Poi Maroni e
la Lega, spinti dalla base del partito inferocita, fanno cadere il Governatore
della Lombardia che oramai non poteva più reggere agli scandali che vedevano
implicata l’intera maggioranza (la stessa Lega e il PDL con tanti personaggi di
primo piano indagati dalla corruzione ai rapporti con la ndrangheta).
Adesso Maroni
è candidato Governatore della Lombardia in alleanza con quel PDL che ha
abbandonato solo pochi mesi fa perché corrotto e colluso, quel PDL che insieme
alla Lega in questi anni di gestione della regione si sono spartiti poltrone,
cariche e prebende a scapito dei cittadini lombardi.
Adesso
Formigoni è candidato del PDL al Senato della Repubblica, si presenta ripulito
con tutta la sua presunzione e prepotenza tanto da affermare: “ nessuno può
dimostrare che Formigoni abbia mai preso un solo euro per scopi personali”.
Certo dopo le sofferte dipartite di Dell’Utri
e Cosentino il partito è ora pulito…..,; se non ché proprio ieri la notizia riportata dal Corriere della Sera ci
informa che la Procura di Milano accusa
Formigoni di corruzione per i benefit milionari che avrebbe avuto per aver
favorito sia la Maugeri, sia il San Raffaele, oltre che di finanziamento
illecito ai partiti.
La Corte dei conti e la Procura hanno a più riprese
stimato danni per circa 250 milioni di euro che è l’equivalente di quanto tutti
noi lombardi paghiamo per i ticket sui farmaci in
un anno. E tutto accadeva senza che gli assessori leghisti,
nemmeno quello alla Sanità, abbiano mai eccepito nulla.
Ora questa alleanza, basata più sugli interessi personali
e di casta che su vere identità di vedute circa il governo della regione puzza,
tanto ai leghisti quanto a tutti quei cittadini che hanno visto in questi anni
la capitale economica e morale del paese trasformarsi in una maleodorante cloaca
del potere.
Certo che avremmo dovuto aspettarcelo, dal celeste e dal verde
può nascere il marrone!