Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore (Albert Einstein)

venerdì 26 agosto 2011

Calciatori e Società di calcio: la solidarietà nel pallone!


Lo sciopero, oramai quasi inevitabile, dei calciatori farà slittare l’inizio del campionato nazionale di calcio; poco male, ci godremo un’altra giornata di mare o di gita fuoriporta con i nostri cari e la giornata di campionato sarà recuperata quando tra le due parti in conflitto, calciatori e società, si troverà un accordo circa l’articolo 7 del contratto, quello relativo ai giocatori “fuori rosa”, cioè quei calciatori che le Società non ritengono più facenti parte del loro progetto di squadra e che quindi vengono costretti ad allenarsi a parte.

Quello che vorrebbe l’associazione calciatori è che i giocatori fuori rosa si allenassero con i compagni di squadra e non tenuti in disparte in una sorta di mobbing milionario.

Quello che vorrebbero le Società, rappresentate dalla Lega Calcio, è poter piazzare un calciatore a proprio piacimento e non potendolo fare lo mettono fuori rosa per “ammorbidirlo”.

D’accordo, sono questioni importanti, soprattutto perché questo contratto non riguarda solo i giocatori “Paperoni” della serie A ma anche i calciatori delle serie minori, con i quali i più pagati professionisti sono solidali, che hanno meno mercato e che sono in balia di presidenti per così dire “poco inclini alla trattativa”.

Quello che però disturba la gente comune è che oltre alla questione dei calciatori fuori rosa, si è data a questa protesta un ulteriore connotazione che con la solidarietà ha poco a che fare, cioè la negazione del contributo che ogni lavoratore che guadagna più di 90.000 o 150.000 euro (tutto ancora da confermare) dovrebbe sborsare; con motivazioni risibili  “i nostri contratti parlano di netto e quindi il contributo lo devono pagare le società”, che detto da personaggi che guadagnano oltre 1 milione di euro l’anno è veramente uno schiaffo alla miseria, un modo per tirarsi fuori, un modo per dire che non fanno parte della massa, che non fanno parte del paese in cui vivono e guadagnano, anzi straguadagnano.

Una piccola riflessione si pone e domandiamo ai nostri beniamini: pensate che sia sufficiente fare beneficienza, per aumentare le deduzioni/detrazioni fiscali evitando di pagare le tasse sugli introiti delle pubblicità milionarie che fate? Pensate che il 10% in meno del vostro stipendio vi possa cambiare la vita in peggio? Pensate che sia corretto che i sacrifici siano richiesti a tutti i lavoratori e ai pensionati mentre voi ne siete esenti perché percepite il netto? Pensate di essere un buon esempio per gli appassionati di calcio, soprattutto per i giovani dei quali siete gl’idoli e gli esempi da imitare?
Crediamo che la maggior parte di voi provenga da famiglie normali, di gente normale che ha lavorato facendo sacrifici per mantenevi e permettervi di fare questo “lavoro”.
Adesso che avete raggiunto la popolarità ed il successo economico cosa fate? Vi dimenticate di chi eravate, di come vivevate, di come vive la gran parte degli italiani che contribuiscono ognuno secondo le proprie possibilità a sostenere questo paese attraverso il pagamento delle imposte.
Non fatevi compatire, fate un gesto che non vi cambia la vita ma che cambia la percezione che la gente ha di voi.
Ridatevi dignità!

Penati: A casa!!


Come nelle peggiori storie di corruzione a carico di rappresentanti della Casta, anche stavolta qualcuno, Filippo Penati, si salva per il rotto della cuffia in quanto il GIP, pur considerando “numerosi e gravissimi fatti  di corruzione posti in essere da Filippo Penati” ha derubricato il reato che da concussione si è trasformato in semplice corruzione e quindi prescritto in quanto risalente alla fine degli anni novanta ed ai primi anni duemila quando Penati rivestiva la qualifica di pubblico ufficiale prima presso il Comune di Sesto San Giovanni e poi presso la Provincia di Milano.

Così mentre i suoi soci nei misfatti finiscono in carcere, il potente ex presidente della provincia nonché ex capo della segreteria politica di Pierluigi Bersani, gioisce per le conclusioni del GIP “sic!” e incredibilmente si scatena contro i suoi accusatori....

Credo che questo signore, senza vergogna come i vari Cosentino, Papa, Romano, Brancher, etc., debba farsi da parte e non farsi più vedere.

Se non lo fa lui lo deve fare il suo partito, dando dimostrazione che non tutti sono uguali! 

giovedì 25 agosto 2011

Il Turismo della depressione


Mare, sole e......disorganizzazione!

Sembrerà strano ma stiamo parlando del mare più bello d’Italia e probabilmente uno dei più belli al mondo, stiamo parlando di una delle mete più ambite, almeno sin’ora, dai turisti nostrani e stranieri, stiamo parlando della Sardegna!

Se arrivate all’aeroporto di Cagliari Elmas e siete diretti alle più note località balneari della costa sud est, troverete ad attendervi un pullman di linea che ogni mezzora vi trasporta in Città, precisamente all’Autostazione della ARST (Azienda Regionale Sarda Trasporti ), peccato che per fare il biglietto, costo 4 euro, all’interno dell’aerostazione si trovi una macchinetta che accetta solo monete e che se siete tre o quattro persone dovete recuperare 12 o 16 euro in moneta; l’alternativa è di rivolgersi all’autista che vi dice di non preoccuparsi, incassa il denaro e vi fa accomodare senza rilasciarvi nessuno scontrino.
Il viaggio dura circa dieci minuti, ma la sorpresa si ha quando giunti a Cagliari si scopre che il primo pullman per la località che ci interessa raggiungere “parte fra tre ore”!

Così località come Villasimius o Costa Rei, se si parte dal continente in aereo alle 7 del mattino, si potranno raggiungere alle 13.30 - 14.30, ben sei sette ore dopo il decollo; se si considera che per raggiungere l’aeroporto di partenza e presentarsi all’imbarco ci vogliono altre ore, almeno due o tre, il turista sa che il primo giorno è perso! 

Una volta arrivati e sistemati ci si reca finalmente in spiaggia a godere del mare limpido della Sardegna ma all’orizzonte, mentre stiamo arrivando ci si presenta una striscia nero marrone che ricopre il bagnasciuga, è la poseidonia che staccatasi dal fondo del mare grazie alla pesca a strascico, adesso arriva portata dal moto ondoso sulla riva. E guai a toglierla di lì :”qui è zona marina protetta”! 

La poseidonia così come svolge una funzione importante quando è ancorata alla sua base, in fondo al mare, così è inutile quando si trova in secca sulla spiaggia, anzi è dannosa, almeno per l’economia visto che allontana i bagnanti dalla zona infestata alla ricerca di posti puliti.

In ogni caso accettiamo questa situazione in quanto qui sembra che l’ambiente sia veramente rispettato, ma cosa succede se recandosi in spiaggia  si affittano un ombrellone ed una sdraio? Anche qui i prezzi sono alle stelle, sino a 40 euro al giorno e se si deve fare pipì, udite bene, non ci sono i servizi igienici! E quindi come si fa? Immaginatelo un po’ voi!

Altra sorpresa il turista la trova quando va a fare la spesa o quando vuole andare con la famiglia al ristorante o ancora quando bisogna fare benzina..
I prezzi sono alle stelle, tutto costa più caro ed aumenta con l’avanzare della stagione raggiungendo il suo culmine nelle settimane centrali di Agosto, tant’é che spesso chi raggiunge le località balneari in auto (sopportando se arriva dal continente il ladrocinio messo in atto dal cartello delle compagnie marittime che operano dall’Italia alle coste dell’isola) si premura di fermarsi a Cagliari a fare la spesa approfittando di Supermercati e Centri Commerciali.
Ovviamente il turismo locale, cioè tutti i sardi che fanno la gita domenicale o che hanno la seconda casa in queste località, si guardano bene di comprare anche un solo spillo a Villasimius, a Costa Rei, a Solanas, insomma in tutte le località che si affacciano su questo tratto di costa.
Anche al ristorante non va meglio; se si è fortunati si spendono 30 euro a testa per mangiare in un agriturismo a prezzo e menu fisso, altrimenti per un primo, un secondo, acqua, vino e caffè si spendono circa 40 euro, per non parlare delle cifre che si raggiungono se si vuole mangiare il pesce.
Direte che sono cifre normali ed io sono d’accordo con voi, se il pesce fosse di qualità e ben cucinato, ma il pesce non è quello che siamo abituati a mangiare a Milano, a Roma, a Torino, è un pesce di bassa qualità, spesso cucinato male ed a volte per nasconderne l’odore viene cosparso di aromi.

Poi se si è in vacanza con l’auto è necessario ogni tanto fare carburante ed ecco l’altra sgradita sorpresa, qui la benzina ed il gasolio costano di più che in ogni parte d’Italia; i distributori sono pochi ed in particolare la palma del peggiore, o del più caro se preferite, la vince di sicuro il distributore Agip di Villasimius che fa pagare un litro di benzina 1,685 euro ed un litro di gasolio 1,583!

Nel caso in cui avete preso una casa in affitto potreste avere la necessità di cambiare, non essendoci condutture per il metano, la bombola del gas. Quando è necessario cambiare la bombola? Quando il gas termina; e quando ci si accorge che la bombola è vuota? Quando si sta cucinando; e allora ci si reca dal rivenditore che guarda caso è chiuso proprio negli orari in cui si cucina!!

Se vi capita di essere in queste località nel mese di agosto soprattutto a Ferragosto vi capiterà di incontrare numerosi turisti locali, mi sembra giusto con il mare che si ritrovano; il problema è che nutriti gruppi di giovani e meno giovani ingurgitanti birra, si danno ad atti di vandalismo rompendo e sporcando danneggiando il più delle volte strutture pubbliche e lasciando l’immondizia in spiaggia, nonostante siano presenti gli appositi contenitori, o in strada.

Comunque, anche se con qualche piccolo disagio, qualche arrabbiatura, la vacanza è terminata e ci si accinge a fare ritorno a casa.
Andiamo in edicola per acquistare i biglietti del pullman che ci dovrà portare a Cagliari e ci viene detto che “forse arriveranno la prossima settimana”. Ma, protestiamo, dobbiamo partire domani....”si può fare il biglietto a bordo, costa un euro in più”, ci viene risposto.

Bene saliamo sul pullman ( attenzione se il pullman è pieno ed in estate capita spesso, non vi fanno salire, il mezzo successivo passa dopo tre ore e voi avete perso l’aereo) e diciamo all’autista che non abbiamo il biglietto e lui, ridendo sotto i baffi, “non c’è problema”, incassa i soldi poi dice che passerà a consegnare i biglietti perché “ li devo preparare” e non si fa più vedere......
 
Insomma, una perla dei nostri mari, una regione che potrebbe vivere di turismo per almeno sei mesi l’anno se non di più, a causa della miopia amministrativa, di una mancanza di attenzione verso gli ospiti (paganti), della disorganizzazione e in qualche caso anche della disonestà si ritrova a dover sopravvivere grazie al solito assistenzialismo.

Attenzione, già quest’estate si è avuto un primo segno della disaffezione dei turisti verso questa splendida terra che non offre quanto potrebbe e se non si pone rimedio a questo stato di cose alla disaffezione potrebbe seguire l’abbandono e la depressione.

martedì 16 agosto 2011

La giustizia della Casta


Nonostante la prima manovra economica avesse già colpito quasi esclusivamente i dipendenti anche la seconda manovra si ripete e colpisce i dipendenti, i pensionati e coloro che pagano regolarmente le tasse.
Certo diminuire, come nel caso della manovra di luglio, le detrazioni fiscali equivale ad aumentare l’imposizione fiscale e sicuramente questo accorgimento si può applicare solo a chi pagando le tasse ha diritto alle detrazioni.
Anche ora la supertassa, per tre anni, per i redditi superiori ai 90.000 o 150.000 Euro colpisce coloro che questi redditi li dichiarano, certo redditi importanti ma che sono espressi quasi esclusivamente da lavoratori dipendenti Manager e Dirigenti che questi soldi se li guadagnano.
Non si toccano ancora una volta gli evasori, (solo 70.000 autonomi dichiarano oltre 90.000 Euro) soprattutto quelli che sarebbe facile scovare, quelli come i dentisti che dichiarano 36.000 Euro lordi, i commercialisti e fiscalisti che ne dichiarano 30.000 e i gioiellieri che devono cavarsela con 20.000...
E la Casta cosa fa? Continua imperterrita sulla sua strada: non si toccano gli interessi di chi ci vota, anche se questo significa la rovina dello Stato e l’impoverimento di larga parte della sua popolazione.
Lo so sono sempre le stesse cose che ci sentiamo dire da anni, ogni volta la stessa storia!
Ma è ora di alzare la voce, di far sentire che siamo tanti e siamo stufi di questo andazzo!

Chiedete ad un pensionato cosa gli costa andare dal dentista; chiedetegli anche quanto dichiara; chiedetegli se ha la barca, la casa di vacanza e quante volte va al ristorante....ma come non può, ha lo stesso reddito del gioielliere!
Chiedete ad un operaio se può comprare un piccolo gioiello per la moglie, se può festeggiare il compleanno al ristorante, se può permettersi di portare i figli dal dentista o se per farlo deve chiedere un prestito, chiedetegli se è riuscito ad andare in ferie,...... ma come non può, dichiara di più del commercialista!
Chiedete ad un impiegato, magari di grado elevato, qual’é la sua dichiarazione dei redditi, quante volte esce al ristorante con la famiglia, quanti giorni di vacanza ha fatto quest’anno, se può permettersi di cambiare l’auto....ma come non può, dichiara più del dentista!

Eppure questi nuovi poveri, sì il dentista, il commercialista, il gioielliere, non vivono nelle case popolari, non fanno la spesa all’hard discount, non chiedono prestiti per andare in vacanza o per curare i figli......chissà come fanno!!

sabato 6 agosto 2011

Pensiamo alle vacanze

Ieri, conferenza stampa di Berlusconi e di Tremonti per spiegare che sarà anticipata la manovra economica per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 anziché nel 2014.
 "Anticipo brevemente che lavoreremo da subito in Parlamento per introdurre nella nostra Costituzione il principio di equilibrio di bilancio ed anche un altro principio, cioè la libertà in base alla quale tutto è consentito per i soggetti economici e per le imprese eccetto quello che è vietato dalla legge" ha affermato il Premier.
Non saranno modificati i termini della manovra economica ma solamente anticipati.
Quindi, siamo alle solite, nessun  segnale di moralizzazione della politica, a partire dalla riduzione dei suoi costi, nessuna manovra strutturale ma solo affermazioni di principio che lasciano il tempo che trovano ed un inasprimento da subito del carico fiscale per gli italiani; quelli che pagano le tasse.


I politici vanno in vacanza lasciandosi alle spalle terra bruciata ( e anche carta straccia, quella dei titoli quotati in borsa).
Come sempre i cittadini onesti, pagheranno per tutti!