Sembra incredibile ma è proprio così, ogni giorno che passa, anzi ogni ora che passa, l’Italia ma forse è meglio dire gli italiani, diventano più poveri.
Non tutti ci accorgiamo di questa cosa. Chi ha un buon lavoro, chi dispone di più di un reddito familiare, continua a fare la solita vita; certo si avvede dell’aumento della benzina, dell’aumento dei servizi sanitari, dell’incremento dei prezzi per i mezzi di trasporto, del maggior costo degli alimentari e dei prodotti in genere.
Si lamenta un po’ ma continua a fare quello che faceva prima: si continua ad andare in pizzeria o al ristorante, chi una chi più volte al mese, si danno le paghette ai figli, si comprano i vestiti quando serve o per i più fortunati quando si ha piacere, magari stando un po’ più attenti a quando si fa la spesa.
Poi ci sono quelli meno fortunati, quelli che non hanno un lavoro ben retribuito e magari il loro reddito è l’unico della famiglia; ci sono quelli che hanno un lavoro precario e quelli che lavorano “in nero” o addirittura quelli che un lavoro non ce l’hanno.
Queste persone non vivevano bene prima di questa situazione di crisi, niente pizzeria e men che meno ristorante, i vestiti solo quando necessario, la spesa stretta all’osso e potendo, qualche spicciolo per i ragazzi; ma riuscivano, da soli o con l’aiuto delle famiglie a sopravvivere, potevano sperare in un cambiamento, in un nuovo posto di lavoro, in una possibilità: “cambierà!”
Ora la situazione è diventata insostenibile:
Le banche impaurite e senza denaro non concedono credito e le aziende, qualora potessero ottenere un prestito, non possono permettersi di pagare interessi tanto elevati. Quindi le imprese prima lasciano a casa i precari, poi i dipendenti, poi chiudono.
L’Italia impoverisce.
Avremo degli ispettori europei che ogni tre mesi verificheranno entrate ed uscite ed il rispetto delle misure dichiarate dal Governo per rientrare dal debito. La gravità della cosa è che questa misura viene presa con i paesi sottosviluppati, dove i soldi dei prestiti non vanno a finire nei progetti finanziati ma nelle tasche delle oligarchie di questi paesi, dove i fenomeni di diseguaglianza della popolazione sono altissimi, dove la maggioranza delle persone non ha i mezzi per sopravvivere e dove la corruzione è un sistema strutturato.
Questa misura è stata adottata per il nostro paese, per l’Italia, terzo PIL europeo!
Il Governo resiste, Berlusconi non si dimette, i suoi uomini prezzolati lo sostengono, dopo aver raccontato tante bugie agli Italiani, ci ricordiamo di come durante alcune conferenze stampa di non molto tempo fa disse : “la crisi non c’è, sono i giornali di sinistra che vogliono la crisi“ e ancora, “adesso faremo le riforme e ci sarà la ripresa” e poi, “sono il più grande statista che l’Italia abbia avuto”…..,il grande statista non molla vuole andare a picco portandosi dietro miseria e distruzione.
Ogni giorno che passa, si rischia il punto di non ritorno ed anche quelli che adesso non si accorgono, se ne renderanno conto!