Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore (Albert Einstein)

mercoledì 25 gennaio 2012

I Cittadini Ringraziano

Non si comprende come mai gli unici che protestano in Italia sono i cittadini che fanno parte di  quelle categorie protette, protette dai politici o dalle lobby di potere, che si sentono in qualche modo lese perché è stato chiesto loro di dare una mano al paese ad uscire da una profonda crisi economica.
Tra le categorie che protestano ci sono i Notai, gli Avvocati, i Farmacisti, i Negozianti ed i Tassisti.
I Notai non vogliono dividere la “torta” con nessun altro,  sono pochi e guadagnano tanto, mediamente dichiarano 350.000€ l’anno, e non vogliono abbassare i loro compensi liberalizzando le tariffe ed allargando il numero di notai di 500-1000 unità. In Germania se si vuole comprare casa ci si reca (compratore e venditore)  al Municipio o al Catasto e, davanti ad un pubblico ufficiale, un impiegato comunale abilitato verifica i documenti di chi vende e di chi compera e l’operazione è fatta;  senza spese esorbitanti e senza patemi.
Gli Avvocati non ne hanno mai abbastanza e protestano;  ma chi protesta non sono quei poveracci che devono cercarsi i clienti tra i disgraziati che sono incappati nelle maglie della giustizia, il più delle volte civile con sfratti, multe non pagate, etc. e che non hanno i soldi per pagare il lavoro dell’avvocato, bensì quei privilegiati che hanno un’ampia rappresentanza in Parlamento e che non perdono occasione per battersi per garantirsi lauti compensi alla faccia di tutto e di tutti (tariffa minima per una lettera dell’avvocato 200€).
I Farmacisti, che si passano di padre in figlio il testimone , ogni farmacia rende da 500.000€ annue in su,  e naturalmente non vogliono perdere questo privilegio, per cui dicono no all’aumento delle licenze,  poi guai a parlare di trasferire i farmaci di Fascia C (medicinali con obbligo di ricetta medica e la cui spesa è interamente a carico del cittadino), c’è il rischio che il cittadino possa avere dei vantaggi e che finalmente risparmi dal 20% al 30% sui farmaci interamente a suo carico…….a scapito dei lauti guadagni del farmacista!
I Negozianti ed i Tassisti uniti dalla dichiarazione dei redditi: la loro IRPEF ammonta mediamente a ben  11.000€ l’anno. Nemmeno un pensionato con la minima guadagna meno! Eppure protestano, i negozianti non vogliono che si liberalizzi l’orario di lavoro, ma soprattutto non vogliono che chiunque possa aprire un esercizio commerciale che gli faccia concorrenza, potrebbero dover abbassare i prezzi e quindi dover emettere qualche scontrino in più per raggiungere la ragguardevole cifra che gli permette di dichiarare 11.000€! I tassisti invece bloccano le città perché non è possibile che in un paese civile si aumentino le licenze di un servizio pubblico ( pubblico per chi visto che le tariffe sono le più care d’Europa?) penalizzando dei poveracci che guadagnano a livello di sussistenza!
Alla fine chi è stato realmente penalizzato, i lavoratori dipendenti, i pensionati, e chi paga regolarmente le tasse, sono coloro che non hanno quasi protestato pur avendone grandi motivi.
Chi invece fa del privilegio e dell’evasione fiscale un vanto sale sulle barricate, minaccia di far cadere il governo e blocca il paese.
I cittadini onesti ringraziano! E speriamo che si ricordino!

giovedì 5 gennaio 2012

Sottosopra!

In Italia sembra che i ricchi siano i lavoratori dipendenti ed i pensionati!
Tant’è che Equitalia ricerca gli “evasori” principalmente tra queste categorie o tra quegli imprenditori onesti, e ce ne sono, che malauguratamente hanno fatto l’errore di pagare le tasse e quindi sono controllati e tartassati ( sono ben 18 gli imprenditori che si sono suicidati dopo aver ricevuto cartelle esattoriali senza sconti di sorta! Forse non fanno parte di quei grandi evasori che il nostro ordinamento garantisce).
Pensate che solo un migliaio di evasori sopra i 500mila euro sono stati individuati nel 2009 e hanno pagato solo l’11% di quanto avrebbero dovuto; provate voi a chiedere uno sconto dell’89% ad EQUITALIA perché magari avete commesso un errore nel compilare la dichiarazione dei redditi, o avete omesso di inserire qualche entrata!!!
Le imposte dirette e indirette, per chi le paga, pesano per ben il 51% del reddito lordo; le pagano gli “italiani ricchi”: pensionati e dipendenti!
Il nostro Ministero della difesa ha commissionato 131 cacciabombardieri alla Lockeed Martin per un importo di 15 miliardi di euro; gli F35, questi gli aerei commissionati, sembra abbiano non pochi difetti tanto che la ricca e civilissima Norvegia ha già disdetto il suo ordine e gli Stati Uniti stanno pensando di farlo.
Solo noi, uno dei paesi più a rischio bancarotta,  imperterriti andiamo incontro ad un disastro sia tecnico, perché gli aerei non sembrano il top in circolazione, sia economico in quanto il loro inutile costo, pari a mezza manovra economica, se non esborsato  avrebbe salvato o potrebbe salvare gli italiani da almeno una fetta di imposte e aumenti, o essere utilizzato per il tanto declamato sviluppo.
In Germania, la cui crescita economica è seconda sola a quella della Cina e di pochissimi altri paesi emergenti,  i sindacati sono forti ed uniti, gli operai hanno rappresentanze nei consigli di amministrazione delle aziende, i salari sono quasi doppi rispetto ai nostri.
L’Italia paese a crescita sottozero, che si chiama recessione, cerchiamo di dividere i sindacati, di vessare i lavoratori, soprattutto quelli di livello più basso, di aumentare le ritenute alla fonte.
Infine a Cortina si è scoperta l’acqua calda: durante un controllo effettuato sul posto da ispettori dell’Agenzia delle Entrate è risultato che i possessori di auto di gran lusso per ben due terzi hanno dichiarazioni dei redditi inferiori ai 30 mila euro annui lordi, o sono proprietari di aziende in perdita. Contemporaneamente, mentre gli ispettori effettuavano i controlli, gli introiti di negozi e ristoranti hanno avuto un’impennata del 400% rispetto allo scorso anno (gli ispettori portano bene a Cortina ed ai suoi commercianti)!
Le reazioni che non ti aspetti arrivano puntuali dalla casta politica, quella che non vuole che gli si facciano in conti in tasca: Cicchitto e Gelmini insieme al Sindaco di Cortina e a tanti altri privilegiati gridano allo scandalo asserendo che quelle dell’Agenzia delle entrate  sono azioni da lotta di classe, “non si può tartassare gli albergatori e i negozianti nel periodo in cui devono maggiormente lavorare….”.
Non abbiamo sentito così tanti accorati appelli dei politici nei confronti degli 800 lavoratori delle ferrovie a cui è stato tolto il lavoro o verso tutti quei lavoratori che con il nuovo anno si sono visti recapitare la letterina di licenziamento.
Dov’è finito Robin Hood?

mercoledì 4 gennaio 2012

Lavoro e crisi

Credo che uno dei principali fattori di civiltà di un paese sia lo sviluppo del mondo del lavoro.
In Italia la disoccupazione è a livelli altissimi, soprattutto quella giovanile che raggiunge anche il 30% della popolazione dai 15 ai 35 anni.
Uno dei baluardi a difesa del lavoro è lo “Statuto dei Lavoratori” che è stato promulgato con la legge 300 del 20 Maggio 1970 ed è il frutto di una battaglia durata decenni per cercare di dare dignità al mondo del lavoro ed ai suoi principali protagonisti, i lavoratori, che fino ad allora erano stati più o meno sfruttati a piacimento dai “padroni”, come si chiamavano allora gli imprenditori..
La prima azione che ogni governo dovrebbe fare è assicurare ai giovani un’entrata certa nel mondo del lavoro, mentre in questi anni ci si è concentrati soprattutto nel facile profitto di poche aziende che hanno sfruttato e sfruttano il lavoro giovanile e quello degli immigrati, tanto che negli ultimi dieci anni si è assistito ad un generale impoverimento delle classi medio basse che hanno visto ridursi il proprio potere di acquisto di ben 5000€ annui (dati ISTAT) e ad un arricchimento di quegli imprenditori che hanno, usando mezzi illeciti (lavoro nero ed evasione delle imposte) e leciti (interpretando a loro favore la legge Biagi, quella dei contratti a progetto), visto incrementare notevolmente i loro profitti.
La situazione oggi è di una gravità assoluta e non si risolve certo rendendo flessibile il lavoro, nel senso che la flessibilità di cui si parla è sempre e solo quella del lavoratore e che per flessibilità si intende quasi sempre la possibilità di licenziare o sospendere il lavoratore a seconda delle voglie, delle capacità o dell’onestà del datore di lavoro.
Pensiamo a cosa hanno fatto Marchionne con l’appoggio scellerato di Sacconi (il peggior ministro del lavoro della storia repubblicana), di Bonanni (segretario della CISL con la voglia di entrare in parlamento) e di Angeletti (segretario UIL un signor nessuno senza idee proprie)! Contravvenendo a quelli che sono i dettami costituzionali (art.1, art.4, art.35, art.36, art.37 della Costituzione Italiana) questa cricca ha dapprima obbligato i lavoratori ad un voto illiberale (la scelta posta al lavoratore era tra accettare le limitazioni richieste da Marchionne o perdere il lavoro!) e poi ha consentito e consente l’impoverimento continuo della FIAT che, unica azienda automobilistica in Europa, continua a perdere fette consistenti di mercato con il rischio concreto di perdere migliaia di posti di lavoro nel giro di pochi mesi; E’ questo il risultato di quello scellerato accordo che doveva portare investimenti e sta portando al fallimento della più grande azienda italiana!
Il problema vero dell’Italia è che c’è un buco di 200.000.000.000 di euro all’anno che se ne vanno in evasione e corruzione!
Il problema non sono i lavoratori, il problema sono i furbetti, il problema è una sottocultura che privilegia chi ruba a danno di chi è onesto.
Siamo ai primi posti al mondo per corruzione ed agli ultimi posti per cultura, siamo ai primi posti in Europa per disoccupazione e siamo agli ultimi posti per libertà di stampa, siamo al primo posto per compensi ai politici ed all’ultimo posto come stipendi medi ai lavoratori, siamo al primo posto per pressione fiscale ed all’ultimo per servizi alla cittadinanza…..
E tutto ciò che si vuol fare è riformare il lavoro, cioé penalizzare i lavoratori!