Ieri durante un'intervista televisiva su SKY, Berlusconi oltre che affermare che lui non ha mai detto che Ruby fosse la nipote di Mubarak, tra le altre cose ha dato del bugiardo a Monti in quanto, al momento della investitura a Capo del Governo, affermò chiaramente che la sua sarebbe stata un’esperienza a tempo determinato e che poi sarebbe tornato a fare il presidente della Bocconi.
Su questo non possiamo dargli torto, tutti abbiamo sentito Mario Monti affermare ciò, ma questo cambiamento di idea è avvenuto oltre un anno dopo la sua dichiarazione, un anno nel quale molte cose sono cambiate e, per quanto ci è dato di sapere, negli ultimi mesi molti personaggi, politici, giornalisti, industriali, società civile, hanno chiesto a Monti di diventare leader di una formazione politica.
Certo è che, per Berlusconi, Mario Monti è una figura ingombrante che rischia di catalizzare gran parte dei moderati che già avevano abbandonato il PDL oramai allo sbando, dopo che lo stesso Berlusconi aveva indicato la strada delle primarie per poi negarla candidandosi di nuovo alla guida del centro destra, poi affermando che si sarebbe fatto da parte se Monti avesse accettato di diventarne il leader, ma immediatamente dopo lo ha definito un piccolo personaggio di un movimento ininfluente.
In quanto a coerenza e sincerità Berlusconi potrebbe prendere lezioni da Pinocchio!
In ogni caso anziché criticare la insincerità di Monti che ha deciso di “salire in politica”, sarebbe il caso di far osservare che l’incipit del suo programma di governo fu “Severità e Equità”; la severità delle misure da adottare e l’equità nella loro applicazione. Questa è la bugia di cui si deve chiedere conto!
La severità è stata ed è tutta a carico delle fasce medio basse della popolazione ( riforma delle pensioni, riforma del lavoro, aumento delle imposte e taglio dei servizi elementari, IMU, etc..), ma della tanto sbandierata equità non c’è traccia (nessun taglio alla politica, legge anticorruzione ininfluente, incandidabilità risibile, mantenimento dei privilegi per Istituti privati e religiosi a scapito di quelli pubblici,etc..).
Ma parlando di bugie, false promesse e accordi sottobanco, riesce difficile salvare qualcuno; vi ricordate il finanziamento pubblico ai partiti, adesso chiamato rimborso elettorale? Vi ricordate dopo gli scandali Lusi/Belsito/Bossi(Renzo), le promesse gridate ai quattro venti di interventi immediati per ridurre o addirittura eliminare i rimborsi?
Bene, ci apprestiamo a sentire tante promesse da qui alle elezioni politiche, è l’occasione di verificare se è vero che le bugie hanno le gambe corte!
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