Ma questo è niente se non fosse che in cambio di queste private e personalissime inclinazioni, già di per sé riprovevoli ed al limite della legalità se non oltre, questo qualcuno offre posti di lavoro, parti nelle produzioni televisive o cinematografiche, poltrone in Regione o in Parlamento ed appalti plurimilionari .
Più grave ancora è che tramite questi mezzi e mezzucci costui si è costruito la sua corte dei miracoli, fatta di personaggi dalla dubbia specchiabilità, da faccendieri che lo ricattano, da parlamentari (non eletti) comprati con benefici di vario genere, persone che lo appoggiano in tutto e per tutto perché senza di lui non sarebbero niente.
E’ cosi che il Governo sta in piedi; la corte dei miracoli, fatta anche di giornalisti compiacenti, che non possono parlare e scrivere i fatti per come sono, perché sarebbero messi immediatamente alla porta, si dà da fare per tenere insieme chi insieme non riesce più a stare, dando la colpa a vecchi governi, a fantomatici comunisti, alla CGIL, all’opposizione, badate bene, “che non fa il suo dovere”.
Nonostante tutto questo il Governo resta in carica. In diciassette anni non è stata fatta una sola riforma strutturale. Questo paese ha urgente bisogno di riforme che lo rendano nuovamente sano e in grado di ripartire; di dare prospettive ai giovani e di dare sicurezza ai lavoratori ed alle imprese.
Si dice che una crisi di Governo in questo momento aggraverebbe la situazione già difficile che stiamo attraversando ma è proprio così? Sarà con questo Governo e con questo premier che si occupa di tutto fuorché di fare riforme che si uscirà da questa situazione?
Io credo di no.
Credo che sia indispensabile andare ad elezioni anticipate con una legge elettorale nuova, una legge che ci consenta di scegliere i nostri candidati; ricordiamo che si chiuderà il 25 settembre prossimo la raccolta di firme per un referendum abrogativo dell’attuale legge elettorale.
Credo anche che sia necessario fare piazza pulita di una classe dirigente composta da personaggi corrotti, o quantomeno legati a doppio filo con il mondo degli affari; e solo eleggendo direttamente i nostri candidati potremo operare questa pulizia.
Forse non c’è ancora qualcuno in grado di guidare il cambiamento che vogliamo e che meritiamo ma “Se non ora quando?”
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