Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore (Albert Einstein)

sabato 13 ottobre 2012

Con una mano ti tolgono e con l’altra….anche.

L’ottimo Governo Monti, quello che all’atto del suo insediamento aveva sbandierato la parola “Equità” come uno dei capisaldi del suo modo di interpretare la politica di rigore che avrebbe dovuto salvare l’Italia, si sta ancora una volta dimostrando quello che è: il Governo dei poteri forti, con un Presidente del Consiglio bravo nei rapporti internazionali, credibile all’estero, ma che quando torna sul suolo natio diventa un burattino in mano dei soliti noti, la casta o la cricca che dir si voglia, che ci ha governato e che ancora ci governa sotto false generalità.

Non è necessario ricordare gli interventi fatti, tagli dei servizi al cittadino, aumento delle imposte, riforma delle pensioni e riforma del lavoro per avere  l’idea di come questo esecutivo non si discosti da quelli che lo hanno preceduto, nel senso che anche questo Governo ha avuto sempre chiaro a chi far pagare il peso della crisi.

A volte però sembra addirittura essere peggio: vi ricordate come tutti abbiano accolto con favore la proposta di far pagare l’IMU anche agli edifici del Vaticano non utilizzati a fini di culto? Ebbene non se ne fa niente! Vi ricordate la promessa di una legge anti corruzione? Dov’è finita? Vi ricordate il taglio degli stipendi ai dipendenti pubblici per gli importi sopra gli 80.000€? Dimenticatela.

Ma allora dove è finita questa equità nel trattamento se pagano sempre gli stessi, lavoratori, pensionati e soprattutto le fasce meno protette?

No, il Governo con le misure appena adottate ci dimostra che non se l’è dimenticata:
riduzione di un punto dell’IRPEF sui redditi più bassi.

Benissimo direte voi…se non che insieme a questo specchietto per le allodole il buon Monti e la sua degna compagnia di “Robin Hood al contrario”,  hanno aumentato i un punto percentuale l’IVA, così è semplice calcolare che con questa nuova aliquota chi guadagna 20.000€ annui risparmierà 133 €, ma con l’aumento di un punto dell’iva spenderà mediamente 300€ in più con un saldo negativo di ben 167€!!!

Alla faccia dell’equità!

Senza contare che, sempre nell’ultimo provvedimento, sono stati ridotti notevolmente i benefici fiscali per le ristrutturazioni applicando un taglio di ben 250€ sulla detrazione che avrebbe dovuto garantire un parziale recupero delle spese sostenute, nei dieci anni successivi alla spesa stessa.

 

E sì il Governo “equo” con una mano toglie ma con l’altra…..anche!

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