Non cercare di diventare una persona di successo, ma piuttosto una persona di valore (Albert Einstein)

lunedì 30 luglio 2012

Vogliamo ancora questi?

Quello che pare stia succedendo è che si vada incontro ad un’altra colossale truffa a danno degli italiani. Il grande “inciucio” (il termine deriva dall'espressione dialettale napoletana 'nciucio che significa spettegolare parlando fitto ed a bassa voce ed indica, in termini politico giornalistici, un accordo sottobanco, un compromesso riservato tra fazioni formalmente avversarie, ma che in realtà attuano, anche con mezzi ed intenti poco leciti, una logica di spartizione del potere).
Tutto ciò che i nostri politici, nostri solo perché ce li ritroviamo grazie al porcellum ed alle conseguenti liste blindate, stanno rappresentando in questi mesi non è che il teatrino per cercare di recuperare quei consensi che crediamo e speriamo abbiano definitivamente persi.
Oramai siamo di fronte un unico grande partito della spartizione. A ben vedere non ci sono più una destra e una sinistra, ma solo schieramenti che con politiche pressoché identiche cercano di mantenere o incrementare posizioni di potere per poter garantire privilegi al proprio circolo affaristico.
Dietro la falsa “volontà di cambiare”, di “assumersi responsabilità”, di “garantire le riforme”, come tutti i giorni dichiarano gli illustri rappresentati della casta, si nasconde il più bieco modo di fare affari a scapito della comunità che come al solito viene blandita, ingannata e tartassata.
Adesso, tra ridiscese in campo, proposte e (pseudo)accordi di riforma elettorale, ci ritroviamo in campagna elettorale; una campagna elettorale che come il solito si basa su promesse che non verranno mantenute, nella quale i partiti si presentano senza idee originali, nella quale i candidati sono gli stessi che hanno portato il paese allo sfascio, nella quale questi partiti e questi politici vorrebbero essere legittimati dal nostro voto.
Ma siamo proprio sicuri di volere ancora questi?

mercoledì 11 luglio 2012

L'Italia dipende solo dagl'italiani?

Credere che la situazione Italiana sia dipendente solo dagli italiani, dal loro governo e dai loro politici, nazionali e locali non è sicuramente sbagliata. Tuttavia altre ragioni, sovranazionali, contribuiscono in maniera fondamentale alle difficoltà in cui versa l’Italia. In particolare il fatto di guardare al mercato come unico indicatore della bontà delle manovre di un governo è quantomeno fuorviante. Alcuni grandi burattinai, che si trovano nella city londinese,  oltre Atlantico o in qualche “paradiso fiscale”, muovono abilmente i loro fili impoverendo o arricchendo chi gli pare.
Le pesantissime manovre attuate, prima dalla Grecia e poi dall’Italia, che avrebbero dovuto garantire una netta inversione di tendenza rispetto all’ormai famigerato spread, non hanno fatto altro che alimentare le ricchezze di alcuni a discapito di altri, illudendo nell’immediato i risparmiatori che i “mercati” avessero ben accolto i vari accordi internazionali e le conseguenti misure nazionali, ma dopo un certo ottimismo iniziale con la conseguente riduzione della forbice tra BTP e Bond tedeschi, i burattinai hanno ripreso a picchiare duro: giù le borse, giù l’Euro e su lo spread.
Il problema è che chi paga sono sempre gli stessi! Lavoratori, artigiani, piccoli o grandi imprenditori onesti.
Ci deve essere un cambiamento di tendenza, un cambio di passo, che solo un Governo coraggioso potrà fare. Non bisogna guardare in faccia nessuno si deve fare una grande pulizia e ridare valore a coloro che meritano, eliminare le imprese corrotte, eliminare i pubblici amministratori corrotti, limitare la permanenza di manager in certe posizioni per più di tre, quattro anni, ridurre le pensioni più alte a sei sette mila euro mese, ridurre i compensi dei manager pubblici a livelli medi europei, istituire una scuola di management pubblico alla quale possono accedere solo i più meritevoli e dalla quale devono uscire solo i migliori, perché rivestiranno cariche apicali nell’amministrazione pubblica.
Non continuiamo sulla china di riforme che hanno il solo scopo di dimostrare all’estero una serietà che in fondo non abbiamo, con il risultato di annientare le ricchezze del paese, lavoro e stato sociale.
Cambiamo rotta.
Normale pensare che questo cambiamento a cui tutti miriamo, non possa che essere frutto di una decisione democratica che deve necessariamente avvenire attraverso libere elezioni con le quali devono essere mandati a casa questi paperoni della politica (si paperoni capaci solo di occuparsi dei propri interessi).
Gente implicata nei peggiori scandali e affari della storia repubblicana, ladri del bene comune! Non possiamo permettere che gli stessi che ci hanno rovinato prendano nuovamente in mano  le redini del paese, con le solite promesse da baraccone!
Alle elezioni dunque, ma che siano sotto il segno del cambiamento. Radicale!