Come si fa ad alzare un polverone simile per una frase detta da Franco Battiato, ormai ex assessore alla cultura della Regione Sicilia, che la maggior parte dei cittadini italiani condivide?
La frase : “Mi rallegro quando un essere non è così servo dei padroni, come queste troie in giro per il Parlamento che farebbero qualunque cosa, invece di aprirsi un casino”, ha scatenato le ire del Palazzo che quando si tratta di difendere se stesso, nella solita manfrina autoreferenziale, si dimentica o finge di dimenticarsi di quello che è successo in questi anni.
E’ con il termine vajassa che Mara Carfagna ha apostrofato nel 2010 la collega di partito Alessandra Mussolini, rea di aver ripreso con il telefono cellulare gli scambi affettuosi tra lei e Bocchino.Come a Napoli tutti sanno, solo una femmina può dire a un’altra femmina «vajassa», che significa «serva», «donna dei bassi», donna dei quartieri, donna sguaiata, ma anche, nella lingua della mala, «donna di strada».
E cosa abbiamo sentito dire da Antonio Razzi, ex IDV confluito ad hoc nel famoso gruppo dei responsabili ?
Andavamo e dicevamo "Presidente, siamo noi due, quanto ci molla? [...] Qui, ce ne date un milione?" E io e lui, con un milione ci facevamo una campagna elettorale, facevamo un partito nuovo. [...] Perché per noi due il governo s'è salvato. Che 314 a 311. Se io e Scilipoti andavamo di là per un voto cadeva, cadeva Berlusconi. [...] Io avevo già deciso da un mese prima [di votare la fiducia, ndr]. [...] Io non avevo la pensione ancora. Dieci giorni mi mancavano. E per dieci giorni mi inculavano. Perché se si votava dal 28 come era in programma, il 28 di marzo, io per dieci giorni non pigliavo la pensione. [...] »
Ed è notizia di questi giorni che De Gregorio ha denunciato di essere stato profumatamente pagato per far cadere il governo Prodi e fu incaricato di fare un tentativo di “acquistare” anche un compagno di partito.
Proprio De Gregorio promise al compagno di partito, l’Italia dei Valori, 5 milioni perché passasse al centrodestra determinando la crisi del governo Prodi. Caforio rifiutò dopo aver registrato il colloquio e in seguito consegnò la cassetta ad Antonio Di Pietro. Che però, stando al racconto di Caforio, non sarebbe mai stato tirato fuori dall’ormai ex presidente dell’Idv (forse pensava di poter ricattare qualcuno?)
Mi fermo qui, altro che troie, in parlamento c’è di peggio: persone che non vendono il loro corpo ma le loro idee e gli elettori che li hanno votati perché questi idee fossero portate avanti.
Io sto con Battiato. E voi?
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