Anche se il titolo lo farebbe pensare, non si tratta di
aborto o legge 194 ma di quello sta accadendo a tutte le generazioni che si
sono susseguite sino a oggi negli ultimi quarant’anni.
E per generazione ci riferiamo non a quella temporale che
definisce in 20-25 anni la sua durata ma a quella che raggruppa gli individui
segnati dagli stessi eventi: la generazione della TV commerciale, la
generazione del computer, quella del telefono cellulare, quella di internet e
quella di face book….Tutti o quasi, uccisi nella speranza di una vita se non migliore almeno accettabile, innanzitutto!
Uccisi nel momento stesso in cui escono dalla casa di famiglia e si presentano al mondo della scuola e del lavoro.
Uccisi da decenni di malgoverno, di corruzione e di evasione, di soldi rubati al pubblico per essere dati al privato, di denaro “distratto” dai suoi veri scopi per essere trasferito in conti correnti nei paradisi fiscali.
E se qualcuno di questi giovani, studenti o lavoratori si riunisce per protestare l’apparato gli manda contro tutta la sua forza di repressione che a suon di manganellate (calci e pugni se si finisce a terra) riduce al silenzio la protesta.
Ma non si tratta “solamente” di repressione fisica, c’è anche tutta una sequela di interventi, riportata con grande evidenza dai media, da parte dei soliti ministri o politici che tendono a ridurre le legittime proteste degli studenti e dei giovani appellandoli choosy (Fornero), bamboccioni (Brunetta), sfigati (Martone) e chiamano gli operai che protestano, perché stanno perdendo il posto di lavoro, facinorosi, irresponsabili....
Cosa dovrebbero dire tutti quei giovani uomini e donne che lavorano nei call center a 400€ mese? Potremmo chiamarli choosy(schizzinosi)? Cosa dovrebbero fare gli studenti che vengono sapere che le borse di studio sono state tagliate ma che sono stai assegnati centinaia di milioni di euro dal ministero dell’istruzione università e ricerca alle scuole private, a consulenti e a società legate ai politici e ai loro familiari? Starsene zitti e subire? Le imposte le pagano i loro genitori, e le pagano perché venga garantita ai loro figli la possibilità di istruirsi e di entrare nel mondo del lavoro potendo competere alla pari con tutti gli altri.
E invece no, il denaro pubblico viene dirottato verso quegli enti, privati appunto, nei quali gli iscritti sono figli di quelli che le tasse tentano, spesso riuscendoci, di non pagarle o di pagarne il meno possibile.
Adesso siamo in piena campagna elettorale e i soliti politici, sempre quelli da decenni, ci racconteranno il loro impegno per i giovani, per i lavoratori. Gli Alfano, i Fini, i Casini, i Bersani, i Maroni, i Renzi, i Rutelli, ci rappresenteranno il loro impegno per
Personaggi oramai impresentabili, con nelle loro file indagati, corrotti e condannati.
Ma anche il governo dei tecnici, quello che toglie ai poveri per dare ai ricchi, in qualche modo fa la sua campagna elettorale, naturalmente appoggiato dai Montezemolo, dalle Banche e dai Bonanni, si proprio lui, il Giuda dei lavoratori.
Ma tra poco più di quattro mesi questi giovani e lavoratori avranno in mano la possibilità di un vero e radicale cambiamento della loro vita. Potrebbero vedere la luce in fondo al tunnel.
Le elezioni regionali e politiche potrebbero spazzare via un modo di fare politica affaristico e personalistico ed insieme mandare a casa coloro che lo hanno rappresentato negli ultimi 20 anni.
In Italia ci sono tremilioniseicentosessantottomila giovani tra i 18 ed i 23 anni, cioè uomini e donne che non hanno ancora votato, almeno alle politiche, e altri quattordicimilioni che hanno da
Se anche coloro che si ritengono privilegiati, pensando solo ai propri piccoli interessi, quando dovranno di fronte all’urna scegliere chi votare, continueranno ad optare per i soliti noti, magari turandosi il naso, per mantenere il più delle volte miseri vantaggi personali, i giovani potranno comunque determinare la pulizia di cui necessitiamo tutti.
Mandando a casa i farabutti, inetti che dietro una facciata di “responsabilità”, “onestà”, “buona volontà”, “competenza”, nascondono la loro vera natura di affaristi, ladri di un oligarchia che fa di tutto per continuare indisturbata a gestire i propri privilegi a scapito della collettività.
Non facciamoci uccidere ancora prima di venire al mondo!