Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore (Albert Einstein)

lunedì 26 settembre 2011

Il Governo che non c'é!

Non c’è pace.
Ogni giorno anziché leggere di iniziative volte all’attuazione delle riforme, più volte annunciate ma mai realizzate e nemmeno avviate, ci dobbiamo sorbire le esternazioni di un Premier che asserragliato da qualche parte annuncia telefonicamente l’intenzione di avviare le riforme partendo, guarda un po’, dalla riforma della giustizia, “perché non si può vivere sapendo di essere intercettati ad ogni telefonata; è ora di finirla con questo Stato di polizia!”

L’Italia, insieme a tutto l’occidente, sta attraversando un periodo di grave crisi politico economica e tutto quello che il leader del carroccio sa dire è “Secessione”, “difendiamo le pensioni”, “Roma ladrona”, ma quel che è peggio appoggia tutte le iniziative per far stare in piedi un Governo che non fa niente per uscire da questa impasse che ci vede coinvolti pesantemente.

Nessuna delle promesse fatte in campagna elettorale e ribadite più volte durante questi  anni di governo sono state mantenute dalla Lega e dal suo leader: “Non appoggeremo una guerra che peserà in particolare sulle spalle del Nord!”, “Realizzeremo il federalismo fiscale!”, “Non difenderemo i parlamentari su cui pesano gravi accuse!”....

Oramai tutti hanno capito che questo esecutivo, composto perlopiù da gente mediocre, sta in piedi solo per gli interessi personali dei suoi rappresentanti; la parola d’ordine è resistere il più possibile per arraffare il più possibile, non importa se l’Italia va a rotoli e ci vorranno anni per recuperare il terreno perduto.

Noi tutti stiamo pagando e pagheremo un prezzo altissimo per la cialtroneria di chi ci guida.

Nel paese non c’è più una maggioranza di centro destra, la gente ha aperto gli occhi ed anche se è difficile decidere chi ci governerà è oramai semplicissimo decidere chi non lo farà più! 

domenica 18 settembre 2011

Sempre più in basso.

Aumentano ogni giorno le circostanze in cui il nostro Capo del Governo risulta coinvolto in situazioni gravi o quantomeno imbarazzanti.

 “Le voglio non tanto alte, minute, senza tacchi e vicino ai vent’anni, perché a 29 sono già vecchiette”, queste sono le principali preoccupazioni di qualcuno, di quel qualcuno che dovrebbe occuparsi del Paese, dell’Italia in piena crisi e mai così vicina ad una debacle di proporzioni colossali.

Ma questo è niente se non fosse che in cambio di queste private e personalissime inclinazioni, già di per sé riprovevoli ed al limite della legalità se non oltre, questo qualcuno offre posti di lavoro,  parti nelle produzioni televisive o cinematografiche, poltrone in Regione o in Parlamento ed  appalti plurimilionari .

Più grave ancora è che tramite questi mezzi e mezzucci costui si è costruito la sua corte dei miracoli, fatta di personaggi dalla dubbia specchiabilità,  da faccendieri che lo ricattano, da parlamentari (non eletti) comprati con benefici di vario genere, persone che lo appoggiano in tutto e per tutto perché senza di lui non sarebbero niente.

E’ cosi che il Governo sta in piedi; la corte dei miracoli, fatta anche di giornalisti compiacenti, che non possono parlare e scrivere i fatti per come sono, perché sarebbero messi immediatamente alla porta, si dà da fare per tenere insieme chi insieme non riesce più a stare, dando la colpa a vecchi governi, a fantomatici comunisti, alla CGIL, all’opposizione, badate bene,  “che non fa il suo dovere”.

Nonostante tutto questo il Governo resta in carica.  In diciassette anni non è stata fatta una sola riforma strutturale. Questo paese ha urgente bisogno di riforme che lo rendano nuovamente sano e in grado di ripartire; di dare prospettive ai giovani e di dare sicurezza ai lavoratori ed alle imprese.

Si dice che una crisi di Governo in questo momento aggraverebbe la situazione già difficile che stiamo attraversando ma è proprio così? Sarà con questo Governo e con questo premier che si occupa di tutto fuorché di fare riforme che si uscirà da questa situazione?

Io credo di no.

Credo che sia indispensabile andare ad elezioni anticipate con una legge elettorale nuova, una legge che ci consenta di scegliere i nostri candidati; ricordiamo che si chiuderà il 25 settembre prossimo la raccolta di firme per un referendum abrogativo dell’attuale legge elettorale.

Credo anche che sia necessario fare piazza pulita di una classe dirigente composta da personaggi corrotti, o quantomeno legati a doppio filo con il mondo degli affari; e solo eleggendo direttamente i nostri candidati potremo operare questa pulizia.

Forse non c’è ancora qualcuno in grado di guidare il cambiamento che vogliamo e che meritiamo ma “Se non ora quando?”

giovedì 8 settembre 2011

Bonanni e Giuda Iscariota

Tutti sanno chi è e cosa ha fatto Giuda Iscariota; ha tramato contro Gesù e lo ha poi venduto per trenta denari:
” Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!». E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. “

Ma allora non c’erano telecamere, macchine fotografiche, registrazioni audio e questa è la storia tramandata attraverso i Vangeli; un uomo che ha tradito un altro uomo per soldi!
Oggi spesso i comportamenti, anche quelli più ignobili come il tradimento, possono essere documentati da video e audio.
E di tradimento si tratta, non di un solo uomo ma di milioni di uomini e donne, di lavoratori e lavoratrici che hanno riposto la loro fiducia nelle mani di qualcuno che ha promesso di difendere loro ed i loro diritti, qualcuno che avrebbe dovuto prendere le loro parti in caso di controversie, qualcuno che avrebbe dovuto lottare con loro per garantire un maggior benessere dei lavoratori.
E’ partito in sordina ma oramai non è più un segreto, anzi questo qualcuno non perde occasione di mostrarsi in pubblico, davanti alle telecamere a braccetto con i carnefici della classe lavoratrice, questo qualcuno è Raffaele Bonanni Segretario del secondo Sindacato italiano la CISL.

Dopo aver venduto i lavoratori FIAT di Pomigliano e di Mirafiori, dopo aver cercato in tutti i modi di agevolare le imprese a discapito dei propri associati, si mostra senza vergogna “a braccetto” del peggior Ministro del Lavoro della storia, Maurizio Sacconi, quello che  è  sposato con Enrica Giorgetti, ex direttore dell'Area strategica impresa e territorio di Confindustria e dal 2005 direttore generale di Farmindustria. Sì proprio lui, quello la cui nomina a Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali è stata criticata, bada bene all'estero, come un possibile conflitto di interessi, dato che questa è avvenuta mentre sua la moglie ricopriva la carica di direttore di Farmindustria, l'associazione che promuove gli interessi delle industrie farmaceutiche; proprio quel Ministro che durante i giorni della tragedia alla Thyssen Krupp (lavoratori morti bruciati vivi) non ha proferito nemmeno una parola a sostegno delle vittime, proprio quello che cerca in tutti i modi di isolare la CGIL, rimasta unico baluardo, certo non senza pecche, in difesa di lavoratori e pensionati.

Ma non basta il buon Raffaele non cessa di farsi vedere in compagnia di Marchionne, l’affossatore della FIAT Auto, del quale addirittura copia l’abbigliamento e come un tappeto si stende nel verso voluto dal Padrone.

E non è tutto, fa occhiolino alla Marcegaglia, la appoggia nelle critiche al Governo, purché non troppo critiche, e soprattutto si spertica nel sostenere che “il ruolo del Sindacato è quello di aiutare le imprese”!

Non sappiamo se a Bonanni siano stati offerti dei denari come a Giuda Iscariota, ma certamente tra qualche tempo riscuoterà, per se e per i suo famigliari, andando ad occupare, come nella migliore tradizione nostrana, poltrone a cui mai avrebbe potuto ambire se non avesse tradito.   

Certamente il segnale del tradimento non sarà un bacio o un solo gesto ma tante bugie, raccontate alla sua gente che si ritroverà presto sulla croce solo perché si è posta fiduciosamente nelle mani del suo Giuda!   

Bonanni e Giuda Iscariota

Tutti sanno chi è e cosa ha fatto Giuda Iscariota; ha tramato contro Gesù e lo ha poi venduto per trenta denari.
Oramai non è più un segreto,

martedì 6 settembre 2011

Un paese di m.... e i mercati ci credono!

La situazione precipita e non c’è nessuno in grado di fare qualcosa per evitarlo; anzi, ogni giorno che passa diventa più evidente ciò che viene perpetrato nei confronti dei cittadini che pagano le tasse e dei lavoratori in genere.
Ogni giorno ci si accorge che la “manovra”, richiesta dall’Europa ed indispensabile per far ripartire l’economia del nostro Paese, assume sempre più l’aspetto di una serie di provvedimenti tendenti a limitare i diritti dei molti a garanzia dei privilegi dei pochi.

Tanto che il Quirinale ha esortato tutte le parti politiche ad abbandonare "pregiudiziali insostenibili", con l'obiettivo "indispensabile e urgente" di "recuperare credibilità", ma è certo che il continuo taglia-e-cuci sulla manovra ha trasmesso ai mercati finanziari la sensazione di una grave carenza di leadership.

I tagli ai costi della Politica sono stati ridotti al lumicino, le norme anti evasione, che avrebbero dovuto sostituire “il contributo di solidarietà”, ad ogni passaggio perdono di contenuto e di efficacia: con il primo sì alla Finanziaria della commissione al bilancio del Senato, i contribuenti non dovranno più annettere alla propria dichiarazione gli estremi dei conti correnti bancari e dei rapporti con gli operatori finanziari, ma soprattutto i comuni non potranno più mettere in Rete l’Irpef dichiarata dai propri cittadini.
Secondo l’emendamento varato dalla maggioranza, le amministrazioni locali potranno solo diffondere i dati relativi alle categorie. Non ci sarà quindi l’annunciata stretta contro i reati fiscali. 
Resta il carcere per i grandi evasori, ma anche in questo caso un emendamento va ad addolcire la portata dell’articolo: la normativa infatti non sarà retroattiva. Insomma chi ha evaso sinora non potrà essere perseguito penalmente.
Tanto che il quotidiano della Confindustria scrive:  “Gli emendamenti anti-evasione sarebbero condannati ai corsi di recupero, se solo esistessero”.

E non finisce qui, per cercare di alleggerire i tagli agli enti locali, che come si sa penalizzano i cittadini che si vedono costretti a pagare molto di più per i servizi erogati, il PD aveva presentato un emendamento per mettere all’asta le nuove frequenze della TV digitale. Emendamento che se fosse stato messo all’asta avrebbe potuto fruttare fino a due miliardi di euro,  bocciato dalla maggioranza che così fa un regalo alle televisioni del premier, assieme a Rai, Sky ed altre emittenti.

E ancora sono state introdotte delle norme che con il recupero dei soldi hanno ben poco a che fare, come le modifiche all’art. 8 che agevola i licenziamenti e che assegna ai contratti aziendali il primato rispetto alla contrattazione collettiva così che per le Grandi Imprese la norma è ritagliata sul modello Fiat; Pomigliano e Mirafiori avrebbero dovuto essere delle eccezioni e invece sono diventate legge. Il diritto di licenziare, aggirando l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, è solo una delle possibilità che la manovra consente perché nel comma 2 dell’articolo 8 l’elenco delle materie “derogabili” è ben più lungo è importante: orario di lavoro, mansioni, turnistica, modalità di assunzione fino al controllo mediante apparecchi audiovisivi. 

Nelle Medie Imprese sarà particolarmente rilevante il ruolo dei delegati nominati dal sindacato di appartenenza a cui viene conferita una responsabilità pesante, mentre nelle Piccole Imprese per quanto riguarda le norme sul mansionamento, sulla disciplina dei contratti a termine, sulle collaborazioni, sugli orari, in cui la disciplina è analoga alle altre imprese, le modifiche possono essere stravolgenti, con sindacalisti di comodo che di fronte a pressioni e minacce da parte delle aziende sono disponibili a firmare di tutto.

Ecco ciò che resta della manovra: tagli alla spesa nei comuni e nelle regioni, riduzione della detraibilità delle spese nelle dichiarazioni, riduzione dei servizi ai cittadini, riduzione dei diritti dei lavoratori.....e pensate che l’Europa continuerà a sostenerci?


lunedì 5 settembre 2011

Nuovo Bancomat distribuisce denaro a tutti...o quasi!


Mentre infuriano le polemiche circa la manovra finanziaria, ma quale?, che chiede sacrifici ai soliti noti lasciando liberi e ricchi gli altri, continua la saga del capo del governo che finalmente, dopo il Presidente operaio, il Presidente agricoltore, il Presidente del “fare”  si dimostra per quello che realmente è:
IL PRESIDENTE BANCOMAT!!

Siete in difficoltà economiche? Recatevi dal Presidente Bancomat!
Volete cambiare l’auto ma non potete? Rivolgetevi al Presidente Bancomat!
Dovete andare in vacanza ma vi mancano i “piccioli” Chiedete al Presidente Bancomat!
Dovete pagare l’affitto e avete bisogno di un aiutino? Basta contattare il Presidente Bancomat!
Siete desiderosi di prolungare la vostra permanenza in parlamento? Date il voto al Presidente Bancomat!

Ebbene abbiamo scoperto come sconfiggere la crisi; cosa c’importa della manovra finanziaria, che cosa ce ne frega dell’aumento delle tasse, ma quale crollo della borsa, ma quale aumento dello spread con la Germania, la comunità europea ci fa un baffo....per risolvere i nostri problemi basta recarsi al Bancomat, anzi al Presidente Bancomat!!!