Con vero piacere ho accolto la notizia della decisione della Commissione di Garanzia del PD di togliere dalle liste personaggi che seppur vincenti alle primarie, hanno sulla loro testa condanne o rinvii a giudizio per reati contro la pubblica amministarzione e adombrano con i loro comportamenti, i loro rapporti e il loro modo di gestire il potere, quell'immagine di pulizia e trasparenza che il PD si é voluto dare.
Certamente c'é ancora molta strada da fare per un partito che vuole rappresentare e perorare la giustizia e l'equità, lo slogan sui manifesti elettorali è per l'appunto "L'Italia Giusta", ma in ogni caso non si può non riconoscere che il Partito Democratico abbia, unico in Italia, percorso strade di democrazia che non sono note alle altre formazioni politiche, Movimento 5 stelle escluso (anche se ultimamente qualche dubbio sulla democrazia interna al movimnto di Grillo comincia a palesarsi).
Che differenza con il comportamento degli altri partiti che si sono presentati con la parola d'ordine del rinnovamento e che alla luce dei fatti si accingono a presentare i soliti noti, quelli che hanno fatto dell'Italia il loro bancomat personale, costringendo i cittadini onesti ad un surplus di sacrifici, pur di mantenere i propri privilegi.
Così ci accingiamo a ritrovare nelle liste del PDL e della Lega (ma i leghisti non aveva affermato che con Berlusconi e con tutti quegli indagati e condannati non ci sarebbero stati?)personaggi che da decenni calcano i palcoscenici della politica disonorando con la loro presenza il Paese; Nicola Cosentino, il Nick o'mericano di Casale di Principe, per il quale è stato richiesto per den due volte alla Camera, e per due volte negata, l'autorizzazione all'arresto e insieme a lui in Campania una schiera di altri impresentabili
Luigi Cesaro, Amedeo Laboccetta, Marco Milanese, Alfonso Papa; nulla é cambiato. E ancora Marcello Dell'Utri, colui che è stato condannato in due gradi di giudizio a sette anni di carcere per associazione mafiosa e per essere il collegamento tra la mafia
e Berlusconi, mentre in Lombardia, in corsa per un seggio al senato, c'é la novità Formigoni, proprio lui l'amico di Daccò, quello della distrazione di milioni di euro alla clinica Maugeri, quello che non si è accorto che Don Verzé stava rovinando il San Raffaele a furia di investimenti folli e di distrazioni di denaro pubblico, quello che é stato costretto a dimettersi dalla magistratura ma anche dalla Lega, in seguito a colpi di inchieste e di assessori arrestati e che ora si allea con la Lega stessa in nome di una novità politica che
credo in molti faticheranno a vedere.
Che dire della Lega che con Roberto Maroni, candidato Governatore della Lombardia con l'appogggio del PDL, si presenta attorniato dagli stessi che hanno rubato a piene mani dalle casse della regione; non sono bastate le scope per spazzare il marcio dalla Lega, le scope ostentate da Maroni nei confronti di Bossi e del suo cerchio magico!
Che dire poi di Monti e della sua Lista per l'italia, che mentre cerca di trovare e presentare candidati preparati e integerrimi si presenta con l'UDC di Casini, che dopo trent'anni di parlamento
dice sempre le stesse cose ma ne pratica delle altre, insieme al segretario del suo partito Cesa (capolista nel Lazio), che quando un proprio deputato fu sorpreso insieme a due travestiti mentre si faceva di cocaina il giorno dopo in parlamento propose un aumento della diaria per i parlamentari per agevolare il ricongiungimento familiare!!!
Casini il cui slogan è la difesa della famiglia, ma la risposta a quale famiglia si riferisce è subito chiara, la sua, visto che candidati dell'UDC sono anche la cognata di Pierferdinando, Silvia Noè, il fidanzato della figlia,Fabrizio Anzolini, e poi Michele Trematerra, figlio dell’europarlamentare Udc Gino e assessore all’Agricoltura della Regione Calabria (candidato al Senato)
Gianpiero Zinzi, figlio del deputato uscente Domenico (candidato alla Camera),Giuseppe De Mita, nipote di Ciriaco e vicepresidente della Giunta regionale della Campania (candidato alla Camera)
Giuseppe Delfino, figlio dell’uscente Teresio (candidato alla Camera).
Cosa aspettarci? Niente di più di quello che abbiamo avuto sinora: bugiardi, affaristi che dietro a false promesse governano il paese arricchendosi personalmente e impoverendo tutti gli altri.
Cosa Fare? Andare a votare e punire chi ci ha ingannato e chi sta cercando ancora di farlo. Ricordarsi di cosa é stato promesso e cosa è stato fatto. Chi ha rubato e chi no.
Non facciamoci inganare da Slogan e comparsate in TV. Pensiamo e decidiamo chi dovrà avere la responsabilità di portare l'Italia a tornare tra i paesi civili.
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