Giornali e televisioni di famiglia schierati al gran completo per tentare di dimostrare che Silvio Berlusconi è un perseguitato, dopo la sentenza di condanna a 4 anni per evasione fiscale in secondo grado di giudizio e la requisitoria del P.M. Boccassini nel processo “Ruby”, nella quale sono stati chiesti sei anni di reclusione e la interdizione perpetua dai pubblici uffici, uno dopo l’altro i canali Mediaset e la stampa asservita al dominus si sono fatti in quattro per cercare di sminuire la portata degli addebiti e far passare il leader del PDL come un perseguitato.
Uno speciale di 2 ore intitolato “La guerra dei 20 anni: Ruby, ultimo atto”, in onda su Canale 5, seguito da una lunga intervista a Marina Berlusconi su Panorama hanno dato il là alla controffensiva di Berlusconi contro la Magistratura. Con gli altri fronti aperti come il caso UNIPOL e la compravendita di Parlamentari in cui il leader del PDL è sotto giudizio, anche gli amici deputati e senatori del Centro destra si sono dati subito da fare per presentare delle proposte di legge per limitare le intercettazioni telefoniche e per inserire la responsabilità civile (personale) dei magistrati.
Mentre il paese grida la sua sofferenza, secondo gli ultimi dati ISTAT, c’è un incremento costante dei disoccupati (11,5%), soprattutto tra i giovani (38,4%); i dati Confindustria certificano che le imprese chiudono ad un ritmo di 41 al giorno, mentre il tasso di povertà è in aumento, tanto che le famiglie in condizioni di povertà relativa sono l'11,1%, ben 8,2 milioni di individui poveri, ci si occupa di salvare un solo uomo. Ministri del Governo Letta in piazza a Brescia contro la Magistratura, mentre cittadini, lavoratori, imprenditori si tolgono la vita perché non ce la fanno più! Altro che «per il bene del paese», ancora una volta l’egoismo della casta, dietro un ben orchestrato battage di notizie, interviste, filmati tendenti a nascondere le responsabilità ed a spostare l’attenzione dell’opinione pubblica, prende il sopravvento sulle necessità del mondo reale.
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