Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore (Albert Einstein)

domenica 27 aprile 2014

Le elezioni europee

Mentre il rullo compressore, Renzi, si è impantanato nel fango delle paludi italiane, detto per inciso un fango che ha contribuito fortemente a formare grazie alle tante promesse di cambiamento, la svolta appunto  che per sua caratteristica propria  ha creato un continuo verso rotatorio che ha affondato qualsiasi velleità di movimento. Al momento non si vede una chiara direzione riformatrice di questo Governo, preoccupato com’è di accontentare i veri padroni dell’Italia rappresentati da Berlusconi e da Re Giorgio Napolitano.  

Tutto il coraggio da leone annunciato si sta rivelando il miagolio di un gattino impaurito. Impaurito da poteri più forti e più grandi; gli F35 non si toccano, l’ha detto Obama e lo ha ribadito Napolitano ben imbeccato dalle potenti lobbies  delle armi; la ristrutturazione degli edifici scolastici ottiene un decimo di quanto promesso, giusto per dare un titolo al tema senza poi nessuno svolgimento; i tagli alla politica ridotti al lumicino, qualche vendita di auto blu sbandierata su tutti i media, mentre in sordina  si approva un bando per l’acquisto di molte più auto, il tetto agli stipendi dei manager ha numeri talmente limitati da esserne risibile il risparmio ottenuto.
Niente anticorruzione, niente antievasione, nessuna politica industriale, nessuna politica energetica, niente che possa dare l’idea di un vero cambiamento. Anzi si permette ad un condannato per reati gravissimi contro lo Stato, cioè contro tutti noi, di sedere al fianco del Presidente del Consiglio per concordare le politiche e le modifiche istituzionali. Guarda caso proprio in linea con il disegno della Loggia P2 di Licio Gelli.

E’ con queste premesse che ci accingiamo ad andare all’appuntamento il prossimo 25 maggio con le elezioni europee, senza sapere cosa realmente vogliono i partiti in chiave europea, sembra infatti che queste elezioni siano per noi italiani, per le nostre forze politiche, un test pre-elezioni politiche nazionali.
Ma almeno abbiamo la consapevolezza che votando PD, Forza Italia, NCD, Scelta Civica, voteremo il partito unico del malaffare riunito sotto l’egida di Re Giorgio, il partito che per tanti anni, mascherandosi dietro false opposizioni, ha governato il nostro paese portandoci ad un dissesto quale mai si era visto prima.

Le uniche forze che escono dal coro sono la Lega Nord (no euro) e il M5S. I primi cogliendo una pulsione anti europeista  presente nel paese,  cavalcando la fobia verso gli immigrati e le mire secessioniste di parte della popolazione si appresta, sembra un controsenso, a partecipare alle elezioni europee contro l’Europa. Dopo aver partecipato e banchettato con il PDL per tanti anni, appoggiando le politiche che ci hanno ridotto a questo punto, sembra vogliano cambiare. Sono tornati, almeno a parole mentre governano insieme a FI e NCD nelle principali regioni italiane, un partito di lotta. Ma si può andare contro il tempo? Si può rischiare di perdere il Bengodi di regioni come Lombardia ,Veneto e Piemonte? La campagna elettorale è una cosa e la realtà politica un’altra.
Anche se attaccato da tutti i fronti, questo mi pare ovvio visto che si schiera apertamente contro i poteri forti e occulti, il M5S appare l’unica forza politica realmente in grado di portare cambiamenti importanti; ha una politica energetica dichiarata basata sulle rinnovabili, una politica sociale forte con il reddito di cittadinanza, una politica del bene comune chiara con scuola, sanità e acqua pubbliche, una politica del territorio basata sul consumo zero e una politica europea che ha al centro la ridiscussione dei trattati in chiave sociale, contro le politiche che hanno privilegiato i paesi forti economicamente a scapito di quelli meno attrezzati che hanno pagato e pagano pesantemente  la crisi addossandola alle fasce più deboli della popolazione.  Un movimento, il M5S che unico nel panorama nazionale e forse europeo, rinuncia ad un finanziamento di 42 milioni di euro, restituendolo allo Stato, che ogni mese tramite l’autoriduzione dei compensi dei propri parlamentari versa per le piccole imprese 2,5 milioni di euro, forse è l’unico che fa seguire i fatti alle indicazioni.

Le elezioni europee hanno significato se si vota pensando ad un cambiamento delle regole che rimettano al centro dell’attenzione le persone, l’ambiente, la sostenibilità, che rimettano alla loro funzione le banche e la finanza, cambiamenti che se applicati possono essere potenti leve di crescita anche economica.

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