Non si comprende come mai gli unici che protestano in Italia sono i cittadini che fanno parte di quelle categorie protette, protette dai politici o dalle lobby di potere, che si sentono in qualche modo lese perché è stato chiesto loro di dare una mano al paese ad uscire da una profonda crisi economica.
Tra le categorie che protestano ci sono i Notai, gli Avvocati, i Farmacisti, i Negozianti ed i Tassisti.
I Notai non vogliono dividere la “torta” con nessun altro, sono pochi e guadagnano tanto, mediamente dichiarano 350.000€ l’anno, e non vogliono abbassare i loro compensi liberalizzando le tariffe ed allargando il numero di notai di 500-1000 unità. In Germania se si vuole comprare casa ci si reca (compratore e venditore) al Municipio o al Catasto e, davanti ad un pubblico ufficiale, un impiegato comunale abilitato verifica i documenti di chi vende e di chi compera e l’operazione è fatta; senza spese esorbitanti e senza patemi.
Gli Avvocati non ne hanno mai abbastanza e protestano; ma chi protesta non sono quei poveracci che devono cercarsi i clienti tra i disgraziati che sono incappati nelle maglie della giustizia, il più delle volte civile con sfratti, multe non pagate, etc. e che non hanno i soldi per pagare il lavoro dell’avvocato, bensì quei privilegiati che hanno un’ampia rappresentanza in Parlamento e che non perdono occasione per battersi per garantirsi lauti compensi alla faccia di tutto e di tutti (tariffa minima per una lettera dell’avvocato 200€).
I Farmacisti, che si passano di padre in figlio il testimone , ogni farmacia rende da 500.000€ annue in su, e naturalmente non vogliono perdere questo privilegio, per cui dicono no all’aumento delle licenze, poi guai a parlare di trasferire i farmaci di Fascia C (medicinali con obbligo di ricetta medica e la cui spesa è interamente a carico del cittadino), c’è il rischio che il cittadino possa avere dei vantaggi e che finalmente risparmi dal 20% al 30% sui farmaci interamente a suo carico…….a scapito dei lauti guadagni del farmacista!
I Negozianti ed i Tassisti uniti dalla dichiarazione dei redditi: la loro IRPEF ammonta mediamente a ben 11.000€ l’anno. Nemmeno un pensionato con la minima guadagna meno! Eppure protestano, i negozianti non vogliono che si liberalizzi l’orario di lavoro, ma soprattutto non vogliono che chiunque possa aprire un esercizio commerciale che gli faccia concorrenza, potrebbero dover abbassare i prezzi e quindi dover emettere qualche scontrino in più per raggiungere la ragguardevole cifra che gli permette di dichiarare 11.000€! I tassisti invece bloccano le città perché non è possibile che in un paese civile si aumentino le licenze di un servizio pubblico ( pubblico per chi visto che le tariffe sono le più care d’Europa?) penalizzando dei poveracci che guadagnano a livello di sussistenza!
Alla fine chi è stato realmente penalizzato, i lavoratori dipendenti, i pensionati, e chi paga regolarmente le tasse, sono coloro che non hanno quasi protestato pur avendone grandi motivi.
Chi invece fa del privilegio e dell’evasione fiscale un vanto sale sulle barricate, minaccia di far cadere il governo e blocca il paese.
I cittadini onesti ringraziano! E speriamo che si ricordino!