Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore (Albert Einstein)

domenica 12 gennaio 2014

Un pallone gonfiato

Che delusione, quando si scopre che quello che si era tanto atteso non corrisponde alle aspettative, anche a quelle di chi come me è sempre stato scettico, quando non ostile, alla cavalcata di Renzi verso la leadership del Partito Democratico quale trampolino per la candidatura a Presidente del Consiglio.

L’Italia cambia verso è stato lo slogan della campagna per l’elezione a segretario del PD di Matteo Renzi, ma sinora non ci sono segnali in tale senso; il PD è il primo partito italiano e il principale partito nella strana maggioranza, strana ma non troppo visto che oramai sono oltre due anni che centro destra e centro sinistra si dividono la torta, eppure il suo segretario non prende posizioni decise su niente di rilevante.
Dovrebbe sapere Renzi che per qualsiasi riforma che si voglia attuare, l’importanza del rispetto delle regole, il rispetto delle leggi e la credibilità di chi queste riforme le propone è fondamentale. Ebbene cosa si aspetta ad estromettere tutti coloro che non hanno rispetto ne delle regole ne delle leggi? Come mai Alfano è ancora al suo posto dopo aver consentito il rapimento della Shalabayeva? Come mai la Cancellieri è ancora al suo posto dopo aver telefonando ai famigliari del delinquente Ligresti, in quel momento in carcere,  proponendosi come supporto per qualsivoglia azione tendente ad aiutare la famiglia del bancarottiere?  Come mai non sono stati presi provvedimenti politici nei confronti della De Girolamo che con atteggiamento mafioso comandava una visita ispettiva per favorire uno zio in un appalto?
Dall’enfant prodige Matteo Renzi nessuna posizione decisa, già dai primi passi si rivela per quello che è, cioè un arrivista che ha colto il momento giusto e il modo giusto per proporsi e prendersi la piazza. Proposte poche, senza contenuti e senza il coraggio di chi vuole realmente cambiare.
Caro Matteo, non proporre a Grillo di accettare le tue proposte quando sai che sono inaccettabili, agisci invece come hai promesso, chi sbaglia paga, chi non rispetta le regole è fuori, il finanziamento pubblico ai partiti restituiscilo e non essere transigente con chi all’interno del tuo partito riveste doppie cariche, fa passare emendamenti truffaldini continuando nella logica della spartizione che ci ha portato in questa situazione.
La questione morale in Italia è talmente importante che non può più essere rinviata;  la grave crisi della nostra economia è direttamente dipendente dai comportamenti disonesti che permeano gran parte della nostra società, con una prevalenza nei palazzi del potere e nell’amministrazione pubblica. Oramai tutti hanno contezza che solo fermando questo assalto alla diligenza si potranno trovare risorse per far riprendere un minimo di sviluppo all’Italia e un po’ di fiducia e speranza agli italiani.
Un po’ di coraggio segretario,  per non essere ricordato solo come un giovane rampante pallone gonfiato.  

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