Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore (Albert Einstein)

lunedì 7 gennaio 2013

Italiani: Furbi o creduloni?

Gli italiani si considerano un popolo di furbi, con una connotazione positiva naturalmente, cioè quella che assimila il furbo al più sveglio, al più intelligente.
Insomma tutti abbiamo imparato, nella nostra esistenza, ad ammirare il più scaltro piuttosto che il più bravo, sin da bambini abbiamo fatto il tifo per quello che copiava anziché fare i compiti e additato il “secchione”, come se quest’ultimo fosse uno scemo.
Così anche oggi ci troviamo ad ammirare “quelli che hanno avuto successo” e  la maggior parte delle volte questa ammirazione riguarda “quelli che hanno fatto i soldi”; non così spesso ci capita di ammirare persone che si sono fatte strada nel mondo della cultura, dell’arte e del lavoro, grazie a studio, genialità e sacrificio.
Non ci soffermiamo a guardare come hanno raggiunto certe posizioni o di come hanno fatto a diventare noti; ammiriamo persone che sono diventate ricche corrompendo, per mezzo di potenti amicizie, perché figli o nipoti di qualcuno che conta, perché hanno truffato o ricattato, perché hanno sfruttato il potere politico per farsi o farsi fare delle leggi ad hoc.
Mentre scrivo, sicuramente qualcuno di questi personaggi starà dando un’intervista a qualche giornale o a qualche televisione, starà raccontando cosa farà se verrà eletto, come combatterà l’evasione e la corruzione, come toglierà le tasse e come  ridarà fiato all’Italia che, sempre qualcun altro ha ridotto in questo stato.
Gli stessi che hanno proposto e votato le leggi negl’ultimi 20 anni (compreso l’ultimo anno del governo Monti), si ripropongono con le stesse promesse di sempre, gli stessi che hanno figli, mogli, nipoti, cognati e cognate, amici e amici degli amici ben inseriti nella pubblica amministrazione,  dalla quale hanno facili appalti milionari, gli stessi che abitano nelle case pagate un terzo del prezzo di mercato e spesso nemmeno pagate, gli stessi che utilizzano i soldi pubblici per comprarsi le cartucce del fucile, per pagarsi il cappuccino e brioche, per pagare il ristorante, per cambiare l’auto…., gli stessi che hanno la segretaria amante e che quando non la vogliono più la piazzano in un posto di rilievo della pubblica amministrazione o nel listino blindato della fantastica legge elettorale (che nessuno vuole o vorrebbe, ma che ci stiamo tenendo da anni senza che nessuno faccia niente per cambiarla).
I redditi rispetto al costo della vita sono tornati indietro di 15 anni, ogni giorno viene alla luce il malaffare perpetrato dai nostri politici e amministratori, ogni giorno si perdono posti di lavoro, ogni giorno ci viene raccontato il cambiamento che verrà….
Sono 20 anni che sentiamo queste “sirene”  e 20 anni che votiamo sempre questi.
Siamo proprio sicuri che gli italiani siano così furbi?      

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