Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore (Albert Einstein)

mercoledì 18 aprile 2012

Siamo in guerra

Forse non tutti se ne sono accorti, anche perché se ci aspettavamo di assistere ad un bombardamento vero e proprio, con le case che crollano e la gente che corre nelle cantine o nelle stazioni della metropolitana per salvarsi dagli schianti degli ordigni, abbiamo sbagliato a capire.
Se ci aspettavamo di vedere soldati armati di tutto punto aggirarsi per le strade delle nostre città e colonne di mezzi blindati che percorrono avanti e indietro le nostre vie, abbiamo sbagliato a capire.
La guerra, sembrava una cosa superata, è quella di classe; non è fatta da soldati ed armi, fucili e bombe, cacciabombardieri e portaerei, ma da persone ben vestite all’apparenza miti ed educate che a colpi di leggi e leggine, fanno vittime forse superiori a quelle di una guerra realmente combattuta.
Una guerra non dichiarata, fatta di prestiti miliardari alle grandi banche che anziché prestare danaro, lo investono in BOT salvandosi dal dissesto finanziario e lucrando a scapito di lavoratori ed imprese.
Una guerra fatta di mancati tagli alla politica, di mancate leggi anticorruzione, di mancate riforme elettorali ma piena di nuove tasse, di aumenti, di mancato sostegno, di licenziamenti facili, di sacrifici per i più deboli.
Lo Stato, quello che dovrebbe garantire l’eguaglianza tra i cittadini, quello che dovrebbe consentire il diritto al lavoro , alla casa, all’istruzione, alla salute, lo Stato dei Partiti ha dichiarato guerra ai cittadini onesti; lo fa ingannando e stravolgendo la realtà che è quella di aumentare la forbice di chi sta bene, molto bene, e chi se la cava.
E intanto si muore, nelle fabbriche, nei cantieri e nelle case, operai e imprenditori, una volta tanto uniti ma purtroppo dal disagio provocato da questa classe politica piegata al volere dei potenti e ai propri meschini interessi.
Milioni di euro sottratti alle casse dello Stato, attraverso i cosiddetti rimborsi elettorali, utilizzati per i propri vizi, milioni di euro sottratti ai cittadini, attraverso la corruzione, per alimentare le proprie famiglie e amicizie, milioni di euro negati alla popolazione per la mancata lotta all’evasione fiscale, per mantenere i favori di un certo elettorato.
E intanto si fa sempre più fatica, non si arriva a fine mese, ci si vergogna di non riuscire a dare da mangiare ai figli ed infine si muore!
Siamo in guerra!
Prepariamoci a combattere; non con le armi, non con la violenza, ma con la presenza ed il dissenso, con l’informazione, con la perseveranza nel pretendere giustizia.

mercoledì 11 aprile 2012

Avidità…disonestà

L’avidità con cui i politici, i manager,  pubblici e privati si  tuffano sul denaro è impressionante.
E’ notizia di questi giorni che gli amministratori delegati di ENI ed ENEL si siano incrementati i compensi rispettivamente del 30% e 40%, portandoli a 4.700.000€ il primo e 3.500.000€ il secondo.
Facendo un calcolo approssimativo, lo stipendio annuo di un impiegato di concetto con una decina d’anni di anzianità potrebbe ammontare a 30.000€ lordi annui, il che significa che per guadagnare quanto portano a casa in un anno Paolo Scaroni, AD di ENI e Fulvio Conti, AD di Enel,  dovrebbe lavorare rispettivamente  156 e 116 anni!
Il tutto in un momento nel quale alle famiglie ed ai lavoratori si chiedono sacrifici, in un periodo nel quale ci saranno aumenti di gas e luce dell’ordine del 10%.
Mentre la FIAT annaspa paurosamente, e non certo per colpa degli operai, Marchionne nel periodo 2004-2009 ha totalizzato compensi in azioni per circa 255 milioni di euro, pari a più o meno 38 milioni di euro l'anno, che per totalizzarli con uno stipendio medio di un suo dipendente ci vorrebbero 1100 anni!
Quando le aziende vanno male i dipendenti vengono licenziati o messi in cassa integrazione, Ben diverso il destino dei  dirigenti che come dimostrato vengono premiati lautamente.
Introduzione dell’IMU, aumento dell’IVA, aumento delle accise sulla benzina, aumento del costo degli alimentari, aumento dei bolli sui conti correnti, blocco degli stipendi, aumento dell’IRPEF regionale e comunale.
Mentre i cittadini fanno i conti su come riuscire a portare a casa qualcosa da mangiare, mentre i pochi risparmi accumulati con una vita di sacrifici si assottigliano, i nostri politici fanno a gara su come mantenere i propri privilegi, non solo arraffano a più non posso da qualsiasi cassa: rimborsi elettorali, corruzione, concussione e non si vergognano! Gente che porta a casa 12 mila 13 mila euro al mese che viene sorpresa a farsi rimborsare gli scontrini di pranzi, discoteca e benzina dai soldi del partito; gente che si fa ristrutturare casa, gente che si compera ville, gente che se ne va in vacanza a nostre spese e che si fa pagare una finta laurea all’estero.
Ma non vi bastano 13 mila euro al mese?
E volete fare la predica agli italiani? E volete chiedere sacrifici? E volete poter licenziare più facilmente?
Zero tagli alla politica, zero legge anticorruzione, zero sul finanziamento dei partiti, zero legge elettorale, zero sviluppo…..insomma niente per il paese ed i suoi cittadini.
L’avidità non ha limiti! e spesso si accompagna con la disonestà!

mercoledì 4 aprile 2012

Ladrone chi?

Ci siamo, come volevasi dimostrare anche la Lega, perlomeno alcuni dei suoi maggiori rappresentanti, si allinea con la principale preoccupazione dei politici italiani: Rubare!!
Da Dicembre ci siamo trovati in un vortice di appelli all’unità nei sacrifici, “o si agisce o si va al fallimento del Paese”, e giù legnate sui soliti che già pagano le tasse; riforma delle pensioni, aumento delle imposte regionali e comunali, aumento delle accise sulla benzina, sul gas e sull’energia, aumento dell’iva e, probabilmente, aumento della possibilità di licenziare senza giustificazione.
Mentre tutti quanti facciamo i conti con la spesa, accorgendoci che dobbiamo stare un po’ più attenti a ciò che si compera per poter arrivare alla fine del mese o a fare quello che ci eravamo abituati a fare, c’è chi si appropria di milioni di euro esentasse!
Una serie infinita di personaggi più o meno noti che hanno in comune una sola cosa: fanno parte del sistema partitico italiano. Il sistema che funziona come una associazione per delinquere, pagamento di pizzo, omertà, sottrazione di bene comuni, scambio di favori, finta indignazione……
Dopo anni di insulti a Roma Ladrona ed al SUD quale esempio di malaffare si sono scoperti gli altarini dei “nordisti” d’hoc: i soldi dei rimborsi elettorali gestiti come cassaforte di famiglia e di bancomat degli amici.
Alla faccia dei sacrifici richiesti agli Italiani, tutti quanti del Nord e del Sud, questi personaggi che guadagnano migliaia di euro al mese, non contenti di quanto indegnamente incassano, hanno prelevato i denari del partito per gli affari loro, per la festa in discoteca, per l’auto di grossa cilindrata, per la ristrutturazione della villa, per i pranzi e le vacanze……e altro di molto più grave di cui le indagini ci diranno.
Sembra non ci sia limite al peggio. La classe dirigente del paese è marcia, ci sono voluti quindici giorni per riformare le pensioni ma per la legge anticorruzione ancora non si vede nemmeno l’inizio, ed è da anni che se ne parla…..
Roma Ladrona o Italia Ladrona?

lunedì 2 aprile 2012

La possibilità di scegliere e la legge elettorale

La democrazia si misura sul rispetto di tante libertà ed il dettato costituzionale è il garante di queste libertà.
Ai cittadini italiani viene negato da tempo il diritto di scegliere i propri rappresentanti, con la legge elettorale propriamente chiamata “porcellum”, si è di fatto costituita una gravissima limitazione delle libertà: dalla tornata elettorale del 2006 non possiamo più eleggere i candidati nominativamente, ma solo il partito o la coalizione che ci governerà per i prossimi 5 anni!
Non importa che nelle liste ci siano incapaci, immanicati, condannati, affaristi e mafiosi; a decidere chi inserire nelle liste sono i partiti, i loro segretari ed i potentati in genere.
Così accade che in parlamento, a decidere delle sorti di una nazione e dei suoi cittadini attraverso la promulgazione delle leggi, siedano degli oscuri personaggi attenti solo a garantirsi vantaggi, a vendersi al miglior offerente a scapito della collettività.
Gli Scilipoti, i Calearo, i Rizzi, i Moffa, le Polidori …. Questi sono alcuni dei nomi dei signor nessuno che occupano seggi che la nostra Costituzione prevede dovrebbero essere assegnati a uomini e donne che sono l’espressione più alta del paese.
Invece con il loro comportamento, messo in luce più volte dai media, infangano ogni giorno lo Stato Italiano con la loro ignoranza, supponenza, superbia e disonestà!
Adesso ci prospettano una nuova legge elettorale, una legge che non tiene in considerazione il volere dei cittadini, una legge che i segretari dei tre partiti che appoggiano il Governo Tecnico, Alfano, Bersani e Casini, stanno scrivendo seduti a tavolino accordandosi tra loro così che vengano garantiti e perpetuati i privilegi ed il potere di cui godono:
si votano i partiti senza che questi dichiarino a priori con chi vincendo governeranno, cioè con chi saranno in coalizione, cioè sapremo solo dopo il risultato elettorale con chi ci troveremo al governo (insomma libertà di tradire il volere dell’elettore);
si vota il simbolo ed il nominativo dal candidato associato al collegio a cui è associata una lista elettorale, non è possibile al cittadino esprimere la preferenza al singolo candidato ma a quello indicato dal partito, in quel collegio anche se il candidato risiede ed opera da tutt’altra parte.
questo meccanismo elettorale presenta una serie di implicazioni negative, tra le quali la limitata, se non assenza di possibilità per gli elettori di scegliere i candidati da eleggere. È invalsa infatti la consuetudine a candidare nei cosiddetti "collegi sicuri" gli esponenti politici di maggiore rilievo, o quelli che i segretari intendono far eleggere, in modo da accrescerne la probabilità di elezione.
Ricordiamoci di questi signori, ricordiamoci della loro richiesta di sacrifici, ricordiamoci delle parole che esprimono a sproposito, libertà, equità, lavoro, democrazia; ricordiamoci e decidiamo cosa vogliamo fare:
Stabiliamo se vogliamo dire la nostra sulle sorti del nostro paese o se vogliamo che le decidano questi qua!!!