Non è necessario ricordare gli interventi fatti, tagli dei
servizi al cittadino, aumento delle imposte, riforma delle pensioni e riforma
del lavoro per avere l’idea di come
questo esecutivo non si discosti da quelli che lo hanno preceduto, nel senso
che anche questo Governo ha avuto sempre chiaro a chi far pagare il peso della
crisi.
A volte però sembra addirittura essere peggio: vi ricordate
come tutti abbiano accolto con favore la proposta di far pagare l’IMU anche
agli edifici del Vaticano non utilizzati a fini di culto? Ebbene non se ne fa
niente! Vi ricordate la promessa di una legge anti corruzione? Dov’è finita? Vi
ricordate il taglio degli stipendi ai dipendenti pubblici per gli importi sopra
gli 80.000€? Dimenticatela.
Ma allora dove è finita questa equità nel trattamento se
pagano sempre gli stessi, lavoratori, pensionati e soprattutto le fasce meno
protette?
No, il Governo con le misure appena adottate ci dimostra che
non se l’è dimenticata:
riduzione di un punto dell’IRPEF sui redditi più bassi.
Benissimo direte voi…se non che insieme a questo specchietto
per le allodole il buon Monti e la sua degna compagnia di “Robin Hood al
contrario”, hanno aumentato i un punto
percentuale l’IVA, così è semplice calcolare che con questa nuova aliquota chi
guadagna 20.000€ annui risparmierà 133 €, ma con l’aumento di un punto dell’iva
spenderà mediamente 300€ in più con un saldo negativo di ben 167€!!!
Alla faccia dell’equità!
Senza contare che, sempre nell’ultimo provvedimento, sono
stati ridotti notevolmente i benefici fiscali per le ristrutturazioni applicando
un taglio di ben 250€ sulla detrazione che avrebbe dovuto garantire un parziale
recupero delle spese sostenute, nei dieci anni successivi alla spesa stessa.
E sì il Governo “equo” con una mano toglie ma con
l’altra…..anche!
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