Come se ce ne fosse stato bisogno, un’altra tegola è finita sul capo degli elettori, simpatizzanti e soprattutto militanti del PD, ma forse è il caso di chiamarlo come fa Grillo, «PD meno L ».
Perché dovrebbe oramai essere chiaro a tutti, anche ai più incalliti sostenitori dell’ex partito dei lavoratori, dell’ex partito della classe operaia, dell’ex partito dei più deboli, che questa accozzaglia di bugiardi patentati, traditori incalliti, non li rappresenta e non li rappresenterà più. Altro che un partito di sinistra questo è diventato un partito di personaggi sinistri, i Renzi, i Cuperlo, i Civati, i Pittella, i Bersani, i D’Alema, i Fioroni, i Letta, i De Luca, cosa aspettarci da loro? Bugie e Tradimenti!
Eppure i segnali sono stati tanti in questi venti anni , dalle parole di Violante del 28 febbraio 2002, alla Camera dei Deputati, circa l’accordo sottobanco di non toccare le televisioni di Berlusconi, «…… chieda a Berlusconi perché lui sa per certo che gli è stata data la garanzia piena, non adesso, nel 1994, quando ci fu il cambio di Governo, che non sarebbero state toccate le televisioni. Lo sa lui e lo sa l'onorevole Letta. …………nonostante non avessimo fatto il conflitto di interessi, avessimo dichiarato eleggibile Berlusconi nonostante le concessioni...», alle ultime affermazioni dei quattro candidati alla segreteria del PD sulla sfiducia al Ministro Cancellieri; ecco Renzi, «Sono per le dimissioni di Cancellieri, indipendentemente dall’avviso di garanzia o meno……..non è possibile avere un ministro della giustizia che chiama la famiglia di tre arrestati e un latitante dicendo che non è giusto ciò che sta accadendo», ed ecco Civati, «Il Pd dice di non poter sfiduciare la Cancellieri perché non si può votare la mozione del M5S, segnalo che ne possiamo presentare una noi». In mezzo, senza soffermarci su tutti i casi nei quali il PD ha votato compatto con il PDL durante i Governi Berlusconi, ricordiamo il recente appoggio al Governo Monti, in coalizione con «l’odiato» Berlusconi, con i provvedimenti lacrime e sangue che hanno colpito Pensionati, Esodati, Lavoratori e povera gente, senza toccare i poteri forti, altro che equità; quindi la campagna elettorale nella quale lo «smacchiatore di giaguari» strepitava contro Berlusconi, la legge elettorale, si sperticava nell’affermare la priorità del lavoro per poi, dopo la incoronazione di RE Giorgio, fingere di cercare un accordo con il M5S senza volerlo assolutamente trovare. Appunto l’elezione del Presidente della Repubblica, il tradimento perfetto nei confronti di Prodi e, direi soprattutto, degli elettori del PD che avrebbero voluto Rodotà e si ritrovano con Napolitano, voluto fortemente da Berlusconi, e con il «Governo delle larghe intese», una vergognosa accozzaglia di indagati e condannati con il compito di distruggere quel poco di dignità che ancora c’è nel nostro paese. Il caso Cancellieri insegna.
Il popolo del PD sopporta, vota il candidato segretario, spera in un cambiamento e non si accorge che il cambiamento c’è già stato: quello che hanno votato non è più il loro partito, non lotta per lavoratori, disoccupati, donne, giovani, studenti, è diventato parte del partito unico degli affari, quelli fatti sottobanco, fingendo e tradendo milioni di persone giuste. Uccidendo la speranza.
Ricordatevelo, elettori del PD!