Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore (Albert Einstein)

domenica 1 settembre 2013

L’abolizione dell’IMU e della Giustizia

Mentre il Presidente della Repubblica firmava il decreto legge che approva l’abolizione dell’IMU, l’ex Presidente del Consiglio e unico leader del Pdl S. Berlusconi, accompagnato da Marco Pannella, si recava a firmare i referendum radicali sulla giustizia.
Da danno a danno, vent’anni di berlusconismo non sono bastati, ancora una volta, ma possiamo dire senza tema di smentite che da vent’anni è la quotidianità, Berlusconi fa e disfa a suo piacere confidando nella memoria corta degli italiani.
Prima promette ed elimina l’ICI, che già non era pagato dalle prime case e dai meno abbienti,  favorendo così un ulteriore buco nel bilancio dello stato e facendo un bel regalo ai proprietari di case di lusso. Poi in piena crisi economica si fa scrivere dall’Europa comunitaria e dalla BCE, perché non risultasse che fosse lui a prendere certe iniziative ,  la lettera con la quale si elencano le riforme necessarie all’Italia per uscire dalla crisi, naturalmente sempre negata da Berlusconi, tra le quali l’introduzione dell’IMU ed il pareggio di Bilancio entro il 2013, ratificati poi dal Governo Monti, sostenuto dalla coalizione PD - PDL, che ha sottoscritto il «fiscal compact». L'accordo internazionale firmato nel marzo del 2012 ma entrato in vigore nel 2013, prevede per i paesi contraenti, l'inserimento in ciascun ordinamento statale (con norme di rango costituzionale, o, comunque, nella legislazione nazionale ordinaria), dell'obbligo di perseguire il pareggio di bilancio (art. 3, c. 1), l'obbligo per tutti i paesi di non superare la soglia di deficit strutturale superiore allo 0,5% (e superiore all'1% per i paesi con debito pubblico inferiore al 60% del Pil), oltre a imporre una significativa riduzione del debito al ritmo di un ventesimo (5%) all'anno, fino al rapporto del 60% sul Pil nell'arco di un ventennio (artt. 3 e 4).
Manovre che hanno sprofondato ulteriormente il paese in una crisi profonda e che hanno segnato una ulteriore marcata differenza tra ricchi e poveri, una frattura dalla quale sarà molto difficile guarire. Adesso per motivi meramente elettorali che nulla hanno a che vedere con le reali necessità del paese di riprendersi,  la nuova abolizione di una imposta, l’IMU appunto, da lui precedentemente voluta e la firma dei referendum radicali per la «Giustizia Giusta» che chiedono tra l’altro l’abolizione della legge Bossi-Fini sull’immigrazione clandestina e la legge Giovanardi sulle droghe, varate durante i suoi Governi, la dicono lunga sulle intenzioni di Silvio Berlusconi: restare al potere, costi quel che costi.
Dopo l’abolizione dell’IMU si tenta di abolire anche la Giustizia.
Ma se gli italiani hanno la memoria corta ed ancora danno, anche se sempre in minor numero, credito a questo bugiardo patentato, criminale accertato, c’è qualcuno che la memoria ce l’ha ed è madre natura, quello che non riusciranno a fare gli uomini, perché incapaci o perché corrotti o perché ricattati, farà il tempo; l’uomo ha 77 anni , io gli auguro di vivere a lungo, ma spero che lo faccia al di fuori delle istituzioni dove ha già fatto un danno forse irreparabile; prima si potrà guardare ai problemi del paese e non a quelli di una sola persona prima si potrà  cercare di risolverli.

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