Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore (Albert Einstein)

lunedì 26 dicembre 2011

L’eredità di Giorgio Bocca

Si potrà condividere o meno, il contenuto dei suoi innumerevoli articoli ma certamente tutti devono riconoscere la costante lotta di quest’uomo per la giustizia, la libertà, il progresso dell’Italia.

Giorgio Bocca, il partigiano giornalista che attraverso i suoi articoli ci ha aiutato a comprendere meglio il nostro paese è morto ieri a 91 anni e voglio ricordarlo con le parole che disse durante un’intervista a l'Espresso: «Sono certo che morirò avendo fallito il mio programma di vita: non vedrò l’emancipazione civile dell’Italia. Sono passato per alcuni innamoramenti, la Resistenza, Mattei, il miracolo economico, il centro-sinistra. Non è che allora la politica fosse entusiasmante, però c’erano principi riconosciuti: i giudici fanno giustizia, gli imprenditori impresa. Invece mi trovo un paese in condominio con la mafia. E il successo di chi elogia i vizi».

Bene, partendo da queste parole mi rivolgo a quelli che ancora credono sia possibile cambiare questo paese per dire che la giustizia e l’equità vanno perseguite sempre!

Cari politici che vi riempite la bocca di <<faremo>>, <<siamo preoccupati>>, <<lavoriamo seriamente>>, siamo stanchi di barzellette, siamo stanchi di proclami che hanno il solo scopo di portare voti al proprio orticello ma che dietro non hanno niente di concreto; non uno di voi si è schierato in maniera chiara, tutti cercate di conquistare una fetta di elettorato solo per mantenere i privilegi per voi e la vostra corte a scapito dei tanti italiani che hanno creduto alle vostre parole.

Dietro proclami di preoccupazione, indignazione, ci sono accozzaglie di uomini uniti solo da interessi privati che hanno come vittima prestabilita quello Stato che giurano di servire.

Riprendiamoci questi valori, ricominciamo a valutare chi ci fa promesse a piene mani e poi ci massacra di tasse e disservizi, affrontiamo a viso aperto chi ci mente spudoratamente, rifiutiamo di credere alle tante parole senza il loro seguito di fatti, cerchiamo un ‘informazione più vasta e completa, chiediamo trasparenza………… e forse vedremo un paese migliore, il paese che avrebbe voluto vedere Giorgio Bocca: ……dove i giudici fanno giustizia, gli imprenditori l’impresa…...

domenica 25 dicembre 2011

Buon Natale!

Anche quest’anno è arrivato il Natale. Con le sue luci, con quell’aria di festa che ci pervade, con i regali per i più piccoli, ma anche quelli per i più grandi; la Festa da passare in famiglia con i propri cari.
Però quest’anno, per gli italiani è un Natale un po’ diverso, siamo più poveri; ce lo dicono le proteste dei ferrovieri sulla Torre della stazione centrale di Milano, ce lo mostrano le lunghe code presso le associazioni che distribuiscono il pasto agli indigenti, ce lo indicano i numeri impietosi della disoccupazione, soprattutto quella giovanile.
Oggi è un giorno di festa, passiamolo con le persone a cui vogliamo bene, brindiamo con loro, stringiamoci a loro.

Ma non dimentichiamo! Non dimentichiamo che qualcuno ci ha messo in queste condizioni, non dimentichiamo che se abbiamo qualcosa in meno é perché ci sono delle responsabilità precise, non dimentichiamo che sono state fatte delle promesse: più equità e più lavoro!

Festeggiamo ma non dimentichiamo; brindiamo ma ricordiamoci di chi non lo può fare.

Se il domani sarà migliore dipende anche da noi……

Buon Natale

sabato 24 dicembre 2011

Siamo alle solite!

Non c’è giorno in cui il malaffare ed i cattivi comportamenti di nostri sconosciuti o illustri concittadini riempiono le pagine dei giornali.
Sembra non ci sia limite all’ indecenza, a come certi nostri fortunati compatrioti utilizzino il potere per farsi i propri affari alla faccia e sulla pelle di quella maggioranza di persone oneste che pagano sempre per tutti!
Forse si è scoperchiata, anche solo parzialmente, una pentola e da questa fessura iniziano a uscire notizie che fino a poco fa restavano celate.
Forse alcune testate giornalistiche e una nuova TV, non asservite al potere, non asservita ad editori  impastoiati con Banche, industrie e politici, hanno cominciato a darci delle notizie che prima nessuno osava mettere in primo piano.
Il best seller “La Casta” di Stella e Rizzo ha, insieme ad altri testi meno conosciuti ma altrettanto pugnaci e rivelatori, aperto un varco in un velo spesso che copriva le malefatte della nostra politica e dei suoi rappresentanti più alti, Parlamentari, Governatori e Consiglieri Regionali, Presidenti di Provincia, Sindaci, Dirigenti e dipendenti ministeriali, di aziende di stato, enti pubblici etc ….
Dopo decenni di malaffare la situazione è scappata di mano a quegli stessi che manipolando l’informazione ci hanno fatto credere che stavamo meglio degli altri, che l’italiano è un privilegiato, che i dipendenti sono garantiti, che andiamo tutti in vacanza e se capita anche al ristorante!
Siamo arrivati al dunque, l’Europa ci ha ordinato di ridurre il debito pubblico, oramai arrivato a quasi 2000 miliardi di Euro, non ci ha indicato quali interventi fare ma quali sono i capitoli che vanno affrontati per introdurre riforme strutturali. Cosa hanno pensato i nostri governanti? Prima di tutto di passare la mano, cioè di dare in mano il paese ad un nuovo governo fatto di tecnici.
Poi hanno detto a quegli stessi tecnici cosa toccare e soprattutto cosa non toccare e oramai sappiamo tutti cosa è stato fatto:
Pensioni, Benzina, Tabacco, Casa, IVA,  Irpef regionale e Comunale…..
Insomma i soli che pagheranno saranno gli stessi che hanno da sempre pagato, dipendenti, pensionati e gli onesti che dichiarano i loro introiti.
Nel paese dove migliaia di Barche oltre i 10 metri sono di proprietà di contribuenti che dichiarano meno di 20.000 € annui di reddito imponibile, dove gli aerei privati sono posseduti per la gran parte da chi dichiara meno di 50 mila euro, nel paese dove 72% dei proprietari dichiara un reddito complessivo inferiore a 26 mila euro; in questa fascia ricade il 61,6% dei lavoratori dipendenti, l’81,6% dei pensionati, il 63,2% dei lavoratori autonomi e degli imprenditori e ben l’89,2% dei proprietari con reddito prevalente da fabbricati, non dobbiamo stupirci se si cerca sempre di colpire gli stessi, quelli che non protestano, quelli che non possono fare pace col fisco, quelli che per onestà e per dignità dichiarano tutto fino all’ultimo centesimo.
Intanto le promesse di equità dove sono andate a finire?
Proprio in questi giorni sono state assegnate nuove poltrone, nuovi vitalizi, nuovi incarichi che costeranno allo Stato, a tutti noi, centinaia di migliaia di euro.
I nostri politici si portano avanti, non si toccano lo stipendio, il più alto d’Europa, pensate che il Trota, Renzo Bossi, guadagna quanto tre Governatori degli Stati Uniti messi insieme, mentre i nostri stipendi sono al 20 posto su 27 paesi di area euro, solo Grecia, Romania, Estonia, Lettonia, Cipro, Slovacchia, Repubblica Ceca hanno stipendi medi più bassi, ma con un costo della vita nettamente inferiore al nostro. Visti i bassi stipendi si è pensato bene di aumentare la benzina, infatti noi siamo al top per i carburanti che sono i più cari d’Europa, i treni per i pendolari sono stati ridotti ma in compenso sono aumentati i biglietti e gli abbonamenti, l’inflazione è in continuo aumento!
E i soldi che arrivano dalle nostre tasse alimentano la corruzione nella quale non ci batte quasi nessuno: siamo al 67 posto Mondiale per onestà, in Europa solo in Grecia c’è più corruzione che da noi.
Niente viene fatto per limitare la corruzione, per combattere la vera evasione, per ridare ai cittadini quello che si meritano pagando le tasse, cioè dei servizi che funzionano: sanità, trasporti, istruzione…
Non smettiamo mai di stupirci ed i indignarci, non dobbiamo dire “tanto non cambia mai niente”.

Non dobbiamo smettere di arrabbiarci e di combattere per cambiare questo Stato!

domenica 4 dicembre 2011

Dov’è finita l’equità?

Quando il Governo del Presidente del Consiglio, Mario Monti, si è presentato alla Camera per ottenere la fiducia (raggiunta con maggioranza bulgara), tra le parole del suo discorso, sicuramente le più apprezzate sono state Severità e Equità; la severità delle misure da adottare e l’equità nella loro applicazione.


Come meglio ha poi precisato in una seguente conferenza stampa: “Ciò che è certo è che, a breve, ci sarà anche un pacchetto di misure economiche che riguarderanno soprattutto chi ha dato meno”.


A distanza di due settimane, di quel discorso che aveva dato un po’ di speranza a milioni di italiani, stanchi di promesse non mantenute, bugie, incapacità e volgarità, cosa è rimasto? Dove è finita la parola equità, quella parola che dava speranza a tanti italiani indipendentemente dalla loro posizione politica?


In queste due settimane il Presidente del Consiglio incontrandosi con i Domini europei, Merkel e Sarkozy, ha promesso, incassando un unanime apprezzamento, misure pesantissime per controllare e ridurre il gigantesco e incontrollato debito pubblico italiano; in Italia il Governo ed il suo Presidente hanno ricevuto apprezzamento per sobrietà e capacità professionali dei suoi rappresentanti.


Ma quella parola equità si è persa per strada, forse, come qualcuno aveva indicato quando aveva letto la composizione del Governo, i poteri forti non avrebbero consentito misure eque che avrebbero leso maestà consolidate da anni di malgoverno; anni nei quali evasione, corruzione, facili profitti a scapito dei soliti dannati che pagano le tasse hanno raggiunto i massimi livelli.


Quella parola che se applicata sarebbe servita per ristabilire un equilibrio tra interessi di carattere morale (pubblici) e interessi utilitaristici (privati); ciò per assicurare il rispetto delle esigenze di tutela di tutti i cittadini di fronte ad una crisi che ha colpito e colpisce sicuramente le fasce più deboli della popolazione, ma che ha cominciato a farsi sentire anche su quella che viene considerata la classe media.


E in effetti, purtroppo, quello che si sente dire rispetto alle misure che domani verranno ufficialmente presentate in Parlamento è che la manovra colpirà soprattutto chi già le tasse le paga: l’aumento dell’IVA , la modifica delle regole per le pensioni, il ritocco delle aliquote IRPEF per  redditi medi, la reintroduzione dell’ICI sulla prima casa, sono tutte misure che colpiscono la stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti, quelli che le imposte le pagano alla fonte!


Da questa manovra, alla faccia dell’equità, resteranno fuori i poteri forti, i grandi patrimoni, gli evasori, i corruttori e i corrotti!   


In Italia il 14% della popolazione detiene l’80% dei beni!


Caro Presidente Monti, l’equità richiede imperativamente una riduzione di questi alti livelli di patrimonio (in parte dovuti a corruzione e evasione fiscale) al fine di garantire una distribuzione sostenibile delle risorse.


Gli italiani onesti che  sono la stragrande maggioranza, non ne possono più! Hanno riposto una grande speranza in quello che il nuovo Governo può e deve fare: pulizia dell’affarismo e del faccendierismo imperante in favore di una società più giusta.


Presidente Monti, non perda l’occasione per farlo!

lunedì 7 novembre 2011

Ogni giorno che passa….

Sembra incredibile ma è proprio così, ogni giorno che passa, anzi ogni ora che passa, l’Italia ma forse è meglio dire gli italiani, diventano più poveri.
Non tutti ci accorgiamo di questa cosa. Chi ha un buon lavoro, chi dispone di più di un reddito familiare, continua a fare la solita vita; certo si avvede dell’aumento della benzina, dell’aumento dei servizi sanitari, dell’incremento dei prezzi per i mezzi di trasporto, del maggior costo degli alimentari e dei prodotti in genere.
Si lamenta un po’ ma continua a fare quello che faceva prima: si continua ad andare in pizzeria o al ristorante, chi una chi più volte al mese, si danno le paghette ai figli, si comprano i vestiti quando serve o per i più fortunati quando si ha piacere, magari stando un po’ più attenti a quando si fa la spesa.
Poi ci sono quelli meno fortunati, quelli che non hanno un lavoro ben retribuito e magari il loro reddito è l’unico della famiglia; ci sono quelli che hanno un lavoro precario e quelli che lavorano “in nero” o addirittura quelli che un lavoro non ce l’hanno.
Queste persone non vivevano bene prima di questa situazione di crisi, niente pizzeria e men che meno ristorante, i vestiti solo quando necessario, la spesa stretta all’osso e potendo, qualche spicciolo per i ragazzi;  ma riuscivano, da soli o con l’aiuto delle famiglie a sopravvivere, potevano sperare in un cambiamento, in un nuovo posto di lavoro, in una possibilità: “cambierà!”
Ora la situazione è diventata insostenibile:
Le banche impaurite e senza denaro non concedono credito e le aziende, qualora potessero ottenere un prestito, non possono permettersi di pagare interessi tanto elevati. Quindi  le imprese prima lasciano a casa i precari, poi i dipendenti, poi chiudono.
L’Italia impoverisce.
Avremo degli ispettori europei che ogni tre mesi verificheranno entrate ed uscite ed il rispetto delle misure dichiarate dal Governo per rientrare dal debito. La gravità della cosa è che questa misura viene presa con i paesi sottosviluppati, dove i soldi dei prestiti non vanno a finire nei progetti finanziati ma nelle tasche delle oligarchie di questi paesi, dove i fenomeni di diseguaglianza della popolazione sono altissimi, dove la maggioranza delle persone non ha i mezzi per sopravvivere e dove la corruzione è un sistema strutturato.
Questa misura è stata adottata per il nostro paese, per l’Italia, terzo PIL europeo!
Il Governo resiste, Berlusconi non si dimette, i suoi uomini prezzolati lo sostengono, dopo aver raccontato tante bugie agli Italiani, ci ricordiamo di come durante alcune conferenze stampa di non molto tempo fa disse : “la crisi non c’è, sono i giornali di sinistra che vogliono la crisi“ e ancora, “adesso faremo le riforme e ci sarà la ripresa” e poi, “sono il più grande statista che l’Italia abbia avuto”…..,il grande statista non molla vuole andare a picco portandosi dietro miseria e distruzione.
Ogni giorno che passa, si rischia il punto di non ritorno ed anche quelli che adesso non si accorgono, se ne renderanno conto!

martedì 1 novembre 2011

Dove sono gli Italiani?

I titoli dei giornali di stamattina dicono tutto:
“Disoccupazione record per gli under 25”…“Borsa a -3,82”….“Spread a 434 punti”…..“il 29% dei giovani senza lavoro , 8 punti oltre la media europea!”…..”il rendimento dei titoli di stato schizza a oltre il 6%”…..

Il fallimento del nostro paese è sempre più vicino e a furia di proclami e di propaganda inutile, anzi dannosa “sistemiamo tutto noi”, “faremo le riforme”, “non c’è alternativa a questo governo”…., ci ritroviamo a fare i conti con una disoccupazione pazzesca, con le famiglie che non riescono più a dar da mangiare ai figli, con un aumento indiscriminato dei prezzi, sempre più numerose sono le famiglie che chiedono soccorso alle associazioni umanitarie per ottenere beni di prima necessità o un pasto caldo, con un impennarsi dei costi dei servizi di prima necessità quelli per intenderci che determinano se un paese è civile o meno.

Centinaia di migliaia di persone in cassa integrazione, il 30 per cento dei giovani è per strada, cerca lavoro ma non lo trova, una percentuale non facilmente identificabile di altri giovani non cerca nemmeno più lavoro ma vive alle spalle delle famiglie esaurendo i risparmi, messi da parte in anni di lavoro e sacrifici, che si stanno riducendo pericolosamente. Le banche non danno più credito, basandosi sul fatto che famiglie ed imprese non saranno solvibili ed il rischio è troppo elevato.

Ebbene, di fronte a questo palese disastro il nostro Governo ed i suoi rappresentanti spostano l’attenzione su temi che nulla hanno anche fare con la situazione reale.

Il pessimo Sacconi, peggior Ministro del lavoro della storia della Repubblica, paventa un pericolo terrorismo, figlio di questa scuola e di queste famiglie. Ma cosa vuole sacconi? Abolire la scuola? Eliminare le famiglie? Oppure solo spostare l’attenzione dalla proposta assassina, questa sì, di facilitare i licenziamenti “per favorire lo sviluppo”?

Il Ministro della difesa La Russa, asino scalciante con i giornalisti e voce autorevole (autoritaria!!) di questo governo, mentre la Polizia di stato scende in piazza per chiedere ai cittadini di offrire carburante per le auto di servizio, ferme nei garage senza benzina e senza manutenzione a causa dei tagli indiscriminati anche al reparto sicurezza, si premura di acquistare 19 Maserati per il suo ministero. Ma non si dovevano eliminare le auto Blu????

Bossi, il Ministro di non si sa cosa, quali sono le misure per la riforma federale che il suo ministero recita?
Bene Bossi và avanti a proclami, “voteremo per le autorizzazioni a procedere contro gli indagati per gravi reati!” , “Non permetteremo che si tocchino le pensioni!”,”Non siamo disposti ad appoggiare la guerra in Libia!” …..E naturalmente con i voti della lega, che ha votato contro l’autorizzazione a procedere, se ne stanno belli, belli in parlamento Saverio Romano e Alberto Tedesco, uno accusato di collusione con la Mafia e l’altro di corruzione e concussione…..Le pensioni che non si toccano sono solo quelle d’oro e quelle dei parlamentari, per tutte le altre sono in corso le verifiche del caso per andare tutti in pensione appunto a 67 anni……La guerra che non si doveva fare “se no facciamo cadere il governo”, arriva alla sua conclusione con la vittoria degli insorti e la morte dell’amico tradito del “Premier baciamani”.

Il Ministro dell’economia Tremonti, colui che, tutti dicono, ha tenuto in ordine i conti dov’è finito? È sparito con l’aggravarsi della crisi economico finanziaria lasciando carta bianca a una manica d’incapaci prezzolati che scrivono, sotto dettatura della potentissima Publitalia l’agenzia pubblicitaria del gruppo di famiglia del Premier, le misure per la crescita tenendo ben conto di quali sono gli interessi da preservare.

Cos’altro dire?  Non ci sono parole, l’elenco potrebbe essere infinito, in 17 anni di Governo Berlusconi i misfatti non si contano più, così come è impossibile contare tutte le leggi ad personam promulgate per salvare il Premier ed i suoi interessi.

Ma gli Italiani di fronte a questo sfacelo, di fronte a quello che sembra poter essere il peggiore periodo della storia repubblicana Italiana, di fronte ad un rischio reale di povertà diffusa, dove sono?

lunedì 31 ottobre 2011

L'alternativa c'é!

Oramai il bombardamento è quotidiano e incessante.  Da ogni dove l’ordine impartito è comunicare, anzi gridare che non c’è alternativa.
Quasi che il cittadino non potesse scegliere autonomamente se stare da una parte o dall’altra, se essere o meno d’accordo.
Nella vita la libertà individuale è data dalla possibilità di scelta: andare avanti o indietro, girare a destra o a sinistra, vedere o non vedere un film, leggere o non leggere un giornale, proseguire o no gli studi, sposarsi o no, lavorare in un’azienda o in un’altra, dire di si o di no.
In ogni caso si hanno almeno due possibilità di scelta e sempre si ha almeno un’alternativa.
Da quando questo Governo non ha più l’appoggio degli italiani e quindi non è più legittimato a governare, Berlusconi ed i suoi uomini hanno scatenato i tromboni prezzolati, politici e giornalisti, che approfittando dello strapotere mediatico del Premier, 5 televisioni nazionali più svariate testate giornalistiche, gridano a tutti che  “questo è l’unico governo possibile!”, “solo Berlusconi può farci uscire dalla crisi!”, “le opposizioni sono divise!”, “la sinistra non ha un progetto!”
Appunto, al grido di  ”o Berlusconi o morte!”, questi tromboni  cercano di farci immaginare un paese che come alternativa a questo schifo ha il baratro.
I mezzi usati sono quelli della propaganda fascista o post bellica: discreditare sempre e comunque, non far parlare, accusare i vecchi governi. Tutto fuorché parlare di ciò che si sta facendo o di ciò che non si sta facendo.  
Il pessimo ministro Sacconi difende la misura per agevolare i licenziamenti:  in un paese con il più alto tasso di disoccupazione in Europa la misura per lo sviluppo è licenziare!!!!
Il disastroso Marchionne ha ricattato i lavoratori con un referendum che era un ultimatum: o così o a casa! Il “grande” Manager non riesce a vendere auto, non ha presentato un piano industriale, vuole solo mano libera per sfruttare e sparire dopo aver sfruttato.
La Lega vota contro l’autorizzazione a procedere verso il Ministro dell’agricoltura Saverio Romano, accusato di associazione mafiosa, in cambio della promessa di non far pagare le quote latte ai produttori del Nord che si sono bellamente infischiati delle regole a scapito di tanti altri onesti.
Infine Berlusconi, che non dorme pensando alle misure per la crescita, ma nel dormiveglia riesce a far inserire una leggina sulle successioni che gli consente di cambiare a piacere la destinazione del suo patrimonio!
Misure che colpiscono sempre la fascia più debole della popolazione, sacrifici per i lavoratori, per i pensionati, per chi paga le tasse, in cambio di servizi peggiori e più cari, di una scuola che non funziona, di posti di lavoro che diminuiscono, di una libertà che non c’è più…..
Gridiamolo forte, non facciamoci spaventare da questi tromboni a pagamento:
L’alternativa c’è;  eccome.
Qualsiasi cosa sia, sarà sicuramente meglio di questo schifo!

sabato 15 ottobre 2011

Porci al comando

Il Grande Verro, il capo dei maiali neri, si guarda intorno e con grande, malcelata soddisfazione accoglie i grugniti eccitati che  verri e verretti, scrofe e scrofette gli attribuiscono.

In fondo è bastato poco per far tornare l’ago della bilancia dalla sua parte: aumentare un po’ di pastone nelle mangiatoie e, per i più ritrosi, assegnare all’interno della grande mensa i posti vicino a lui, il Grande Verro, quelli che garantiscono grandi e migliori mangiate.

D’altronde cosa sarebbero questi maiali senza di Lui?
Verri comuni, scelti proprio perché sottomessi, senza un proprio orgoglio di maiale, senza dignità, scelti ed inseriti, dopo aver giurato fedeltà assoluta al capo.
Troie incapaci di qualsiasi cosa che oggi grugniscono smaniose, mostrando al capo le loro grazie, strofinandosi a Lui, senza nessuna abilità se non quella di acconsentire ai voleri del Grande Verro.

Ogni tanto qualcuno di questi maiali alza la testa dalla mangiatoia, grugnisce quando non dovrebbe, insomma infastidisce il capo; ma non per ribellione, non per vero dissenso, solo per far capire che forse meriterebbe di più. Di più per se, per i propri famigliari e per i propri amici, quelli che non siedono alla mensa del capo ma che devono poter godere di privilegi.

Sanno che il Grande Verro li favorirà! Non vorrà certo che si confondano con il resto della popolazione che nonostante la povertà con dignità cerca di andare avanti.
 
Certo gli abitanti del Paese vivono oramai in condizioni pietose, molti non riescono nemmeno a garantire i pasti alla loro famiglia, non c’è lavoro, le scuole peggiorano continuamente, non tutti possono accedere alla sanità, i tributi alla Casta dominante sono ai massimi.

 “Chi se ne frega!”

“Siamo ancora qui! Nessuno ci può sostituire, ci penseremo noi a sistemare le cose” afferma compiaciuto il Grande Verro mentre divorando rumorosamente il suo pasto sanguinolento pensa già alle prossime abbuffate.

sabato 8 ottobre 2011

Tutti a casa. Subito!!!

Ogni giorno ci capita di leggere o di ascoltare le parole di questo o di quel politico della maggioranza che dice che “adesso bisogna fare le riforme”.

Ogni giorno ci sorbiamo le parole del Capo del Governo che dice che “non c’è migliore governo del mio per cui, nonostante il peso che mi porto sulle spalle, per il bene del paese, resto al mio posto”.

Ogni giorno sentiamo parlare o leggiamo di un piano dello sviluppo che dovrebbe far ripartire la crescita e sentiamo anche che non ci sono soldi, che non si sa come trovarli ed ognuno da una sua ricetta che è in contrasto con quella dell’altro, senza trovare un accordo.

Insomma da diciassette anni siamo governati da questa coalizione, l’Italia non è mai stata così male e sentiamo dirci: “adesso facciamo le riforme”!!!

Ma sino ad ora, mi viene da chiedere, cosa avete fatto?

Il premier sta lavorando sulle misure per la crescita e non pensa ad altro, ma poi, in piena crisi, và in veste privata alla festa di compleanno di Putin……

Tutti sanno che Berlusconi sta al suo posto perché altrimenti perderebbe quei privilegi, costruiti ad personam durante questi anni dai suoi avvocati-parlamentari (pagati da tutti noi per lavorare per uno solo), senza i quali probabilmente finirebbe dietro le sbarre.

Ma quale preoccupazione per le misure anti crisi, in settimana tutto il governo era schierato in aula a Montecitorio mentre si discuteva di legge sulle intercettazioni, una legge voluta da Berlusconi per suoi personalissimi motivi che tende a limitare la libertà di espressione, di chi vuole informare circa le frequentazioni dei nostri politici (quando c'è rilevanza penale).

Ci hanno detto che nelle misure della scorsa manovra economica, quella che costerà in imposte dirette o indirette, circa 2000 euro annui ad ogni famiglia, sono state introdotte delle nuove norme contro l’evasione fiscale. E adesso? Si parla di un condono fiscale per ottenere un po’ di spiccioli per la crescita!

Ma quale lotta all’evasione; questa è una colossale presa in giro di tutti coloro che lavorano e pagano le tasse! E non hanno niente da farsi condonare!

Nessun taglio alla politica:

gentaglia non eletta dalla gente ma inserita a piacere nei listini che porta a casa 16.000€ al mese, che non paga per mangiare, che non paga se va dal barbiere, che non paga quando va in vacanza, che non paga quando viaggia, che fa pagare a noi tutta la sua inefficienza!

Sino a quando noi  Italiani sopporteremo una tale e situazione?

Non ho una soluzione ma quello che è certto è che per ripartire dobbiamo mandare tutti a casa! Subito! In qualsiasi modo.. … prima che sia troppo tardi!

martedì 4 ottobre 2011

Siamo alla frutta…..o non ancora?

Non contento di aver costretto i lavoratori a dividersi con un referendum ultimatum (o accettate le mie regole o siete a spasso) ben appoggiato dal Governo, rappresentato dal Ministro Maurizio Sacconi che non abbiamo ancora capito cosa ha fatto per il lavoro,  Marchionne si svincola da Confindustria, “perché l’interpretazione dell’articolo 8 è restrittiva e ci impedisce la crescita”.

Un Manager la cui azienda, la gloriosa  FIAT, non riesce a vendere più un’ automobile; un Manager che promette senza mantenere, uno che vorrebbe carta bianca in quanto incapace di agire all’interno delle regole a cui tutti si dovrebbero attenere, lavoratori ed imprenditori.

In Italia sino a 15 anni fa ogni due auto, una era una FIAT e adesso? Meno di una ogni quattro!!!!

Grazie Marchionne!

Datemi retta lasciamolo andare, che se ne vada lui con i responsabili di questo disastro.

E ancora…..
Il governo assegna maggiori poteri ad Equitalia che, badate bene, non dovrà occuparsi di far pagare le tasse a chi non le paga (non è un obiettivo primario di questo esecutivo!!!) ma dovrà tartassare e torchiare chi le paga partendo da coloro che, magari per errore o dimenticanza, non ha pagato il bollo del motorino; “Se questo fosse il trattamento che si riserva all’evasore totale sarebbe anche giusto, ma vale per tutti, anche per una piccola impresa che non riesce a pagare una rata per via della crisi o per uno che ha sbagliato a fare la dichiarazione dei redditi” ha sostenuto un noto tributarista come Antonio Iorio.

Lotta all’evasione? Patrimoniale sui patrimoni più alti? Tagli alla politica?

No, tartassate i tartassati!!!

E ancora…..
In un paese dove c’è un’ alta disoccupazione e poche possibilità di rientrare nel mondo del lavoro, una volta che si è perso il posto, si inserisce nella manovra economica, spacciandolo per una misura di sviluppo,  l’articolo 8 che permette alle imprese di contrattare in deroga ai contratti nazionali di lavoro, quindi aprendo la possibilità di inserire clausole che permettano il licenziamento o situazioni vessatorie nei confronti dei lavoratori.

La disoccupazione giovanile è ai livelli più alti in Europa ( 29,4% dato istat) e cosa si fa, si cerca di aumentare l’età pensionabile!

Nessuna misura per il lavoro, i contratti flessibili si sono trasformati in contratti capestro per i lavoratori e in tesoretti per gli imprenditori.

Si arraffa fin che si può e poi si chiude baracca(fabbrica). E i burattini (lavoratori)? A casa!

Nel frattempo il “governo del fare”, dopo lunghe meditazioni ha deciso di avviare le Riforme:

bloccare le intercettazioni telefoniche,
allungare o accorciare processi….
Insomma, se qualcuno ancora non se l’aspettava,  le riforme serviranno solo a salvare UNO!

lunedì 26 settembre 2011

Il Governo che non c'é!

Non c’è pace.
Ogni giorno anziché leggere di iniziative volte all’attuazione delle riforme, più volte annunciate ma mai realizzate e nemmeno avviate, ci dobbiamo sorbire le esternazioni di un Premier che asserragliato da qualche parte annuncia telefonicamente l’intenzione di avviare le riforme partendo, guarda un po’, dalla riforma della giustizia, “perché non si può vivere sapendo di essere intercettati ad ogni telefonata; è ora di finirla con questo Stato di polizia!”

L’Italia, insieme a tutto l’occidente, sta attraversando un periodo di grave crisi politico economica e tutto quello che il leader del carroccio sa dire è “Secessione”, “difendiamo le pensioni”, “Roma ladrona”, ma quel che è peggio appoggia tutte le iniziative per far stare in piedi un Governo che non fa niente per uscire da questa impasse che ci vede coinvolti pesantemente.

Nessuna delle promesse fatte in campagna elettorale e ribadite più volte durante questi  anni di governo sono state mantenute dalla Lega e dal suo leader: “Non appoggeremo una guerra che peserà in particolare sulle spalle del Nord!”, “Realizzeremo il federalismo fiscale!”, “Non difenderemo i parlamentari su cui pesano gravi accuse!”....

Oramai tutti hanno capito che questo esecutivo, composto perlopiù da gente mediocre, sta in piedi solo per gli interessi personali dei suoi rappresentanti; la parola d’ordine è resistere il più possibile per arraffare il più possibile, non importa se l’Italia va a rotoli e ci vorranno anni per recuperare il terreno perduto.

Noi tutti stiamo pagando e pagheremo un prezzo altissimo per la cialtroneria di chi ci guida.

Nel paese non c’è più una maggioranza di centro destra, la gente ha aperto gli occhi ed anche se è difficile decidere chi ci governerà è oramai semplicissimo decidere chi non lo farà più! 

domenica 18 settembre 2011

Sempre più in basso.

Aumentano ogni giorno le circostanze in cui il nostro Capo del Governo risulta coinvolto in situazioni gravi o quantomeno imbarazzanti.

 “Le voglio non tanto alte, minute, senza tacchi e vicino ai vent’anni, perché a 29 sono già vecchiette”, queste sono le principali preoccupazioni di qualcuno, di quel qualcuno che dovrebbe occuparsi del Paese, dell’Italia in piena crisi e mai così vicina ad una debacle di proporzioni colossali.

Ma questo è niente se non fosse che in cambio di queste private e personalissime inclinazioni, già di per sé riprovevoli ed al limite della legalità se non oltre, questo qualcuno offre posti di lavoro,  parti nelle produzioni televisive o cinematografiche, poltrone in Regione o in Parlamento ed  appalti plurimilionari .

Più grave ancora è che tramite questi mezzi e mezzucci costui si è costruito la sua corte dei miracoli, fatta di personaggi dalla dubbia specchiabilità,  da faccendieri che lo ricattano, da parlamentari (non eletti) comprati con benefici di vario genere, persone che lo appoggiano in tutto e per tutto perché senza di lui non sarebbero niente.

E’ cosi che il Governo sta in piedi; la corte dei miracoli, fatta anche di giornalisti compiacenti, che non possono parlare e scrivere i fatti per come sono, perché sarebbero messi immediatamente alla porta, si dà da fare per tenere insieme chi insieme non riesce più a stare, dando la colpa a vecchi governi, a fantomatici comunisti, alla CGIL, all’opposizione, badate bene,  “che non fa il suo dovere”.

Nonostante tutto questo il Governo resta in carica.  In diciassette anni non è stata fatta una sola riforma strutturale. Questo paese ha urgente bisogno di riforme che lo rendano nuovamente sano e in grado di ripartire; di dare prospettive ai giovani e di dare sicurezza ai lavoratori ed alle imprese.

Si dice che una crisi di Governo in questo momento aggraverebbe la situazione già difficile che stiamo attraversando ma è proprio così? Sarà con questo Governo e con questo premier che si occupa di tutto fuorché di fare riforme che si uscirà da questa situazione?

Io credo di no.

Credo che sia indispensabile andare ad elezioni anticipate con una legge elettorale nuova, una legge che ci consenta di scegliere i nostri candidati; ricordiamo che si chiuderà il 25 settembre prossimo la raccolta di firme per un referendum abrogativo dell’attuale legge elettorale.

Credo anche che sia necessario fare piazza pulita di una classe dirigente composta da personaggi corrotti, o quantomeno legati a doppio filo con il mondo degli affari; e solo eleggendo direttamente i nostri candidati potremo operare questa pulizia.

Forse non c’è ancora qualcuno in grado di guidare il cambiamento che vogliamo e che meritiamo ma “Se non ora quando?”

giovedì 8 settembre 2011

Bonanni e Giuda Iscariota

Tutti sanno chi è e cosa ha fatto Giuda Iscariota; ha tramato contro Gesù e lo ha poi venduto per trenta denari:
” Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!». E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. “

Ma allora non c’erano telecamere, macchine fotografiche, registrazioni audio e questa è la storia tramandata attraverso i Vangeli; un uomo che ha tradito un altro uomo per soldi!
Oggi spesso i comportamenti, anche quelli più ignobili come il tradimento, possono essere documentati da video e audio.
E di tradimento si tratta, non di un solo uomo ma di milioni di uomini e donne, di lavoratori e lavoratrici che hanno riposto la loro fiducia nelle mani di qualcuno che ha promesso di difendere loro ed i loro diritti, qualcuno che avrebbe dovuto prendere le loro parti in caso di controversie, qualcuno che avrebbe dovuto lottare con loro per garantire un maggior benessere dei lavoratori.
E’ partito in sordina ma oramai non è più un segreto, anzi questo qualcuno non perde occasione di mostrarsi in pubblico, davanti alle telecamere a braccetto con i carnefici della classe lavoratrice, questo qualcuno è Raffaele Bonanni Segretario del secondo Sindacato italiano la CISL.

Dopo aver venduto i lavoratori FIAT di Pomigliano e di Mirafiori, dopo aver cercato in tutti i modi di agevolare le imprese a discapito dei propri associati, si mostra senza vergogna “a braccetto” del peggior Ministro del Lavoro della storia, Maurizio Sacconi, quello che  è  sposato con Enrica Giorgetti, ex direttore dell'Area strategica impresa e territorio di Confindustria e dal 2005 direttore generale di Farmindustria. Sì proprio lui, quello la cui nomina a Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali è stata criticata, bada bene all'estero, come un possibile conflitto di interessi, dato che questa è avvenuta mentre sua la moglie ricopriva la carica di direttore di Farmindustria, l'associazione che promuove gli interessi delle industrie farmaceutiche; proprio quel Ministro che durante i giorni della tragedia alla Thyssen Krupp (lavoratori morti bruciati vivi) non ha proferito nemmeno una parola a sostegno delle vittime, proprio quello che cerca in tutti i modi di isolare la CGIL, rimasta unico baluardo, certo non senza pecche, in difesa di lavoratori e pensionati.

Ma non basta il buon Raffaele non cessa di farsi vedere in compagnia di Marchionne, l’affossatore della FIAT Auto, del quale addirittura copia l’abbigliamento e come un tappeto si stende nel verso voluto dal Padrone.

E non è tutto, fa occhiolino alla Marcegaglia, la appoggia nelle critiche al Governo, purché non troppo critiche, e soprattutto si spertica nel sostenere che “il ruolo del Sindacato è quello di aiutare le imprese”!

Non sappiamo se a Bonanni siano stati offerti dei denari come a Giuda Iscariota, ma certamente tra qualche tempo riscuoterà, per se e per i suo famigliari, andando ad occupare, come nella migliore tradizione nostrana, poltrone a cui mai avrebbe potuto ambire se non avesse tradito.   

Certamente il segnale del tradimento non sarà un bacio o un solo gesto ma tante bugie, raccontate alla sua gente che si ritroverà presto sulla croce solo perché si è posta fiduciosamente nelle mani del suo Giuda!   

Bonanni e Giuda Iscariota

Tutti sanno chi è e cosa ha fatto Giuda Iscariota; ha tramato contro Gesù e lo ha poi venduto per trenta denari.
Oramai non è più un segreto,

martedì 6 settembre 2011

Un paese di m.... e i mercati ci credono!

La situazione precipita e non c’è nessuno in grado di fare qualcosa per evitarlo; anzi, ogni giorno che passa diventa più evidente ciò che viene perpetrato nei confronti dei cittadini che pagano le tasse e dei lavoratori in genere.
Ogni giorno ci si accorge che la “manovra”, richiesta dall’Europa ed indispensabile per far ripartire l’economia del nostro Paese, assume sempre più l’aspetto di una serie di provvedimenti tendenti a limitare i diritti dei molti a garanzia dei privilegi dei pochi.

Tanto che il Quirinale ha esortato tutte le parti politiche ad abbandonare "pregiudiziali insostenibili", con l'obiettivo "indispensabile e urgente" di "recuperare credibilità", ma è certo che il continuo taglia-e-cuci sulla manovra ha trasmesso ai mercati finanziari la sensazione di una grave carenza di leadership.

I tagli ai costi della Politica sono stati ridotti al lumicino, le norme anti evasione, che avrebbero dovuto sostituire “il contributo di solidarietà”, ad ogni passaggio perdono di contenuto e di efficacia: con il primo sì alla Finanziaria della commissione al bilancio del Senato, i contribuenti non dovranno più annettere alla propria dichiarazione gli estremi dei conti correnti bancari e dei rapporti con gli operatori finanziari, ma soprattutto i comuni non potranno più mettere in Rete l’Irpef dichiarata dai propri cittadini.
Secondo l’emendamento varato dalla maggioranza, le amministrazioni locali potranno solo diffondere i dati relativi alle categorie. Non ci sarà quindi l’annunciata stretta contro i reati fiscali. 
Resta il carcere per i grandi evasori, ma anche in questo caso un emendamento va ad addolcire la portata dell’articolo: la normativa infatti non sarà retroattiva. Insomma chi ha evaso sinora non potrà essere perseguito penalmente.
Tanto che il quotidiano della Confindustria scrive:  “Gli emendamenti anti-evasione sarebbero condannati ai corsi di recupero, se solo esistessero”.

E non finisce qui, per cercare di alleggerire i tagli agli enti locali, che come si sa penalizzano i cittadini che si vedono costretti a pagare molto di più per i servizi erogati, il PD aveva presentato un emendamento per mettere all’asta le nuove frequenze della TV digitale. Emendamento che se fosse stato messo all’asta avrebbe potuto fruttare fino a due miliardi di euro,  bocciato dalla maggioranza che così fa un regalo alle televisioni del premier, assieme a Rai, Sky ed altre emittenti.

E ancora sono state introdotte delle norme che con il recupero dei soldi hanno ben poco a che fare, come le modifiche all’art. 8 che agevola i licenziamenti e che assegna ai contratti aziendali il primato rispetto alla contrattazione collettiva così che per le Grandi Imprese la norma è ritagliata sul modello Fiat; Pomigliano e Mirafiori avrebbero dovuto essere delle eccezioni e invece sono diventate legge. Il diritto di licenziare, aggirando l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, è solo una delle possibilità che la manovra consente perché nel comma 2 dell’articolo 8 l’elenco delle materie “derogabili” è ben più lungo è importante: orario di lavoro, mansioni, turnistica, modalità di assunzione fino al controllo mediante apparecchi audiovisivi. 

Nelle Medie Imprese sarà particolarmente rilevante il ruolo dei delegati nominati dal sindacato di appartenenza a cui viene conferita una responsabilità pesante, mentre nelle Piccole Imprese per quanto riguarda le norme sul mansionamento, sulla disciplina dei contratti a termine, sulle collaborazioni, sugli orari, in cui la disciplina è analoga alle altre imprese, le modifiche possono essere stravolgenti, con sindacalisti di comodo che di fronte a pressioni e minacce da parte delle aziende sono disponibili a firmare di tutto.

Ecco ciò che resta della manovra: tagli alla spesa nei comuni e nelle regioni, riduzione della detraibilità delle spese nelle dichiarazioni, riduzione dei servizi ai cittadini, riduzione dei diritti dei lavoratori.....e pensate che l’Europa continuerà a sostenerci?


lunedì 5 settembre 2011

Nuovo Bancomat distribuisce denaro a tutti...o quasi!


Mentre infuriano le polemiche circa la manovra finanziaria, ma quale?, che chiede sacrifici ai soliti noti lasciando liberi e ricchi gli altri, continua la saga del capo del governo che finalmente, dopo il Presidente operaio, il Presidente agricoltore, il Presidente del “fare”  si dimostra per quello che realmente è:
IL PRESIDENTE BANCOMAT!!

Siete in difficoltà economiche? Recatevi dal Presidente Bancomat!
Volete cambiare l’auto ma non potete? Rivolgetevi al Presidente Bancomat!
Dovete andare in vacanza ma vi mancano i “piccioli” Chiedete al Presidente Bancomat!
Dovete pagare l’affitto e avete bisogno di un aiutino? Basta contattare il Presidente Bancomat!
Siete desiderosi di prolungare la vostra permanenza in parlamento? Date il voto al Presidente Bancomat!

Ebbene abbiamo scoperto come sconfiggere la crisi; cosa c’importa della manovra finanziaria, che cosa ce ne frega dell’aumento delle tasse, ma quale crollo della borsa, ma quale aumento dello spread con la Germania, la comunità europea ci fa un baffo....per risolvere i nostri problemi basta recarsi al Bancomat, anzi al Presidente Bancomat!!! 

venerdì 26 agosto 2011

Calciatori e Società di calcio: la solidarietà nel pallone!


Lo sciopero, oramai quasi inevitabile, dei calciatori farà slittare l’inizio del campionato nazionale di calcio; poco male, ci godremo un’altra giornata di mare o di gita fuoriporta con i nostri cari e la giornata di campionato sarà recuperata quando tra le due parti in conflitto, calciatori e società, si troverà un accordo circa l’articolo 7 del contratto, quello relativo ai giocatori “fuori rosa”, cioè quei calciatori che le Società non ritengono più facenti parte del loro progetto di squadra e che quindi vengono costretti ad allenarsi a parte.

Quello che vorrebbe l’associazione calciatori è che i giocatori fuori rosa si allenassero con i compagni di squadra e non tenuti in disparte in una sorta di mobbing milionario.

Quello che vorrebbero le Società, rappresentate dalla Lega Calcio, è poter piazzare un calciatore a proprio piacimento e non potendolo fare lo mettono fuori rosa per “ammorbidirlo”.

D’accordo, sono questioni importanti, soprattutto perché questo contratto non riguarda solo i giocatori “Paperoni” della serie A ma anche i calciatori delle serie minori, con i quali i più pagati professionisti sono solidali, che hanno meno mercato e che sono in balia di presidenti per così dire “poco inclini alla trattativa”.

Quello che però disturba la gente comune è che oltre alla questione dei calciatori fuori rosa, si è data a questa protesta un ulteriore connotazione che con la solidarietà ha poco a che fare, cioè la negazione del contributo che ogni lavoratore che guadagna più di 90.000 o 150.000 euro (tutto ancora da confermare) dovrebbe sborsare; con motivazioni risibili  “i nostri contratti parlano di netto e quindi il contributo lo devono pagare le società”, che detto da personaggi che guadagnano oltre 1 milione di euro l’anno è veramente uno schiaffo alla miseria, un modo per tirarsi fuori, un modo per dire che non fanno parte della massa, che non fanno parte del paese in cui vivono e guadagnano, anzi straguadagnano.

Una piccola riflessione si pone e domandiamo ai nostri beniamini: pensate che sia sufficiente fare beneficienza, per aumentare le deduzioni/detrazioni fiscali evitando di pagare le tasse sugli introiti delle pubblicità milionarie che fate? Pensate che il 10% in meno del vostro stipendio vi possa cambiare la vita in peggio? Pensate che sia corretto che i sacrifici siano richiesti a tutti i lavoratori e ai pensionati mentre voi ne siete esenti perché percepite il netto? Pensate di essere un buon esempio per gli appassionati di calcio, soprattutto per i giovani dei quali siete gl’idoli e gli esempi da imitare?
Crediamo che la maggior parte di voi provenga da famiglie normali, di gente normale che ha lavorato facendo sacrifici per mantenevi e permettervi di fare questo “lavoro”.
Adesso che avete raggiunto la popolarità ed il successo economico cosa fate? Vi dimenticate di chi eravate, di come vivevate, di come vive la gran parte degli italiani che contribuiscono ognuno secondo le proprie possibilità a sostenere questo paese attraverso il pagamento delle imposte.
Non fatevi compatire, fate un gesto che non vi cambia la vita ma che cambia la percezione che la gente ha di voi.
Ridatevi dignità!

Penati: A casa!!


Come nelle peggiori storie di corruzione a carico di rappresentanti della Casta, anche stavolta qualcuno, Filippo Penati, si salva per il rotto della cuffia in quanto il GIP, pur considerando “numerosi e gravissimi fatti  di corruzione posti in essere da Filippo Penati” ha derubricato il reato che da concussione si è trasformato in semplice corruzione e quindi prescritto in quanto risalente alla fine degli anni novanta ed ai primi anni duemila quando Penati rivestiva la qualifica di pubblico ufficiale prima presso il Comune di Sesto San Giovanni e poi presso la Provincia di Milano.

Così mentre i suoi soci nei misfatti finiscono in carcere, il potente ex presidente della provincia nonché ex capo della segreteria politica di Pierluigi Bersani, gioisce per le conclusioni del GIP “sic!” e incredibilmente si scatena contro i suoi accusatori....

Credo che questo signore, senza vergogna come i vari Cosentino, Papa, Romano, Brancher, etc., debba farsi da parte e non farsi più vedere.

Se non lo fa lui lo deve fare il suo partito, dando dimostrazione che non tutti sono uguali! 

giovedì 25 agosto 2011

Il Turismo della depressione


Mare, sole e......disorganizzazione!

Sembrerà strano ma stiamo parlando del mare più bello d’Italia e probabilmente uno dei più belli al mondo, stiamo parlando di una delle mete più ambite, almeno sin’ora, dai turisti nostrani e stranieri, stiamo parlando della Sardegna!

Se arrivate all’aeroporto di Cagliari Elmas e siete diretti alle più note località balneari della costa sud est, troverete ad attendervi un pullman di linea che ogni mezzora vi trasporta in Città, precisamente all’Autostazione della ARST (Azienda Regionale Sarda Trasporti ), peccato che per fare il biglietto, costo 4 euro, all’interno dell’aerostazione si trovi una macchinetta che accetta solo monete e che se siete tre o quattro persone dovete recuperare 12 o 16 euro in moneta; l’alternativa è di rivolgersi all’autista che vi dice di non preoccuparsi, incassa il denaro e vi fa accomodare senza rilasciarvi nessuno scontrino.
Il viaggio dura circa dieci minuti, ma la sorpresa si ha quando giunti a Cagliari si scopre che il primo pullman per la località che ci interessa raggiungere “parte fra tre ore”!

Così località come Villasimius o Costa Rei, se si parte dal continente in aereo alle 7 del mattino, si potranno raggiungere alle 13.30 - 14.30, ben sei sette ore dopo il decollo; se si considera che per raggiungere l’aeroporto di partenza e presentarsi all’imbarco ci vogliono altre ore, almeno due o tre, il turista sa che il primo giorno è perso! 

Una volta arrivati e sistemati ci si reca finalmente in spiaggia a godere del mare limpido della Sardegna ma all’orizzonte, mentre stiamo arrivando ci si presenta una striscia nero marrone che ricopre il bagnasciuga, è la poseidonia che staccatasi dal fondo del mare grazie alla pesca a strascico, adesso arriva portata dal moto ondoso sulla riva. E guai a toglierla di lì :”qui è zona marina protetta”! 

La poseidonia così come svolge una funzione importante quando è ancorata alla sua base, in fondo al mare, così è inutile quando si trova in secca sulla spiaggia, anzi è dannosa, almeno per l’economia visto che allontana i bagnanti dalla zona infestata alla ricerca di posti puliti.

In ogni caso accettiamo questa situazione in quanto qui sembra che l’ambiente sia veramente rispettato, ma cosa succede se recandosi in spiaggia  si affittano un ombrellone ed una sdraio? Anche qui i prezzi sono alle stelle, sino a 40 euro al giorno e se si deve fare pipì, udite bene, non ci sono i servizi igienici! E quindi come si fa? Immaginatelo un po’ voi!

Altra sorpresa il turista la trova quando va a fare la spesa o quando vuole andare con la famiglia al ristorante o ancora quando bisogna fare benzina..
I prezzi sono alle stelle, tutto costa più caro ed aumenta con l’avanzare della stagione raggiungendo il suo culmine nelle settimane centrali di Agosto, tant’é che spesso chi raggiunge le località balneari in auto (sopportando se arriva dal continente il ladrocinio messo in atto dal cartello delle compagnie marittime che operano dall’Italia alle coste dell’isola) si premura di fermarsi a Cagliari a fare la spesa approfittando di Supermercati e Centri Commerciali.
Ovviamente il turismo locale, cioè tutti i sardi che fanno la gita domenicale o che hanno la seconda casa in queste località, si guardano bene di comprare anche un solo spillo a Villasimius, a Costa Rei, a Solanas, insomma in tutte le località che si affacciano su questo tratto di costa.
Anche al ristorante non va meglio; se si è fortunati si spendono 30 euro a testa per mangiare in un agriturismo a prezzo e menu fisso, altrimenti per un primo, un secondo, acqua, vino e caffè si spendono circa 40 euro, per non parlare delle cifre che si raggiungono se si vuole mangiare il pesce.
Direte che sono cifre normali ed io sono d’accordo con voi, se il pesce fosse di qualità e ben cucinato, ma il pesce non è quello che siamo abituati a mangiare a Milano, a Roma, a Torino, è un pesce di bassa qualità, spesso cucinato male ed a volte per nasconderne l’odore viene cosparso di aromi.

Poi se si è in vacanza con l’auto è necessario ogni tanto fare carburante ed ecco l’altra sgradita sorpresa, qui la benzina ed il gasolio costano di più che in ogni parte d’Italia; i distributori sono pochi ed in particolare la palma del peggiore, o del più caro se preferite, la vince di sicuro il distributore Agip di Villasimius che fa pagare un litro di benzina 1,685 euro ed un litro di gasolio 1,583!

Nel caso in cui avete preso una casa in affitto potreste avere la necessità di cambiare, non essendoci condutture per il metano, la bombola del gas. Quando è necessario cambiare la bombola? Quando il gas termina; e quando ci si accorge che la bombola è vuota? Quando si sta cucinando; e allora ci si reca dal rivenditore che guarda caso è chiuso proprio negli orari in cui si cucina!!

Se vi capita di essere in queste località nel mese di agosto soprattutto a Ferragosto vi capiterà di incontrare numerosi turisti locali, mi sembra giusto con il mare che si ritrovano; il problema è che nutriti gruppi di giovani e meno giovani ingurgitanti birra, si danno ad atti di vandalismo rompendo e sporcando danneggiando il più delle volte strutture pubbliche e lasciando l’immondizia in spiaggia, nonostante siano presenti gli appositi contenitori, o in strada.

Comunque, anche se con qualche piccolo disagio, qualche arrabbiatura, la vacanza è terminata e ci si accinge a fare ritorno a casa.
Andiamo in edicola per acquistare i biglietti del pullman che ci dovrà portare a Cagliari e ci viene detto che “forse arriveranno la prossima settimana”. Ma, protestiamo, dobbiamo partire domani....”si può fare il biglietto a bordo, costa un euro in più”, ci viene risposto.

Bene saliamo sul pullman ( attenzione se il pullman è pieno ed in estate capita spesso, non vi fanno salire, il mezzo successivo passa dopo tre ore e voi avete perso l’aereo) e diciamo all’autista che non abbiamo il biglietto e lui, ridendo sotto i baffi, “non c’è problema”, incassa i soldi poi dice che passerà a consegnare i biglietti perché “ li devo preparare” e non si fa più vedere......
 
Insomma, una perla dei nostri mari, una regione che potrebbe vivere di turismo per almeno sei mesi l’anno se non di più, a causa della miopia amministrativa, di una mancanza di attenzione verso gli ospiti (paganti), della disorganizzazione e in qualche caso anche della disonestà si ritrova a dover sopravvivere grazie al solito assistenzialismo.

Attenzione, già quest’estate si è avuto un primo segno della disaffezione dei turisti verso questa splendida terra che non offre quanto potrebbe e se non si pone rimedio a questo stato di cose alla disaffezione potrebbe seguire l’abbandono e la depressione.

martedì 16 agosto 2011

La giustizia della Casta


Nonostante la prima manovra economica avesse già colpito quasi esclusivamente i dipendenti anche la seconda manovra si ripete e colpisce i dipendenti, i pensionati e coloro che pagano regolarmente le tasse.
Certo diminuire, come nel caso della manovra di luglio, le detrazioni fiscali equivale ad aumentare l’imposizione fiscale e sicuramente questo accorgimento si può applicare solo a chi pagando le tasse ha diritto alle detrazioni.
Anche ora la supertassa, per tre anni, per i redditi superiori ai 90.000 o 150.000 Euro colpisce coloro che questi redditi li dichiarano, certo redditi importanti ma che sono espressi quasi esclusivamente da lavoratori dipendenti Manager e Dirigenti che questi soldi se li guadagnano.
Non si toccano ancora una volta gli evasori, (solo 70.000 autonomi dichiarano oltre 90.000 Euro) soprattutto quelli che sarebbe facile scovare, quelli come i dentisti che dichiarano 36.000 Euro lordi, i commercialisti e fiscalisti che ne dichiarano 30.000 e i gioiellieri che devono cavarsela con 20.000...
E la Casta cosa fa? Continua imperterrita sulla sua strada: non si toccano gli interessi di chi ci vota, anche se questo significa la rovina dello Stato e l’impoverimento di larga parte della sua popolazione.
Lo so sono sempre le stesse cose che ci sentiamo dire da anni, ogni volta la stessa storia!
Ma è ora di alzare la voce, di far sentire che siamo tanti e siamo stufi di questo andazzo!

Chiedete ad un pensionato cosa gli costa andare dal dentista; chiedetegli anche quanto dichiara; chiedetegli se ha la barca, la casa di vacanza e quante volte va al ristorante....ma come non può, ha lo stesso reddito del gioielliere!
Chiedete ad un operaio se può comprare un piccolo gioiello per la moglie, se può festeggiare il compleanno al ristorante, se può permettersi di portare i figli dal dentista o se per farlo deve chiedere un prestito, chiedetegli se è riuscito ad andare in ferie,...... ma come non può, dichiara di più del commercialista!
Chiedete ad un impiegato, magari di grado elevato, qual’é la sua dichiarazione dei redditi, quante volte esce al ristorante con la famiglia, quanti giorni di vacanza ha fatto quest’anno, se può permettersi di cambiare l’auto....ma come non può, dichiara più del dentista!

Eppure questi nuovi poveri, sì il dentista, il commercialista, il gioielliere, non vivono nelle case popolari, non fanno la spesa all’hard discount, non chiedono prestiti per andare in vacanza o per curare i figli......chissà come fanno!!

sabato 6 agosto 2011

Pensiamo alle vacanze

Ieri, conferenza stampa di Berlusconi e di Tremonti per spiegare che sarà anticipata la manovra economica per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 anziché nel 2014.
 "Anticipo brevemente che lavoreremo da subito in Parlamento per introdurre nella nostra Costituzione il principio di equilibrio di bilancio ed anche un altro principio, cioè la libertà in base alla quale tutto è consentito per i soggetti economici e per le imprese eccetto quello che è vietato dalla legge" ha affermato il Premier.
Non saranno modificati i termini della manovra economica ma solamente anticipati.
Quindi, siamo alle solite, nessun  segnale di moralizzazione della politica, a partire dalla riduzione dei suoi costi, nessuna manovra strutturale ma solo affermazioni di principio che lasciano il tempo che trovano ed un inasprimento da subito del carico fiscale per gli italiani; quelli che pagano le tasse.


I politici vanno in vacanza lasciandosi alle spalle terra bruciata ( e anche carta straccia, quella dei titoli quotati in borsa).
Come sempre i cittadini onesti, pagheranno per tutti!

domenica 31 luglio 2011

Panza piena non pensa a panza vuota…

La crisi è tutt’altro che scongiurata e la borsa è sulle montagne russe, soprattutto con  grandi picchiate e con qualche piccola risalita, è stata approvata una manovra finanziaria “lacrime e sangue” che ha coinvolto tutti gli italiani.

Anzi no! Quasi tutti.

I politici e gli amministratori di aziende pubbliche o a partecipazione pubblica da loro insediati non saranno minimamente toccati dalla manovra.

La casta ha badato bene a proteggersi; nessun taglio alle spese, nessuna riduzione dei compensi, nessuna limitazione dei privilegi.

E va bene, hanno mantenuto la loro posizione privilegiata ma in quanto paladini dello Stato, in quanto difensori delle Istituzioni e del patrimonio pubblico, adesso faranno le riforme e cercheranno di operare per migliorare lo stato del paese, come richiedono tutti i cittadini e le parte sociali, vedrete….
…e invece ci risiamo dopo due anni di tentativi di imbrigliare la Giustizia per salvare il Premier con il “Lodo Alfano” ed il “Processo Breve”,  approvano attraverso un decreto legge il cosiddetto“Progetto Lungo”, che prevede la possibilità dei difensori di portare in aula un numero di testimoni illimitati, rendendo impraticabile la Giustizia, facendo di fatto prescrivere i processi.

Così questi galantuomini, il 13% dei quali è indagato o addirittura condannato in almeno un grado di giudizio, pensano di salvare il paese?

Di fronte agli scandali delle ultime settimane, per non dire degli ultimi mesi, posti di fronte alle proprie responsabilità, a richiesta se in questi casi non fosse corretto dare le dimissioni,  rispondono giustificandosi che così fan tutti!

E’ vero così fanno tutti LORO! Così fa la Casta!

Noi persone normali, che non temiamo le intercettazioni telefoniche, che non ci poniamo il problema di un processo lungo o breve ma quello di un processo giusto, cosa dobbiamo fare per cambiare questo paese in mano a una banda di manigoldi assatanati di soldi e potere?

Ci hanno aumentato le imposte, benzina, detrazioni, tagli agli enti locali, per cosa, per continuare a mangiare sulle nostre spalle senza un  minimo di beneficio di ritorno per gli Italiani.

Non sono bastate le elezioni amministrative, non sono bastati i referendum, non sono bastati gli scandali per schiodare dalle loro poltrone i partecipanti al banchetto di un Italia oramai esausta.

Ma dimenticavo quello che mi disse anni fa un signore romano:“Panza piena non pensa a panza vuota”!

E allora pensiamoci da soli a fare pulizia!

Pretendiamo pulizia a partire dai partiti, gli iscritti devono essere solo persone specchiate e se uno è indagato si deve dimettere e mettersi a disposizione dei magistrati, non deve essere inserito nelle liste elettorali, non deve assumere cariche pubbliche fino a che non avrà provato la sua innocenza.

Non dobbiamo accettare di essere governati da disonesti.

giovedì 21 luglio 2011

Qualcosa sta cambiando !

Alla Camera dei Deputati, viene data l’autorizzazione a procedere nei confronti di Alfonso Papa, coinvolto nello scandalo P4, Filippo Penati si autosospende dalla vicepresidenza del Consiglio regionale lombardo, dopo che sono state rese note le indagini a suo carico per concussione e corruzione.
Il primo, Papa, si difende in aula professando la sua innocenza, confidando nel voto della Casta che quasi mai nel passato ha concesso di arrestare i suoi membri, ma che stavolta non vota compatta e il parlamentare sarà tradotto in carcere;
Il secondo, Penati, agisce autonomamente, dichiarando la sua estraneità ai fatti ed attendendo il risultato del lavoro dei Magistrati, si fa da parte.

Un colpo di coda la Casta lo ha dato al Senato dove non è stata concessa l’autorizzazione a procedere contro il Senatore del PD Tedesco, accusato di corruzione nella sanità pugliese quando era assessore della regione Puglia.
Tedesco si era detto favorevole all’autorizzazione a procedere e ad affrontare il processo per dimostrare la sua innocenza; di parere diverso i senatori che invece hanno votato contro (a favore dell'arresto e del voto palese si erano pronunciati in dichiarazione di voto, i gruppi del Pd, dell'Idv, del Terzo polo e della Lega. Contrario il PDL).

C’è aria nuova, c’è voglia di cambiare; forse una decisione diversa in questo momento, nel quale si chiedono sacrifici agli Italiani, avrebbe provocato un mezzo sommovimento e questo la Casta lo sa.

Che la scelta sia stata opportunistica o meno lo vedremo in seguito, ma il vento è cambiato: affaristi che creano debiti per miliardi di euro vengono individuati e perseguiti; si sta levando il velo su logge e cricche che avvalendosi di importantissimi appoggi all’interno delle istituzioni, cercano di accaparrarsi tutto ciò che è possibile elargendo a destra e a manca.

L’attenzione della gente è alta, il popolo dei mille euro al mese è al limite, la classe media espropriata anno dopo anno della sua posizione si è stancata di subire, gli industriali, ebbene sì anche loro, non capiscono come si possa continuare in questo modo, perdendo sempre più il confronto con le altre imprese europee e mondiali...

Qualcosa sta cambiando....la classe politica se ne accorgerà!

mercoledì 20 luglio 2011

Penati: Dimissioni!

Non ha importanza che cosa fanno gli altri, non ha importanza il comportamento degli appartenenti alla casta, se ci si vuole distinguere da questa massa di maneggioni, affaristi, disonesti di Stato è necessario comportarsi come più volte dichiarato: dimettendosi in attesa che la giustizia faccia il suo corso!

Penati è indagato per affari relativi alla bonifica dell’area ex Falck, risalenti al 2001 – 2002, quando era sindaco di Sesto San Giovanni,.

Pare che l’indagine, per corruzione e concussione , seguita dal Sostituto Procuratore di Monza Walter Mapelli, coinvolga 15 persone e miri a fare chiarezza su illeciti relativi alla gestione della bonifica dell’area per la quale sembra siano stati pagati circa 4 miliardi di lire in tangenti.

Bene, non attendiamo né il primo né l’ultimo grado di giudizio; non aspettiamo nemmeno il rinvio a giudizio.

Chiediamo una presa di posizione chiara:

Penati si metta da parte e affronti questa situazione, collaborando con la magistratura e, una volta accertati i fatti, si vedrà se è degno di rappresentare i cittadini che lo hanno votato.

martedì 19 luglio 2011

Ahi, ahi Don Verzé : meno 1000.000.000 di EURO

Sapete a quanto corrisponde un miliardo di euro?
Esattamente a 1.927.360.000.000 di lire (millenovecentoventisettemiliarditrecentosessantamilioni)!

Sapete quanti appartamenti si possono comprare con tale importo?
1000 da 1.000.000 di euro o 2000 da 500.000 euro o ancora 4000 da 250.000 euro.......

Sapete quanti dipendenti si possono mantenere per una vita?
1250 persone che guadagnano 20.000 euro annui per 40 anni

Sapete quanti bambini si possono sfamare nel sud del mondo?
2.314.814 per un anno o  231.481 per 10 anni, salvando probabilmente dalla morte molti di loro.

Ebbene questo è l’importo di cui si è indebitato il San Raffaele di Don Luigi Verzè, l’uomo che parlava con Dio, che non curandosi minimamente di cose terrene aveva acquistato (investito) con gran parte del denaro che puntualmente gli arrivava dalla regione Lombardia quale rimborso, alberghi di lusso, piantagioni di mango e uva in Brasile, in attività immobiliari, un aereo personale e la costruzione di un Arcangelo Gabriele in vetroresina alto circa 8 metri del costo di 2,5 milioni di euro.

Ebbene questo è quanto ha potuto fare l’uomo che diceva di operare per conto del suo azionista di maggioranza (DIO), che prometteva di portare la durata della vita a 120 anni e che nel frattempo si indebitava a scapito di fornitori che difficilmente rivedranno tutti i loro soldi.

Ebbene questa è l’Italia di oggi: affaristi senza vergogna coperti da cariche pubbliche o ecclesiastiche, questa è l’Italia dei 1000 euro mese e dei Jet personali, questa è l’Italia delle comunità caritatevoli come Pane quotidiano e dell’investimento di 2,5 milioni per l’Arcangelo Gabriele in vetroresina, questa è l’Italia di oggi......
.....come vogliamo che sia quella di domani?

lunedì 18 luglio 2011

La povertà : realtà o invenzione?

Nei giorni scorsi sono stati riportati dai quotidiani i risultati di un’indagine statistica dalla quale risulterebbe che circa 8 milioni di italiani vivono sotto la soglia della povertà.

Questa soglia, stabilita dagli analisti, viene raggiunta quando in una famiglia le entrate mensili non superano i 933 euro: pare appunto che un gran numero di famiglie non arrivi a portare a casa nemmeno mille euro.

Comunemente questa situazione non viene minimamente percepita, se non da chi la vive direttamente, dando il là ad una serie di commenti che paiono il Bengodi dei luoghi comuni:

Dov’è la povertà se i ristoranti sono pieni?
Dov’è la crisi se ci sono le autostrade piene?
Ma quali poveri se mandano i figli in vacanza
Sono poveri ma all’auto non rinunciano....ma quali poveri!
Ma come è piena questa spiaggia, ma dov’é la povertà?

E cosi via....

....e mi chiedo, ma cosa si vorrebbe vedere? Le strade piene di mendicanti? I ristoranti mezzo vuoti e solo per una certa gente? Le strade deserte? I “figli dei poveri” a lavorare nei cantieri anziché fare le vacanze?

Certo questo è quello che ci sentiamo dire e raccontare dai media dalla mattina alla sera, questo è quello che vogliono farci credere, perché pensare che siamo un paese che si sta impoverendo fa  male. Perché pensare che ci sono persone che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e che ricorrono all’aiuto dei genitori o dei nonni per campare fa riflettere. Perché essere consapevoli che qualcuno ci sta fregando fa arrabbiare.

E allora via con i luoghi comuni: Italia Belpaese! Dove tutti vivono bene, tutti vanno al ristorante e vanno in vacanza in posti bellissimi.....

Per chi ci crede....

sabato 16 luglio 2011

Contro il potere assolutista ribellarsi è giusto!

Non ci sono più parole per dire che non siamo d’accordo.

La manovra finanziaria colpisce la parte più debole del paese, i redditi più bassi, quelli da 27.000€ in giù, attraverso la riduzione delle detrazioni fiscali.

I deputati non adeguano, come inizialmente previsto, i loro stipendi, importo base senza rimborsi e voci accessorie di 12.000 € mese, alla media europea (5.339 €) e attraverso un colpo di mano notturno, degli 82 milioni di euro di tagli non se ne fa più niente.

Scompare dalla manovra la norma che doveva eliminare i vitalizi degli ex parlamentari che ci costano 218,3 milioni di euro all’anno.

Nessun azzeramento della indennità da ministro, 2.243 € mese, che si somma a quella di parlamentare, che avrebbe consentito un risparmio di 100.000€ al mese.

Nessun taglio alle attuali auto blu (15.000) che continueranno ad essere in servizio sino a rottamazione, per poi essere sostituite da auto 1600cc, con un costo di 1 miliardo di euro l’anno.

La riduzione del 10% dei rimborsi elettorali  che ci costano 180 milioni di euro ci farà risparmiare 18 milioni, ma in Germania il rimborso è pari a 38 centesimi di euro a voto, in Italia il voto viene rimborsato 3,5 euro (10 volte tanto!).

Nel frattempo i nostri illustri rappresentanti si mettono in evidenza per appartenere a logge segrete, per farsi pagare affitti o addirittura interi appartamenti, per frequentare prostitute (ops, si dice escort), che viaggiano su aerei e auto di stato per raggiungere i luoghi degli incontri, per fregarsi le mani quando c’è una calamità naturale, per andare dai faccendieri a chiedere consiglio, per vendere il loro voto a chi paga meglio.......

Oramai dire che non si è d’accordo con questo governo e con questa casta fa solo sorridere; organizzare i “no B day”, i “Se non ora quando”, per quanto positivi possano essere i messaggi che danno, è come prendere un’aspirina per combattere una broncopolmonite.

E’ ora di cambiare, è ora di fare qualcosa che non sia solo la protesta civile, è ora di mobilitarsi in maniera permanente, è ora di impedire la rovina del nostro paese da parte di un manipolo di approfittatori che impongono sacrifici ridendo alle nostre spalle.

Contro costoro e contro questo sistema del malaffare è ora di ribellarsi!