Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore (Albert Einstein)

sabato 21 giugno 2014

A volte

A volte una pausa è necessaria. Non soffermarsi troppo a leggere o ascoltar le notizie Italiane per un certo periodo, non approfondire le informazioni rispetto a scandali e inaccettabili modifiche istituzionali, aiuta ad essere un po’ meno arrabbiati, un po’ meno tesi.

Leggiamo e ascoltiamo distrattamente che è in programma una riforma della pubblica amministrazione,  che le prossime dichiarazioni dei redditi ci arriveranno a casa già precompilate, « lo Stato amico del cittadino», lo ha definito il ministro Boschi, che il nuovo Senato della Repubblica sarà composto da 100 Senatori, non eletti dai cittadini ma direttamente dai Consigli Regionali, che non potranno essere ne arrestati ne intercettati.  
Poi ci sono i mondiali di calcio in Brasile, di cui sono piene  le prime pagine dei giornali e le aperture dei telegiornali, insieme ai fatti di cronaca, con i casi del delitto Yara e dei delitti di Motta Visconti. Le discussioni nelle strade, nei bar e sui luoghi di lavoro sono tutte incentrate su questi  argomenti.

I problemi dell’Italia e degli italiani paiono essere improvvisamente scomparsi, i delinquenti dell’EXPO e quelli del MOSE sembrano dimenticati, i TG non ne parlano, i giornali li relegano nelle pagine interne.
Eppure abbiamo il più alto tasso di disoccupazione di sempre, la corruzione è talmente diffusa e ingegnerizzata da essere diventata un sistema connaturato agli appalti pubblici, l’evasione fiscale, anche grave, non genera pene severe quali ci si aspetterebbe per reati contro lo Stato, quindi contro la collettività.

Aumentano le sperequazioni tra la gente comune e chi detiene qualche forma di potere politico o economico, mi riferisco all’emendamento che introduce la  responsabilità civile dei magistrati che, se  d un lato  sembrerebbe essere un provvedimento giusto contro il rischio di indagini superficiali o pilotate, da un altro  consente a chi ha mezzi economici importanti di intentare azioni legali contro i magistrati con il risultato di intimidire, se non inibire totalmente, la giusta azione indagatoria nei confronti del potente che pare aver  violato la legge.
Capisco che mi sto facendo di nuovo prendere dalla indignazione e dalla rabbia, ancora una volta mi piacerebbe non essere italiano, di fronte a queste cose vorrei essere in un paese diverso, dove la legge è veramente uguale per tutti, dove i diritti e i doveri sono gli stessi per tutte le persone,  dove non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Ma sono italiano, vivo qui e voglio che il mio paese sia migliore. So che informarsi e approfondire a volte fa male ma mettere la testa sotto la sabbia è solo un sistema per fingere che tutti questi problemi non esistano. Ma i problemi ci sono e se non si affrontano possono solo peggiorare.
A volte non pensarci serve a darti un po’ di respiro, anche gli atleti ogni tanto devono tirare il fiato, ma poi si riparte, bisogna ripartire e non lasciargliela vinta.

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