Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore (Albert Einstein)

domenica 16 giugno 2013

Il Governo del fare.....niente.

La profusione di annunci da cui quotidianamente veniamo investiti ci potrebbe far pensare a un a frenetica attività del Governo: «ci occuperemo subito del lavoro, soprattutto per i giovani»,  «saranno applicati sgravi fiscali alle aziende che assumono», «i contratti di lavoro da tempo determinato passeranno  a tempo indeterminato senza soluzione di continuità», «ius soli per i figli di cittadini stranieri nati in Italia», «riformeremo la legge elettorale», e così via. Ma che fortuna, finalmente il governo del fare all’opera.
Ma poi i telegiornali ci mostrano l’aula di Montecitorio o quella di Palazzo Madama e le vediamo desolatamente vuote, con i soli parlamentari del M5S presenti con le loro proposte di legge che vengono sistematicamente bocciate. Le proposte del Governo invece non si sentono. L’unica avanzata è quella per mandare ai domiciliari tutti coloro che hanno commesso reati e che sono stati condannati fino a 6 anni di carcere, con l’intenzione di sgravare gli istituti di pena dell’enorme problema del sovraffollamento delle carceri, ma di contro lasciando a piede libero migliaia di condannati in giro per il paese.
Il Paese va  a rotoli e si continua con lo stesso sistema pochi che decidono e discutono l’agenda, in sedi differenti da quelle istituzionali, esautorando il parlamento da quella fondamentale sua prerogativa che è quella di legiferare. Certo, il «porcellum» è la peggiore legge elettorale possibile, ha fatto in modo che coloro che siedono in parlamento siano dei soldatini nominati dal leader che si guardano bene dal fare o proporre qualcosa in autonomia. In questa legislatura solo per un terzo i parlamentari non sono stati scelti dagli apparati di partito secondo logiche spartitorie interne, ovvero  gli eletti del M5S,  ma da soli, con problemi interni dovuti ad una leadership invadente e in qualche modo bloccante, non riescono ad incidere quanto dovrebbero e potrebbero.
Insomma le proposte governative paiono essere  solo spot pubblicitari tendenti a ingannare i cittadini e tirare avanti sino a quando il vero dominus deciderà che è ora di fermarsi, ma prima bisogna mettere mano alla riforma della Costituzione in ottica di un presidenzialismo tanto caro a Berlusconi che già si vede leader maximo del paese.
Intanto si perdono posti di lavoro, le aziende chiudono, il PIL decresce, aumentano i poveri, diminuiscono le entrate dello stato incapace di diminuire i propri costi, costretto quindi dalle sue inefficienze ad accanirsi sui pochi che pagano le imposte, ampliando il disagio e la crisi.
Non c’è un disegno complessivo su come dovrà essere il paese nei prossimi dieci, vent’anni; nessun piano industriale, energetico, culturale, ambientale, sanitario. Solo tagli indiscriminati che penalizzano le fasce meno abbienti della popolazione che oramai non riescono più nemmeno a curarsi, è di questi giorni la notizia che Emergency ha deciso di ampliare la propria offerta di servizi sanitari gratuiti in Italia.
Da qualsiasi punto di vista si guardi è evidente che l’azione del Governo non porterà ad un miglioramento della situazione Italiana, un esecutivo nato dall’emergenza, con lo scopo di non cambiare niente, ed in questo ci sta riuscendo benissimo.

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