Questa fase della campagna elettorale del PDL assomiglia a quei parrucconi che a partire dal XVI° secolo servivano oltre che come abbellimento, per coprire la calvizie e soprattutto, a nascondere la sporcizia ed i pidocchi di coloro che le indossavano.
Perché questa similitudine? Ma perché le tanto sbandierate pulizia di facciata, compiuta con il siluramento di Dell’Utri e Cosentino, condita dallo sfilarsi di Scajola e Milanese, nascondono , ma non bene come i parrucconi d’antan, delle liste colme di indagati, condannati e impresentabili a vario titolo, a partire dal leader del partito: Berlusconi, per poi proseguire con Verdini, Cesaro, La boccetta, Formigoni, Razzi, Scilipoti, Fitto, Minzolini (imputato per peculato) e così via in una lista molto lunga che se poi a questi “signori” si aggiungono i candidati nelle liste dei partiti aggregati alla coalizione la lista diventa lunghissima….e non c’è parrucca sufficiente a nascondere i pidocchi!
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