Forse non tutti se ne sono accorti, anche perché se ci aspettavamo di assistere ad un bombardamento vero e proprio, con le case che crollano e la gente che corre nelle cantine o nelle stazioni della metropolitana per salvarsi dagli schianti degli ordigni, abbiamo sbagliato a capire.
Se ci aspettavamo di vedere soldati armati di tutto punto aggirarsi per le strade delle nostre città e colonne di mezzi blindati che percorrono avanti e indietro le nostre vie, abbiamo sbagliato a capire.
La guerra, sembrava una cosa superata, è quella di classe; non è fatta da soldati ed armi, fucili e bombe, cacciabombardieri e portaerei, ma da persone ben vestite all’apparenza miti ed educate che a colpi di leggi e leggine, fanno vittime forse superiori a quelle di una guerra realmente combattuta.
Una guerra non dichiarata, fatta di prestiti miliardari alle grandi banche che anziché prestare danaro, lo investono in BOT salvandosi dal dissesto finanziario e lucrando a scapito di lavoratori ed imprese.
Una guerra fatta di mancati tagli alla politica, di mancate leggi anticorruzione, di mancate riforme elettorali ma piena di nuove tasse, di aumenti, di mancato sostegno, di licenziamenti facili, di sacrifici per i più deboli.
Lo Stato, quello che dovrebbe garantire l’eguaglianza tra i cittadini, quello che dovrebbe consentire il diritto al lavoro , alla casa, all’istruzione, alla salute, lo Stato dei Partiti ha dichiarato guerra ai cittadini onesti; lo fa ingannando e stravolgendo la realtà che è quella di aumentare la forbice di chi sta bene, molto bene, e chi se la cava.
E intanto si muore, nelle fabbriche, nei cantieri e nelle case, operai e imprenditori, una volta tanto uniti ma purtroppo dal disagio provocato da questa classe politica piegata al volere dei potenti e ai propri meschini interessi.
Milioni di euro sottratti alle casse dello Stato, attraverso i cosiddetti rimborsi elettorali, utilizzati per i propri vizi, milioni di euro sottratti ai cittadini, attraverso la corruzione, per alimentare le proprie famiglie e amicizie, milioni di euro negati alla popolazione per la mancata lotta all’evasione fiscale, per mantenere i favori di un certo elettorato.
E intanto si fa sempre più fatica, non si arriva a fine mese, ci si vergogna di non riuscire a dare da mangiare ai figli ed infine si muore!
Siamo in guerra!
Prepariamoci a combattere; non con le armi, non con la violenza, ma con la presenza ed il dissenso, con l’informazione, con la perseveranza nel pretendere giustizia.