Ovviamente non si è limitato a questo, ha aperto il suo discorso enfatizzando, quale merito proprio, la presa del potere da parte dei quarantenni e indicando, oltre a se stesso, anche i neo leader Matteo Renzi (PD) e Angelino Alfano(NCD) e i nuovi eletti in parlamento; un cambio generazionale che secondo Letta servirà all’Italia per salvarla dalla crisi profonda.
Ma poi poco altro che meriti di essere ricordato, un discorso pieno di promesse come al solito, «faremo la nuova legge elettorale», «chiuderò le Province e casserò quella parola anche dalla Carta» e ancora «darò lavoro, darò speranza». Insomma un discorso carico di «vedrete…» ma assolutamente vuoto rispetto a quello che è stato fatto , certo avrebbe dovuto ricordare agli italiani che adesso stanno peggio, che per eliminare l’IMU sono aumentate le imposte e che queste sono a carico di chi già soffriva di più. «Sapete quanto è valsa la stabilità? Cinque miliardi di euro. La somma risparmiata dagli interessi sul debito. Erano 86 miliardi l’anno scorso. Oggi sono 81. Fate voi i conti», ha detto vantandosi il buon primo ministro, senza però dire dove sono stati presi questi miliardi, tralasciando le vergogne di tanti, troppi furbetti che con la legge di stabilità hanno sistemato questa o quella lobby, questo o quel potente, questo o quel parente.
Altro che cambio di passo dei quarantenni , questo sembra essere un segno in grande continuità con un passato di malaffare che solo i deputati e senatori del M5S, con qualche altro isolato parlamentare, cercano di contrastare.
Così mentre Il Capo del Governo cerca il consenso attraverso
i media, dopo mesi dalla tragedia di
Lampedusa, isola sulla quale tutti si sono recati a fare promesse, ci ritroviamo con le immagini di un
trattamento disumano riservato ai migranti e con i detenuti nei Cie che si
cuciono letteralmente la bocca per protestare contro le condizioni in cui
versano.
Ma è Natale, gli Italiani si stanno preparando al pranzo o
al cenone che quest’anno sarà un po’ più povero per molti e così, in questo
momento, non ci resta che aspettare e accettare questi Auguri di latta….ops! di
Letta.