Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore (Albert Einstein)

domenica 8 dicembre 2013

Numeri. What else!

300.000, 10.000, 405, 101-

 Numeri.  Sono quelli, nell’attesa di conoscere l’affluenza ai gazebo del PD per l’elezione del nuovo segretario del partito, che hanno determinato nell’ordine, la scelta dei candidati democratici alla segreteria da parte degli iscritti, l’elezione del segretario della Lega Nord, il salvataggio del Ministro cancellieri dalla sfiducia e la mancata elezione di Prodi a Capo dello Stato.
Altri numeri ci potrebbero dare lo stato di salute del Paese, il numero degli occupati 22.400.000, dei disoccupati 3.154.000, e degli inoccupati 14.415.000, il numero dei poveri  9.536.000, il numero di ore di cassa integrazione 880.000.000, il numero degli indagati all’interno dei Consigli Regionali 1 ogni 4, il numero relativo all’ammontare delle imposte non riscosse da Equitalia 535.000.000.000 di euro e l’immenso ammontare del debito pubblico 2.132.000.000.000 di euro.
Questi numeri ci danno l’idea di due paesi , il primo elenco è quello di un paese distante dalle vere problematiche dei cittadini nel quale le lotte di potere hanno la meglio su tutto il resto, dove una classe dirigente che per troppo tempo si è autoreferenziata, ben appoggiata da media tra i meno liberi al mondo, continua imperterrita a fare danni; il secondo elenco è il risultato di questa distanza  e ci racconta di un paese che anziché essere governato per il fine di un benessere condiviso,  viene via via depredato e svilito tanto da essere oramai costantemente negli ultimi posti delle classifiche degli organismi internazionali.
L’inseguimento degli interessi di pochi a scapito dei molti, l’incapacità di aprirsi alle competenze ed alle menti migliori, per potersi garantire la continuità del clan di amici e parenti  ha prodotto i peggiori leader politici della storia, i peggiori dirigenti della storia.
Centinaia di imprese di eccellenza  hanno cambiato di mano e sono state acquistate da multinazionali di altri paesi, in sordina, senza nessun accenno di attenzione da parte di chi ci governa, di contro si cerca di salvare la “compagnia di bandiera” produttrice di un debito complessivo vicino ai 4 miliardi di euro! Si svendono le eccellenze anche pubbliche e si tengono le carrette oramai sul punto di affondare.

I numeri possono essere freddi ma ci raccontano di come l’Italia e gli italiani stiano andando alla deriva incapaci di darsi una guida capace.
In questi giorni Il Sud Africa ed il resto del mondo piangono la scomparsa di Mandela, un uomo che ha combattuto per il suo paese, perché tutti avessero gli stessi diritti, noi per chi piangeremo?   

Nessun commento:

Posta un commento