siete sicuri che alla gente interessino i ministeri a Monza?
Bossi sembra un piazzista di fiera che sta cercando di vendere merci obsolete (videocassette nell’era dei DVD) con i soliti slogan che oramai non incantano più nessuno.
Maroni non punge, il suo appello passa completamente inosservato e Calderoli, pateticamente, invita gli ottantamila presenti a Pontida a firmare per i Ministeri al Nord.
Sicuramente le idee sul federalismo, su un paese che sia meno accentratore, sulla possibilità di gestire localmente maggiori risorse prodotte sul territorio  resteranno, ma il movimento Lega è finito!

domenica 19 giugno 2011

I topi lasciano la nave che affonda o é la solita manfrina?

Angeletti, Bonanni, Giovanardi, Calderoli; cos’hanno in comune questi personaggi?

Come spesso accade quando si sente odor di tempesta, quando l’uragano si avvicina, quando la nave sta per affondare i topi repentinamente l’abbandonano.

Ciò è quanto emerge dai discorsi tenuti dai due leader sindacali di UIL e CISL e ciò è evidente da quanto dichiarato da Giovanardi e Calderoli.

Per i primi due, gli stessi che hanno sottoscritto il contratto capestro con Marchionne, gli stessi che si sono fatti vedere in tutte le manifestazioni pro governo, che hanno appoggiato la politica, ma forse è meglio chiamarla non politica, scellerata di Sacconi, gli stessi che non hanno perso occasione di affiancare la Confindustria nelle proposte più dannose per i lavoratori degli ultimi cinquant’anni, ebbene sì proprio loro adesso, dopo diciassette anni, chiedono le riforme altrimenti ci sarà lo sciopero generale, altrimenti il Governo dovrà andarsene!

Giovanardi, sottosegretario con delega alla famiglia, alla droga, al servizio civile,  proprio lui, quello che ha tuonato contro l’IKEA perché sui cartelloni pubblicitari aveva esposto due uomini che si tenevano per mano, lo stesso che non ha proferito parola rispetto alle quotidiane uscite antifamiglia, sottoforma di indegni comportamenti privati del premier; adesso chiede riforme altrimenti potrebbe uscire dal Governo.

Calderoli il Ministro della semplificazione che appunto semplificando taglia una legge per consentire l’impunità ai leghisti che si presentarono in Piazza San Marco, a Venezia, su un mezzo blindato, tentando di proclamare la repubblica di Venezia e vennero arrestati per insurrezione armata contro lo Stato; proprio lui adesso chiede le riforme, ma dov’era  nell’ultimo decennio, altrimenti sciopererà insieme a Angeletti e Bonanni!

O forse, dietro queste uscite estemporanee, c’è il tentativo di tenere in piedi un sistema di potere che oramai fa acqua da tutte le parti, attraverso una manfrina che tra breve farà dire agli stessi personaggi che però questo governo le riforme le sta facendo e quindi deve andare avanti?

sabato 18 giugno 2011

Tutti in piedi

Ieri sera si è cercato di ridare dignità al Lavoro. A bologna, per la festa dei centodieci anni della FIOM, la gloriosa Federazione Impiegati, Operai Metallurgici, c'erano tanti amici del lavoro, noti e meno noti. In tutti questi ultimi 20 anni, una certa politica, di destra e di sinistra ha cercato, riuscendoci, in tutti i modi di rendere il lavoro difficile per tanti ed impossibile per molti. Si è riusciti nell'opera distruttiva di trasformare quello che doveva essere flessibilità in precarietà, quello che doveva essere produttività in sfruttamento, quello che doveva essere regola in lavoro nero, quello che doveva essere sicurezza in morti ed incidenti sul lavoro.
La voce che si è levata ieri sera e che si sta diffondendo è basta con questa politica e con chi la rappresenta!
Riprendiamoci il futuro, riprendiamoci il lavoro!

venerdì 17 giugno 2011

cambiamo la legge elettorale

E' stata avviata la raccolta delle firme di una campagna referendaria per la variazione dell'attuale legge elettorale, definita da chi l'ha scritta "porcellum"; tale legge consente ai partiti di inserire nelle liste chiunque senza rendere noto all'elettore per chi voterà.
Io sono per cambiarla, anche se penso che i nostri parlamentari avrebbero dovuto accorgersi che questa è un'altra delle cose che non va bene agli italiani e che quindi avrebbero dovuto inserire nell'agenda parlamentare la modifica di questa legge, al fine di rendere trasparente per il cittadino-elettore chi dovrebbe rappresentarlo ai più alti vertici del paese.http://www.referendumleggeelettorale.it/

Legge elettorale: referendum

giovedì 16 giugno 2011

E’ il momento di agire.

Siamo ancora frastornati dal risultato elettorale e referendario; da una parte c’é chi dice che è ora di finirla di prendere sberle, chi vuole una svolta democratica all’interno del PDL proponendo addirittura le vituperate Primarie; dall’altra ci si interroga se guardare verso il terzo polo, se aprire alla Lega e ancora se proporre il “modello Macerata”.

Nessuno che si chiede cosa vogliono gli Italiani, nessuno che avanza una proposta di novità rispetto a pastette e inciuci.

Forse non si è capito o non si vuole capire che gli Italiani sono stanchi di personaggi dal dubbio valore, sono stanchi di bugie, sono stanchi di volgarità.

C’è chi denigra i precari definendoli “l’Italia peggiore”, da dei lazzaroni agli studenti e chiama comunisti agli insegnanti (Brunetta),  c’è chi non si accorge che gli hanno comprato la casa (Scajola), chi va nel centro massaggi, di notte, in incognito, perché ha un grande mal di schiena e la massaggiatrice é una brasiliana, con tanto di tanga su richiesta (Bertolaso), c’è chi si frega le mani durante il Terremoto de L’Aquila pensando ai lucrosi affari che ne conseguiranno http://abruzzo.indymedia.org/article/7330, c’è riduce le donne a oggetti sessuali, da dei puzzolenti agli avversari politici, definisce senza cervello gli elettori a lui contrari, chiama brigatisti i magistrati, crede che la nipote di Mubarak ...(B.).

Non vogliamo più avere a che fare con i D’Alema, i Casini, i Rutelli, politici che un giorno stanno da una parte ed il giorno dopo stanno dall’altra, e siamo stanchi di tutti i parlamentari che anziché lavorare per l’Italia operano esclusivamente per i loro propri affari.

L’Italia sta cambiando, gli italiani lo stanno dicendo e dimostrando in tanti modi, dalla rete al passaparola, dai giornalisti che fanno bene il loro mestiere agli operai che inventano nuovi modi di protesta per il lavoro.

Diamo e diamoci delle priorità, io dico:

Lavoro,
Ricerca,
Istruzione,
Cultura,
Ambiente,
Politiche Sociali

Ognuno provi a dire quali sono le sue priorità così da poter sollecitare la discussione su questi temi.
Non fermiamoci adesso, è il momento di agire!

mercoledì 15 giugno 2011

L’Italia dice 4 Sì al cambiamento

49.256.295 aventi diritto al voto, 26.992.449 (54,8%) persone si sono recate a votare e si sono espresse in modo plebiscitario per il Sì.
Cioè oltre il 52% degli aventi diritto al voto si è espressa chiaramente contro la politica dell’attuale  Governo.
Da tante parti si continua a dire che è sbagliato dare un rilievo politico ai referendum, ma l’indicazione del Presidente del Consiglio e del leader della Lega, Umberto Bossi, di non recarsi alle urne é stato come voler dare un significato che va al di là di quello meramente referendario.
I risultati dei referendum dicono chiaramente che la maggioranza non è più al governo o quantomeno dicono che la maggioranza degli italiani (52%) non è d’accordo con la politica di questo governo:

No alla politica delle privatizzazioni (referendum sull’Acqua Pubblica) se queste significano svendere un servizio per arricchire i soliti noti, senza migliorare alcunché.
No alla politica energetica (referendum sul nucleare) che senza investire nella ricerca decide di andare verso un sistema obsoleto che gli altri paesi stanno abbandonando, con in più il rischio che corriamo sempre in Italia dell’assegnazione allegra degli appalti e la gestione quantomeno superficiale della sicurezza e dei piani di evacuazione.
No alla politica ad personam (referendum sul legittimo impedimento) che vuole tracciare una netta distinzione tra i cittadini prevedendo che alcuni abbiano più diritti o meno doveri di altri.

Da tanto tempo non si vedeva un movimento così vasto partecipare attivamente non solo al voto ma anche al passaparola delle settimane precedenti; attraverso internet, certo, ma anche negli uffici alla macchina del caffè, durante le conversazioni con amici e conoscenti, senza indicazioni ricevute dall’alto, spontaneamente.

E’ proprio giunto il momento di cambiare!

lunedì 13 giugno 2011

Ce l'abbiamo fatta!

Non sto nella pelle!
C'è stata una dimostrazione potente di democrazia; il tam tam della rete, il passaparola, la partecipazione di tanti giovani hanno dato un segnale importante.
Bisogna che qualcuno raccolga subito questo segnale, non i soliti commenti: abbiamo vinto, non abbiamo perso, etc...; il risultato di oggi ci dice chiaramente che gli Italiani sono per il cambiamento e per la democrazia, sono per l'ambiente e per la giustizia.
E' stata indicata una strada nuova, dobbiamo avere il coraggio e la tenacia di percorrerla!

domenica 12 giugno 2011

Gli Italiani e la Destra

Credo sia utile riprendere le parole di uno dei più grandi giornalisti italiani,Indro Montanelli, uno che le sue opinioni le ha sempre espresse, anche durante il ventennio mussoliniano pagandone le conseguenze,  per domandarmi e domandare cosa è la vera Destra.
Da queste parole, ma anche da quello che penso e ho sempre pensato la destra rappresenta una via diversa per raggiungere degli obiettivi che tutti ritengono importanti: la giustizia, la legalità, la sicurezza,  il benessere sociale, la rilevanza dell'Italia all'estero.......
Non deve essere bieco anticomunismo di quarant'anni fa! Ma dove sono i comunisti?
Credo che destra e sinistra debbano essere avversari politici, non nemici che si fanno la guerra, avversari che esprimono idee diverse su come affrontare i temi che interessano l'Italia e gli italiani.
Mi piace pensare ad un nuovo modo di fare politica e di affrontare le questioni importanti per il futuro del nostro paese; mi piace pensare che ci possa essere una condivisione di fondo sugli obiettivi ed un dibattito acceso, anche feroce, sulla strada da percorrere per raggiungerli.
Senza menzogne, senza trucchi, attraverso persone specchiate che ci rappresentino perchè sono state scelte tramite libere elezioni, non credo sia una chimera, penso che la nuova destra, rappresentata da Fini, Bocchino, Granata, Briguglio, Rossi.....sia un importante punto di partenza per poter arrivare ad avere una democrazia moderna, dove si possa scegliere tra due strade diverse per poter arrivare alla stessa destinazione, dove a secondo della strada scelta il cittadino conosca gli ostacoli, i sacrifici ed i benefici che ne potrebbe trarre; una democrazia dove chi vince governa per trasformare i programmi in riforme concrete e dove chi è all'opposizione controlli che non ci siano fuoriuscite dai programmi votati dagli italiani e collaborino al raggiungimento degli obiettivi con la giusta discussione in parlamento.
Leggiamo come Montanelli su queste questioni in un intervista fattagli da Curzio Maltese




D:Parliamo di questo anticomunismo.....

«.....Riflette l'immensa vigliaccheria e l'opportunismo della borghesia italiana. Quando il pericolo comunista c'era ed era forte, fino agli anni Settanta, la nostra borghesia cercava il compromesso. Poi, a muri crollati, si sono scoperti ferocemente anticomunisti. E ci credono pure. Ricevo decine di lettere di persone anche colte, medici, ingegneri, che sono convinti di aver vissuto in questi anni in un regime di «rossi». Quando se c'è stato nella storia un antiregime, questo è stato proprio il governo dell'Ulivo..... Hanno fatto poco, perché avevano una maggioranza ristretta e litigiosa. Ma quel poco era di qualità. Non hanno rubato, non hanno alzato la voce, hanno provato a riformare questo paese allergico alle riforme..... Come si fa a capovolgere una verità così solare? La verità è che questo anticomunismo è una scusa per agitare il manganello».

D:Si torna all'impossibilità di essere normali della destra italiana. Vittorio Foa sostiene che il fascismo non ha distrutto la sinistra, che ha resistito al Ventennio, ma ha spazzato per sempre la possibilità di una destra democratica, europea. Tu sembri ancora più pessimista.

«Sì, gli italiani non sanno andare a destra senza manganello. Non amano la destra seria e non l'hanno mai amata, prima e dopo il fascismo. Pensa alla grande destra risorgimentale, ai Sella, agli Spaventa..... E pensa alla parabola di De Gasperi. No, la destra liberale in Italia è stata sempre impopolare, una minoranza odiata e derisa. Gli andava bene Mussolini e gli va bene Berlusconi. Che cos'hanno Berlusconi e i suoi alleati in comune con la destra liberale, legalitaria? Nulla..... La destra è incompatibile con il «parabolismo», la ciarlataneria e Berlusconi è un parabolano, un grande ciarlatano..... La capacità di menzogna di Berlusconi è quasi commovente. Perché il primo a credere alle sue menzogne è lui...».

D:Sei convinto che prima o poi gli italiani se ne accorgeranno?

«Sì, ma devono andare a sbattere. Ci libereremo di Berlusconi come del vaiolo, con il vaccino. E l'unico vaccino è che provi a governare..... Parliamoci chiaro, la maggioranza degli italiani quest'uomo lo vuole e non da oggi, dal giorno della discesa in campo. Se non è andato al potere è stato soltanto perché la Lega è andata per conto suo. Certo, negli ultimi tempi ha detto cose terribili..... Berlusconi andrà al potere e gli italiani capiranno finalmente..... Se vince di poco, dura pochissimo. Altrimenti chissà. Gli italiani ci mettono un po' a capire. Ma è vero che per fare un regime bisogna avere le capacità, cooptare una classe dirigente. Mussolini l'ha fatto, dopo gli anni dello squadrismo. Berlusconi non so se lo farà. Vedi, c'è una differenza. Mussolini in fondo odiava i fascisti, li usava ma li disprezzava e ne diffidava. A fare il governo ha chiamato il liberali, i nazionalisti e qualche ex compagno. Berlusconi invece ama i berluscones, perché lo adorano..... Gli unici uomini di qualità che ha avuto intorno sono Confalonieri e Gianni Letta. Gli altri sono soltanto servi e killer».

D:Questa assenza di progetto e di programma, puntando tutte le carte su un uomo solo e sui primi mitici «cento giorni», non è assurdo per una grande potenza che dovrebbe pensare al futuro?

«Ma gli italiani al futuro non credono e nemmeno al resto..... Vogliono il «ghepensimi» per non pensarci loro, ma è un'illusione. Una scelta che condanna l'Italia a un grande discredito internazionale... All'estero si preparano a trattare l'eventuale governo berlusconiano come un'anatra zoppa..... Berlusconi non ha altre scelte, non le ha mai avute, o vince o perde tutto. Fa il suo mestiere. Ma agli italiani costerà seguirlo nell'avventura».

giovedì 9 giugno 2011

Referendum: dimostriamo di essere liberi

Il 12 e il 13 Giugno si voterà in merito a quattro quesiti referendari che sono stati proposti con lo scopo di abrogare (abolire) delle norme di legge.

I quesiti come oramai tutti sanno riguardano in breve:

-La possibilità di costruire centrali nucleari sul territorio nazionale
-La privatizzazione della gestione dell’acqua
-La remunerazione dei capitali investiti dai privati per la gestione dell’acqua
-La impossibilità di processare le più alte cariche dello stato (legittimo impedimento)

In tanti stanno cercando di “mettere il cappello” sui referendum, sia da una parte politica sia dall’altra; la realtà però è che questi referendum sono stati richiesti o sostenuti da comitati civici che si sono attivati per raccogliere le firme necessarie; ben 1.400.000 firme per il referendum relativo alla privatizzazione dell’acqua.

Ora, rispetto a questi temi credo sia essenziale porsi delle domande su ciò che si ritiene sia meglio per ognuno di noi e per il nostro paese.

Non ha importanza in questo caso quello che ci dice di fare un gruppo politico piuttosto che un altro, ognuno di loro ha degli  interessi di parte, ovviamente di carattere economico o di potere.

Con le loro prese di posizione vorrebbero costringerci a votare secondo lo schieramento politico e non secondo ragione o coscienza.

Vorrebbero toglierci la Libertà di scelta su questioni importantissime per il vivere civile, questioni che riguardano la scelta energetica e la sicurezza, questioni che riguardano se il bene comune, l’acqua ma non solo l’acqua, sia meglio che venga gestito dai privati, questioni che riguardano la giustizia,  se deve essere uguale per tutti o se qualcuno possa evitare di essere giudicato.

Il 12 e il 13 di giugno riprendiamoci il diritto di scegliere autonomamente, come individui, come cittadini liberi ,di fare la scelta che riteniamo opportuna.

Non importa se votiamo SI o NO, ma andiamo a votare!

Dimostriamo di essere LIBERI!

martedì 7 giugno 2011

Purché si scelga!

In tema di referendum, dopo un silenzio prolungato delle principali reti televisive dettato dal tentativo di lasciare la gente priva di informazioni, si parla di un 75% di persone che non avevano ben chiaro o che non conoscevano in toto o in parte i quesiti referendari, per rendere nullo, senza il raggiungimento del quorum (50%+1 degli aventi diritto al voto), il referendum stesso, c'è  un risveglio d'interesse generale per temi tanto importanti nella vita di ognuno di noi ed in quella di chi verrà dopo di noi.
Credo che sia essenziale esercitare il diritto di voto, indipendentemente da come si vota, e non lasciare che questa occasione vada perduta.
Per troppo tempo tempo noi italiani abbiamo lasciato carta bianca a chi ci governa, per troppo tempo abbiamo detto "tanto non cambia niente", per troppo tempo abbiamo pensato che "è tutto un magna magna"; e di questo i politici, la casta, la cricca, ne hanno approfittato.
Ora, il risveglio civile, la voglia di esserci, ben rappresentata dalla partecipazione popolare alle ultime amministrative, sono sintomo chiaro che qualcosa è cambiato nella relazione tra gli italiani e la politica, tra gli italiani e l'impegno civile.
Siamo stanchi di essere presi in giro, siamo stanchi delle false promesse, siamo stanchi delle pastette, siamo stanchi delle bugie, siamo stanchi delle volgarità.
Vogliamo esserci, vogliamo decidere, vogliamo cambiare in meglio l'Italia!
Questa dei referendum è un'occasione da non perdere, dobbiamo esprimerci su quattro quesiti che semplificando sono:

1) Vogliamo abrogare, cancellare la norma che prevede che sia ripresa la costruzione di centrali nucleari sul territorio italiano?
2) Vogliamo abrogare la norma che prevede la possibilità di dare ai privati la gestione dell'acqua pubblica?
3) Vogliamo abrogare la norma che prevede il riconoscimento di un 7% di guadagno al privato che gestirà l'acqua?
4) Vogliamo abrogare la norma che prevede la disparità di trattamento davanti alla legge di alcune alte cariche dello Stato (Legittimo Impedimento)?

Io sono per il  a tutti i quattro quesiti.

Perché credo che in un paese dove non si danno soldi alla ricerca, dove le opere pubbliche vengono appaltate alla "CRICCA" che ha messo sabbia al posto di cemento nella casa dello studente de L'Aquila e si è "dimenticata" una colonna portante nell'ospedale nuovo della medesima città, credo appunto che in questa Italia sia irresponsabile  permettere la costruzione di Centrali Nucleari.

Perché credo che l'acqua sia un bene pubblico inalienabile e perché la privatizzazione del pubblico si è spesso, se non sempre dimostrata un danno per i cittadini e una miniera d'oro per i soliti furbetti del quartierino che da anni si spartiscono la torta.

Perché credo che la legge debba essere uguale per tutti, indipendentemente dalla posizione che si occupa e che nel caso di rinvio a giudizio, il primo gesto che dovrebbe fare chi occupa posizioni di rilievo pubblico istituzionale sarebbe quello di dimettersi dalla carica e affrontare il processo.


Comunque, indifferentemente se si è per il SI o per il NO, è nostro diritto dovere informarci, porci delle domande e il 12 e 13 giugno, andare a votare. 

domenica 5 giugno 2011

Quer pasticciaccio de Palazzo Grazioli

Tutti,  Giornali e Televisioni, ci stanno informando che il Governo attuerà grandi cambiamenti, meno tasse attraverso la riforma fiscale, nuovo impulso alle politiche sociali rivolte a chi è in difficoltà, anziani, precari e giovani disoccupati, meno Stato, crescita economica e maggiore reddito attraverso una attenta politica del lavoro, più sicurezza.

Insomma sembra di leggere, di sentire, il programma di 17 anni fa e certamente è ancora quello, per la semplice ragione che quel programma non è mai stato attuato.

Ma chi sono coloro che sono deputati ad attuare questo programma dopo che è stato designato dal padre padrone del partito, durante il consiglio del Re a Palazzo Grazioli,   come segretario del PDL Angelino Alfano, ministro, ancora per poco, della giustizia?

Ne più ne meno gli stessi personaggi che da diciassette anni ci propinano bugie, che hanno appoggiato per interesse, in tutto e per tutto il Presidente del Consiglio nelle sue personalissime questioni e che anziché pensare all’Italia e agl’italiani si sono dedicati ad attaccare Sindacati, Magistrati, Insegnanti, Studenti ed i Lavoratori in genere.

Cosa dovrebbe convincerci? Che ci sono stati però negli ultimi mesi inserimenti importanti nella pattuglia di Governo, sicuramente, come tutti gli italiani sanno, per dare nuovo impulso al programma, tutti facenti parte di una nuova formazione che ha a cuore le sorti del paese:

I Responsabili,

Sonia Viale, sottosegretario all’Interno (5 maggio 2011)
Bruno Cesario, Antonio Gentile, sottosegretari  all’Economia (5 maggio 2011)
Stefano Scaglia(30 aprile 2011), Catia Polidori (5 maggio 2011), sottosegretari allo Sviluppo Economico
Francesco Saverio Romano, Ministro delle politiche Agricole, Alimentari e Forestali (23 marzo 2011), Roberto Rosso, sottosegretario (5 maggio 2011)
Giampiero Catone, sottosegretario all’ Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare (5 maggio 2011)
Aurelio Salvatore Misiti, sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti (5 maggio 2011)
Nello Musumeci (18 aprile 2011), Luca Bellotti ( 5 maggio 2011), sottosegretari al Lavoro e Politiche Sociali
Riccardo Villari, sottosegretario ai Beni e Attività Culturali (5 maggio 2011)


Bene ognuno la pensi come vuole, ma nonostante il vento del cambiamento abbia cominciato a soffiare forte, il governo, la maggioranza relativa che governa il paese, continua, dietro un cambio di poltrone (lo chiamavano rimpasto) e di dichiarazioni ( sì alle primarie, partiamo con le riforme, sorreggiamo il paese con la politica fiscale……), nulla di nuovo si muove.

Propongono Scajola al ministero della Giustizia, proprio lui l’inconsapevole, quello che non si è accorto che gli stavano pagando l’appartamento! Quello che adesso vuole ricompattare il partito che si sta sfaldando cercando sponda nell’UDC e in FLI; alla faccia del rinnovamento!

Sacconi continua ad attaccare la CGIL, certo fa parte della strategia del governo trovare qualcuno a cui addossare le colpe (toghe rosse, Rom, clandestini, centri sociali, insegnanti di sinistra…..), si schiera con gli industriali contro i lavoratori, incapace com’è di proporre nuove strade, e pensare che è il Ministro del Lavoro e delle politiche Sociali, sì un Ministro assolutamente inefficace, visto che mai come oggi in Italia ci sono pochi posti di lavoro, la disoccupazione é alle stelle e c’è una situazione sociale in alcuni casi disperata.
Un Ministro che prende voce per incensare Marchionne ma che non spreca una parola per le morti sul lavoro!

Lo capiamo, chi è attaccato alla poltrona non vuole mollarla, con il suo potere ed i suoi privilegi, ma il vento è cambiato, soffia dal basso, dice cose nuove, vuole pulizia, vuole iniziativa, vuole proposte per il lavoro, vuole più cultura, vuole più ambiente, vuole più giustizia.

Il Governo, il suo Premier, i suoi ministri, i suoi parlamentari sembra non si siano accorti di niente.

Sì il vento sta cambiando!!

giovedì 2 giugno 2011

La linea è tracciata

Commenti entusiastici da parte dei vincitori, "ribaltini" interni in casa degli sconfitti.

Immediatamente dopo il risultato elettorale possiamo già individuare due linee ben distinte ma che preoccupantemente si muovono come se niente fosse successo.

Da una parte il Padre Padrone del partito sconfitto, ma di maggioranza relativa nel paese, convoca a casa Sua i sudditi più in vista e decide di dare al partito un Segretario (che grande risposta, è quello che gli Italiani si aspettavano: Alfano Segretario del PDL!! Adesso sì che le cose cambieranno per il meglio!).

Dall'altra parte coloro che si ritengono i vincitori, in parte a ragione, della tornata elettorale, il secondo partito più votato nelle precedenti politiche,  ci si arrovella sulla possibilità di alleanze partitiche per allargare la base di consenso (si è risvegliato D'Alema che vuole riesumare Casini! che gioia è quello che gli Italiani si aspettavano!!)

Forse è presto per lanciare l'allarme ma l'elettorato ha dato un segnale chiaro e se non lo si coglie l'Italia farà una brutta fine, tutti faremo una brutta fine:
gli elettori in grande maggioranza, anche perchè molti hanno votato con gli sconfitti ma turandosi il naso a due mani, hanno chiesto alle amministrazioni ed indirettamente alla  politica un vero cambiamento; uomini nuovi, puliti, senza legami imbarazzanti, con voglia di fare, con una linea politica chiara; non le solite pastette o i soliti rimpasti da prima repubblica, ma oramai anche da seconda repubblica.
 
La linea è tracciata! Bisogna seguirla fino in fondo. E' stato chiesto un cambiamento non solo di uomini ma anche di metodo nel fare politica, i cittadini hanno accompagnato i nuovi sindaci attraverso una partecipazioe di massa che era tempo che non si riscontrava. Si sono coalizzati per mandare a casa B. e la vechia politica in genere, si sono trovati uniti  le associazioni insieme ai cattolici, gli intelettuali insieme agli operai ed ai commercianti, i borghesi con gli industriali e gli abitanti delle periferie abbandonate.

Da costoro tutti è arrivata un'indicazione chiara: c'è una sola strada da seguire ed è quella della pulizia morale, del lavoro, dell'ambiente, dell'istruzione, della giustizia; insomma mandiamo a casa i vecchi politici maneggioni e diamo la delega a chi ha voglia di cambiare!

Adesso tutti i cittadini, consapevoli della loro forza controlleranno e giudicheranno l'operato di chi li governa a livello locale e nazionale, pronti a togliere loro la poltrona.

mercoledì 1 giugno 2011

Ho scritto ai comitati per Pisapia Sindaco

In questi ultimi due mesi, pur non essendo associato ad alcuna formazione politica, prima mi sono attivato per far conoscere i referendum del 12 e 13 giugno e poi ho partecipato attivamente alla campagna elettorale di Giuliano Pisapia e di tutti quelli che volevano e vogliono portare un reale cambiamento nel modo di fare politica e di amministrare il Paese.


La mia partecipazione è avvenuta attraverso la discussione quotidiana con gli amici, i colleghi di lavoro, attraverso la predisposizione di articoli che ho provveduto ad apporre sulle bacheche aziendali e scrivendo su vari Blog.


Ho inoltre aperto, ma questo solo da ieri, un mio Blog attraverso il quale condividere con altri questa voglia di cambiamento, di pulizia di cui tanti, probabilmente la maggior parte delle persone, sentono il bisogno.

Credo che dopo il successo elettorale adesso sia giunto il momento della verità, quello che in tanti aspettiamo e che dirà a tutti se si può realmente cambiare in meglio; questo momento passa attraverso le scelte che il Nuovo Sindaco sta per fare, sta nella priorità che darà nell'affrontare i problemi.


Penso che tu e Giuliano, permettimi di chiamarlo per nome, sappiate bene cosa ci aspettiamo:


Per prima cosa ricordiamoci che "MILANO DEVE ESSERE UN ESEMPIO" in tutti i sensi  


In giunta persone specchiate, competenti, con tanto entusiasmo e voglia di fare (non ammetteremo, non ammetteranno, deroghe su questo).
Eliminare i privilegi, auto blu e scorte siano un ricordo del passato (taglio agli sprechi).
Occupare i Vigili Urbani sul territorio per garantire la maggior sicurezza dei cittadini, lasciando negli Uffici il personale di tipo amministrativo.
Limitare i poteri di chi ha legami di parentela o di affari con aziende che hanno contratti con il comune o con le partecipate e che partecipano alle gare d'appalto indette dal Comune.
Applicazione immediata della commissione antimafia per l’Expo e per le gare d'appalto 


Ambiente -  a partire dalle auto di servizio del Comune, riconversione dei mezzi pubblici in mezzi non inquinanti, recupero gli edifici esistenti, insomma cemento zero, politica per favorire le due ruote in città.
Verificare con le Aziende del territorio la possibilità di diversificazione degli orari di lavoro per favorire una diversa distribuzione del traffico automobilistico.


Lavoro - favorire l'apertura degli esercizi commerciali anche in orario serale, contestualmente verificare la possibilità di una modifica degli orari degli uffici comunali aperti al pubblico, contatto costante con le Università per cogliere le opportunità che vengono dal mondo della cultura e della ricerca.


Integrazione - favorire lo scambio interculturale ed evitare di ghettizzare le varie etnie (africani a Porta Venezia, Cinesi in Paolo Sarpi, Sudamericani in Bisceglie etc.) attraverso una corretta distribuzione degli alloggi popolari, regolarizzando i nuovi arrivi e monitorando costantemente lo stato di benessere dei quartieri, favorendo l'associativismo.


Istruzione - priorità alla Scuola Pubblica, un grande sforzo dovrà essere fatto per garantire il diritto allo studio nelle migliori condizioni possibili, sia per gli studenti, sia per i genitori, sia per gli insegnanti (qui tagli non sono ammissibili)


Mi fermo qui perché so che molte cose sono inserite nel Programma di Giuliano, ma credo sia importante per tutti che già dai primi passi, la Giunta si muova nella direzione indicata e che si ricordi sempre che i cittadini osserveranno attentamente il rispetto delle regole e l'avanzamento del programma.


Sono comunque disponibile a darmi da fare anche personalmente e ad alimentare quel nutrito gruppo di persone che lavorano per una Milano, ma anche un'Italia, migliore.


Grazie per l'attenzione e in Bocca al Lupo a tutti noi!