Numeri. Sono quelli, nell’attesa di conoscere l’affluenza
ai gazebo del PD per l’elezione del nuovo segretario del partito, che hanno
determinato nell’ordine, la scelta dei candidati democratici alla segreteria da
parte degli iscritti, l’elezione del segretario della Lega Nord, il salvataggio
del Ministro cancellieri dalla sfiducia e la mancata elezione di Prodi a Capo
dello Stato.
Altri numeri ci potrebbero dare lo stato di salute del
Paese, il numero degli occupati 22.400.000, dei disoccupati 3.154.000, e degli inoccupati
14.415.000, il numero dei poveri 9.536.000, il numero di ore di cassa
integrazione 880.000.000, il numero degli indagati all’interno dei Consigli
Regionali 1 ogni 4, il numero relativo all’ammontare delle imposte non riscosse
da Equitalia 535.000.000.000 di euro e l’immenso ammontare del debito pubblico
2.132.000.000.000 di euro.
Questi numeri ci danno l’idea di due paesi , il primo elenco
è quello di un paese distante dalle vere problematiche dei cittadini nel quale
le lotte di potere hanno la meglio su tutto il resto, dove una classe dirigente
che per troppo tempo si è autoreferenziata, ben appoggiata da media tra i meno
liberi al mondo, continua imperterrita a fare danni; il secondo elenco è il
risultato di questa distanza e ci
racconta di un paese che anziché essere governato per il fine di un benessere
condiviso, viene via via depredato e
svilito tanto da essere oramai costantemente negli ultimi posti delle classifiche
degli organismi internazionali.
L’inseguimento degli interessi di pochi a scapito dei molti,
l’incapacità di aprirsi alle competenze ed alle menti migliori, per potersi
garantire la continuità del clan di amici e parenti ha prodotto i peggiori leader politici della
storia, i peggiori dirigenti della storia.
Centinaia di imprese di eccellenza hanno cambiato di mano e sono state acquistate
da multinazionali di altri paesi, in sordina, senza nessun accenno di
attenzione da parte di chi ci governa, di contro si cerca di salvare la “compagnia
di bandiera” produttrice di un debito complessivo vicino ai 4 miliardi di euro!
Si svendono le eccellenze anche pubbliche e si tengono le carrette oramai sul
punto di affondare.
I numeri possono essere freddi ma ci raccontano di come l’Italia
e gli italiani stiano andando alla deriva incapaci di darsi una guida capace.
In questi giorni Il Sud Africa ed il resto del mondo piangono
la scomparsa di Mandela, un uomo che ha combattuto per il suo paese, perché
tutti avessero gli stessi diritti, noi per chi piangeremo?
Nessun commento:
Posta un commento